(Filippo Ciantia)

Curiosamente Le Marche sono l’unica regione d’Italia al plurale (si dice Puglia e non Puglie). Infatti, era regione di confine del Sacro Romano Impero, dove i marchesi erano di regola abili militari adatti a controllare i confini, governando “le marche”.

Popolazione laboriosa che per secoli dovette combattere i vicini. Gente fiera di aver ospitato greci e romani, che lasciarono preziosi tesori archeologici. Lo storico salesiano Giovanni Carnevale è arrivato ad affermare che Aquisgrana, la capitale preferita di Carlo Magno era localizzata a Corridonia e non in Germania.
Finora nessuno storico importante ha osato contraddirlo, preferendo ignorarlo.

Terra di artisti. Basterebbe ricordare Leopardi da Recanati. A Macerata nacque il grande missionario Matteo Ricci, più famoso in Cina che in Italia. Jimmy Fontana compose la bella canzone dedicata alla sua città, le cui parole e armonia ci sono care: “Paese mio che stai sulla collina…”

Simone Riccioni è profondamente legato a questa terra. I suoi film e i suoi romanzi sono ambientati, girati e descritti nei vicoli dei paesi e nelle campagne marchigiani. Pur nato in Uganda, ad Hoima, ama la sua terra di origine, dove Carlo il Grosso fu incoronato imperatore nella basilica di Santa Croce al Chienti.

I film di Simone sono tutti caratterizzati da titoli curiosi e contenuti molto impegnati. “Come saltano i pesci”, dramma sul tema così attuale della famiglia e della genitorialità; “Tiro libero”, la lotta con la malattia di un giovane che trova nell’amore la forza di continuare; “La mia seconda volta”, messaggio contro le tossicodipendenze e celebrazione possibilità di ricominciare.
Si tratta di film “indipendenti”, che non hanno avuto il fattivo sostegno delle grandi società di distribuzione, anche ecclesiali. Peccato per loro e per noi, ormai abituati a consumare scorpacciate di immagini e trame inutili e spesso dannose.

Ma Simone non demorde. Presentando i suoi film, in tante scuole, ha incontrato oltre 50.000 studenti, entusiasti di storie che parlano di loro, prendendoli seriamente.

Vai avanti, Simone, coraggioso e giovane artista. Gesù ci ha detto che “la verità vi farà liberi” e Dante “non ti curar di lor, ma guarda e passa”.