Il sovraindebitamento è quel fenomeno per cui la persona che ha contratto un prestito o ha acquistato un bene a credito non è in grado di rimborsare i propri debiti in maniera regolare. La questione è più ampia di quanto si pensi, considerando che il Rapporto Italia 2024 dell’Eurispes dice che più della metà degli italiani (57,4%) fa fatica ad arrivare a fine mese: la stragrande maggioranza tira la cinghia, ma cresce – anche in Piemonte – il fenomeno del sovra indebitamento.

È quanto emerge da “Finsight”, l’osservatorio sull’indebitamento di Go Bravo, fintech che opera nell’ambito della gestione e liquidazione dei debiti privati. L’analisi, basata su un ampio campione di oltre 8.000 italiani (di cui oltre 600 piemontesi) che hanno incontrato difficoltà nel ripagare i propri debiti (prestiti personali, carta di credito, fido), ha anche restituito una sorta di identikit della persona sovra indebitata. Per quanto concerne la nostra Regione, emerge che si tratta per la maggior parte di uomini, abitanti nel capoluogo Torino, di circa 50 anni, spesso sposati e con un debito medio di 28 mila euro. Sono persone che, nella maggior parte dei casi, hanno richiesto un prestito personale e, altro dato interessante, più il loro titolo di studio è elevato più è alto l’ammontare del debito.

Si potrebbe ipotizzare che chi si indebita lo faccia per migliorare i processi di sviluppo propri o della propria famiglia o azienda. D’altro canto è solo attingendo ai prestiti che si possono effettuare migliorie su infrastrutture, macchinari, istruzione o professionalizzazione. Il problema sorge quando non è stata fatta un’analisi chiara dei tempi per l’ammortamento del prestito, quando sono sopraggiunti eventi esterni ed imprevisti che hanno richiesto un ulteriore esborso di denaro. Ci sono poi i debiti che riguardano il sovra-consumo, che non sono destinati a investimenti ma a placare le ansie di chi cerca di superare le differenze sociali con l’acquisto di beni non necessari. Né va ignorato la crescente diffusione dell’azzardopatia e di coloro che si fanno ingannare dalla “jackpot economy”, ossia avere denaro grazie a vincite derivate da giochi online o da scommesse.

Dal 2008 ad oggi la piaga del sovraindebitamento si estende ad un numero sempre maggiore di persone con costi personali e sociali molto rilevanti; al di là del motivo per cui uno si è sovraindebitato, questi vive una condizione di profondo disagio psicologico che può compromettere, oltre alla salute mentale, anche la sua salute fisica e l’assetto familiare e sociale.

Tra le misure utili a contrastare il fenomeno del sovraindebitamento, oltre ad incoraggiare azioni per promuovere un’educazione finanziaria attenta al budget, al piano di rimborso, alla valutazione degli imprevisti, è fondamentale permettere l’accesso a quei servizi di supporto psicologico rivolti al singolo e alla famiglia che può accusare lo stesso sentimento di vergogna e di fallimento che accompagna il debitore e che può portare anche a soluzioni estreme.