Il regista Darren Aronofsky ha di-chiarato di aver avuto qualche difficoltà nel trovare il protagonista per il suo ultimo film: le sue pellicole in effetti non sono affatto semplici (si vedano “Madre!”, “Il cigno nero”), si distinguono anzi per spirito creativo e visionario. Bren-dan Fraser, l’attore canadese protagonista della pellicola, ha interpretato la trilogia americana dedicata alla “Mummia” ma ora rischia di rimanere intrappolato nel suo ultimo ruolo come all’interno di un sarcofago.

Nell’America di oggi, Charlie è un docente universitario cinquantenne che insegna letteratura. È afflitto da una grave obesità, pesa più di 250 chili e praticamente non esce più di casa: impartisce le lezioni ai suoi studenti tramite web, da remoto, e decide di spegnere la webcam per non inquadrarsi mai… I suoi alunni all’ascolto osservano un quadratino nero.

Charlie si è ridotto così dopo aver perso il suo compagno: il dolore e l’autocommiserazione hanno fatto il resto, l’uomo si abbuffa di cibo per punirsi e dimenticare le brutture della vita. L’unico contatto con l’esterno è Liz, la sua infermiera che, un giorno, preoccupata per il peggioramento dei suoi parametri vitali, lo ammonisce severamente: e l’uomo decide di muoversi e cercare un contatto con la figlia adolescente, Ellie, che non vede da tempo. Si era allontanato da lei e dalla madre dopo aver rivelato la propria omosessualità, e paiono trascorsi cent’anni…

La cinepresa si muove all’interno di quattro mura claustrofobiche: il film è tratto dalla pièce teatrale di Samuel D. Hunter, che ha anche scritto la sceneggiatura. Come una balena spiaggiata il protagonista siede sul divano di casa, legge il “Moby Dick” di Melville e cerca di ritrovare se stesso, oltre a un contatto con il mondo.

“Possiamo salvarci a vicenda?” si chiede il regista, affermando che oggi è una domanda fondamentale.

THE WHALE
di Darren Aronofsky
paese: Usa 2022
genere: drammatico
interpreti: Brendan Fraser, Hong Chau, Sadie Sink, Samantha Morton, Ty Simpkins
durata: 1 ora e 57 minuti
giudizio Cei: complesso, problematico, per dibattiti