Occorre ricordare, prima di tutto, che una sala cinematografica può costituire, oltre a una pausa dallo stress quotidiano, anche un’ancora di salvezza dal caldo impietoso di questi giorni. E poi, per i cinema che aderiscono all’iniziativa, “Cinema Revolution” offre durante l’estate i biglietti d’ingresso a 3,50 euro.

Il film di questa settimana rappresenta un ponte sulla stagione estiva, ma anche verso l’Oriente più distante da noi; e poi, forse, addirittura verso l’aldilà.

Giappone, oggi. Claire Emery è una famosa cantante francese: oggi ha ottant’anni, è una star del pop che ha vissuto il suo momento di gloria negli anni ’60, ma ancora oggi si dedica alla musica e a qualche serata in locali alla moda. Claire deve affrontare il dolore per la perdita improvvisa della figlia (in mare), ma decide comunque di partire per una tournée in Giappone dove è molto amata e conosciuta. Il concerto si rivela un trionfo e può segnare il ritorno sulle scene della cantante: ma proprio quella sera la donna si sente male e muore improvvisamente all’interno di un locale, dopo aver bevuto a lungo. Anche il suo caro amico Yuzo è morto di recente: era un suo grande fan e aveva un’importante collezione di dischi in vinile con tutte le sue canzoni.

Quale opportunità migliore per ritrovarsi, se non questa, in qualche angolo di uno sconosciuto e lontano altrove? E anche la tradizione giapponese ha ovviamente pensato a questa possibilità: ogni anno, l’Obon è un’occasione per onorare i propri defunti e gli yokai (creature sovrannaturali). La tradizionale festa (buddista-confuciana) viene celebrata da oltre 500 anni, e nella circostanza si appendono lanterne di carta per guidare gli spiriti dal mondo dei morti a quello dei vivi.

Il film è anche l’occasione per riammirare una Catherine Deneuve straordinaria.

Spirit world – La festa delle lanterne

di Eric Khoo
paese: Giappone, Francia, Singapore 2025
genere: drammatico, psicologico
interpreti: Catherine Deneuve, Yutaka Takenouchi, Masaaki Sakai, Jun Fubuki
durata: 1 ora e 34 minuti
giudizio Cei: consigliabile, poetico, adatto a dibattiti