Fornire una fotografia della popolazione straniera residente in Italia e in particolare in Piemonte: questo l’obiettivo dell’incontro “Da stranieri a cittadini”, svoltosi martedì, organizzato dalla Prefettura di Torino e gestito dal Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino e dall’Ires Piemonte. Secondo i dati diffusi dalla Prefettura, i residenti stranieri in Italia al 31 dicembre 2017 erano 5.144.440, pari all’8,5% della popolazione, dato in linea con la media degli altri Paesi europei che si attesta al 7,5%. La nazionalità degli stranieri presenti: 23% Romania (paese interno all’Unione europea), 8,6% Albania, 8,1% Marocco, 5,7% Cina, 4,6% Ucraina, 3,3% Filippine e in percentuali minori da India, Bangladesh, Moldavia ed Egitto; in totale, il 30,4% di residenti stranieri provengono da Paesi Ue.

Per quanto riguarda, invece, la distribuzione territoriale, il Piemonte ha una percentuale pari all’8,4%, più bassa rispetto a Emilia Romagna, Veneto, Lazio e Lombardia. A Chivasso gli stranieri residenti (che strutturano la propria vita all’interno del territorio) sono 2 mila 58 (871 maschi e 1187 femmine): 1028, ovvero il 50%, provengono dalla Romania, 173 dal Marocco (8,4%), poco più del 5% sono cinesi, seguono Albania e Moldavia. Caratteristica specifica è la presenza di una comunità peruviana abbastanza consistente, con il 3,7% di presenze rispetto al totale.

“La forza del nostro territorio – ha detto Donatella Giunti della Prefettura di Torino – sta nell’ottima collaborazione che si è instaurata tra Prefettura e amministrazioni comunali: abbiamo garantito ai Comuni l’arrivo di un numero gestibile di stranieri e per questo non ci sono mai stati problemi di ordine pubblico. Grazie a questo tipo di collaborazione si è creata una rete molto valida”.