“Tra cane e lupo: problematiche, sicurezza e prevenzione” è il tema di un impegnativo e interessante convegno durante il quale, sabato 15 settembre al Forte di Fenestrelle, si farà il punto sul grande predatore, sul significato e sull’impatto del suo ritorno nelle Alpi Occidentali. L’iniziativa è organizzata dall’Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie e dal Servizio pianificazione e gestione rete ecologica, aree protette e vigilanza ambientale della Città Metropolitana di Torino, con il patrocinio della Regione Piemonte, della Città Metropolitana e del Comune di Fenestrelle e con la collaborazione dell’associazione Progetto San Carlo Forte di Fenestrelle.

Il confronto tra gli esperti presterà particolare attenzione alle interazioni con il cane, per fare chiarezza su di una tematica sempre a rischio di strumentalizzazione. L’ambizione degli organizzatori è di proporre un taglio scientifico innovativo sull’argomento, con la scelta di un panel di relatori capaci di portare sul tavolo esperienze concrete in Italia e all’estero. I lavori saranno coordinati e moderati da Luca Giunti, guardiaparco dell’Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Cozie.

Il tema del rapporto lupo-cane sarà affrontato con un intervento dedicato a similitudini e differenze nell’utilizzo del territorio e delle risorse da parte di due specie affini. Ne parlerà la veterinaria Andrea Gallizia, ma è anche previsto un contributo di Igli Signori, funzionario della Direzione Agricoltura della Regione Piemonte, il quale commenterà le misure del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 sulla prevenzione dei danni da canide alla zootecnia di montagna.

Il cane è proprio uno dei più efficaci sistemi di mitigazione del conflitto fra lupo e zootecnia, argomento che sarà affrontato dal dottore forestale Duccio Berzi. Del ruolo dei veterinari delle Asl nell’accertamento dei danni da avvelenamento o morsicatura parlerà Mauro Bruno, in servizio all’Asl TO3. Un focus speciale sul cane Pastore Maremmano Abruzzese sarà affidato agli interventi di Andrea Gallizia e Francesca Trenta del Project Wolf Ethology dell’Università degli Studi di Teramo (predisposizione naturale alla protezione del gregge), di Valter Grossi del Circolo del Pastore Maremmano Abruzzese (impiego della razza come cane da guardianìa nella storia e oggi) e della veterinaria comportamentalista Silvia Dalmasso (opportunità e problemi dell’utilizzo del cane da protezione in alpeggio).

La voce degli allevatori sarà portata da Bruno Viola, agricoltore e presidente dell’Associazione per la Difesa del Patrimonio Zootecnico dai Grandi Predatori, fondata in Trentino in seguito al recente ritorno del lupo. Tre spunti interessanti saranno infine offerti dall’esperienza del Progetto Pasturs, che gestisce volontari in alpeggio in supporto ai pastori (ne parlerà Mauro Belardi), dall’attività della fondazione Almo Nature a sostegno della convivenza con i grandi carnivori e dalle proposte pionieristiche di ecoturismo incentrato sul lupo (ne parlerà Alice Delmonego, del titolare bio-agriturismo Malga Riondera). In chiusura dei lavori è prevista la discussione delle conclusioni e delle buone pratiche raccolte nel corso della giornata, coordinata da Irene Borgna, antropologa e comunicatrice.

La partecipazione all’evento è gratuita, ma l’iscrizione è obbligatoria entro lunedì 10 settembre, a causa del numero limitato di posti a disposizione, scrivendo a segreteria.alpicozie@ruparpiemonte.it o telefonando al numero 0122-854720.