Continua il trend positivo del turismo in Piemonte, che nel 2022 ha registrato movimenti turistici migliori non solo del 2021 ma anche del 2019, quindi dell’era pre-covid.

Particolarmente significativi quelli dall’estero, che salgono dell’11%, con una quota di pernottamenti che sale al 47% generato da visitatori da Germania, BeNeLux, Francia, Svizzera, UK, Scandinavia, Spagna e dagli USA. I dati elaborati dall’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte sono stati presentati ieri a Torino.

Il forte incremento registrato a partire dal mese di aprile ha permesso di recuperare pienamente gli arrivi del 2019 in agosto e i pernottamenti del 2019 in ottobre.

Rispetto al 2021 è stato registrato +57% di arrivi e +51% di presenze; in confronto al 2019 con un +3,3% di arrivi e +0,1% di pernottamenti. I

l risultato positivo a livello regionale è stato trainato dalla Città di Torino e dai territori dei laghi e delle colline, mentre la montagna, pur registrando incrementi rispetto al 2021, resta al di sotto dei valori del 2019 nei primi tre mesi dell’anno, a causa delle limitazioni che ancora erano legate al contenimento della pandemia.

L’aumento dei contenuti delle recensioni on-line per la ricettività conferma l’andamento dei dati statistici con un +50,9% confrontato all’anno precedente.

Il Piemonte cresce di più della media europea – ha rimarcato l’assessore regionale al Turismo, Vittoria Poggiomentre infatti i Paesi europei torneranno ai livelli pre-pandemia soltanto nel 2024, il Piemonte ha già recuperato il 100% sul 2019 superandolo di 3 punti. Ci auguriamo di poter raggiungere l’obiettivo di arrivare al 10% del Pil del comparto turistico”.

Qualche dato nello specifico.

La Germania è sempre il primo mercato estero per arrivi e pernottamenti, seguono Benelux, Francia e Svizzera che superano tutti i valori del 2019, poi il Regno Unito che, pur restando sotto ai valori del periodo pre-pandemico (e pre-Brexit), moltiplica per otto i valori del 2021.

Guardando alle provenienze italiane, il Piemonte e le regioni di prossimità (Lombardia e Liguria) sono le tre principali provenienze, ma crescono gli arrivi da Veneto, Emilia, Lazio e Puglia. I

l turismo interno cresce di più in termini di arrivi (+20%) che di pernottamenti, (+16%) lasciando ancora a distanza i risultati del 2019.

Redazione Web