Si è conclusa la prima fase del piano di recupero delle liste d’attesa messo in campo dalla Regione Piemonte con uno stanziamento straordinario di 50 milioni di euro.

Altri 25 milioni sono previsti per proseguire l’applicazione del piano nel 2023.

I risultati sono stati presentati martedì.

Da quando il Piano è stato avviato ad aprile 2022 fino a dicembre gli interventi nelle classi più critiche e complesse (A, B e C) hanno superato il 100% di quelli effettuati nello stesso periodo del 2019.

Lo stesso obiettivo è stato raggiunto sulle visite e prestazioni ambulatoriali di primo accesso che riguardano le categorie urgenti, le brevi e le differite.

Le liste d’attesa rappresentano da sempre una fragilità del nostro sistema sanitario già prima della pandemia, così come l’affollamento dei pronto soccorsi e la carenza di medicina territoriale.

Ora i tempi di attesa medi in Piemonte per le 42 prestazioni non urgenti hanno una media di 37 giorni, migliorata rispetto ai 38 giorni del 2018.

In particolare per 25 prestazioni il tempo di attesa rispetto al 2018, si è ridotto in media di oltre 6 giorni.

Sulle altre i tempi rimangono al momento più lunghi, ma lo scostamento è al massimo di 6 giorni.

Per gli interventi prioritari di classe A (da fare entro 30 giorni), B (entro 60 giorni) e C (entro 180), i livelli pre-pandemia sono stati raggiunti e superati.

Nel 2022 sono stati effettuati 134 mila interventi di classe A, B, e C, in crescita rispetto ai numeri del 2019, quando gli interventi di questo tipo erano stati 131 mila.

Recupero anche sui ricoveri programmati.

Nel 2022 è stato effettuato il 92% dei ricoveri programmati rispetto a quelli del 2019, ossia 185 mila, 25 mila in più dei 160 mila del 2021, e molto vicini ai 201 mila ricoveri del 2019.

Se si confrontano infatti i dati del periodo aprile-dicembre i ricoveri programmati risultano 144 mila, 18 mila in più rispetto allo stesso periodo del 2021 e il 98% rispetto a 147 mila del 2019.

Secondo i dati rivelati nella conferenza di martedì, sono stati superati i livelli pre pandemia anche per le visite e le prestazioni di primo accesso, di classe U (urgenti, entro 72 ore), B (brevi, entro 10 giorni) e D (differite, entro 30 giorni le visite, entro 60 le prestazioni).

Nel 2022, sono state effettuate 150 mila visite in più rispetto al 2019: ovvero 1,45 milioni tra visite e prestazioni, con un recupero del 111% rispetto ai numeri pre Covid, quando si era arrivati a 1,3 milioni. Se si restringe il focus solo ai mesi di applicazione del piano, tra aprile e dicembre del 2022 le visite sono state 1,1 milioni, 139 mila in più rispetto alle 961 mila dello stesso periodo del 2019 (il 114 per cento).

Per quanto riguarda gli screening oncologici il recupero è totale.

Redazione Web