Non c’è davvero pace per la Canavesana, che in particolare negli ultimi due anni ha avuto una vera e propria involuzione. In più si è aggiunto il fatto che dal 10 settembre la fermata di Feletto – soppressa nel mese di agosto – è stata ripristinata soltanto per 23 dei 42 treni circolanti sulla linea Chieri-Settimo-Rivarolo-Pont per cercare di recuperare i minuti persi lungo il tragitto a causa della riduzione della velocità. Una misura che non ha prodotto i risultati sperati, ma che ha contribuito a far infuriare ancora di più gli utenti della ferrovia.

Nel caso in cui non si giunga presto ad una svolta, i consiglieri regionali del Partito Democratico, Daniele Valle e Celestina Olivetti, presenteranno un’interrogazione all’assessore ai Trasporti, Francesco Balocco sui disservizi della Sfm1.

“I disservizi che ogni giorno si registrano sulla ferrovia Canavesana non sono più accettabili” ha detto Francesca Bonomo, deputata canavesana del Partito Democratico, che prende le parti dei pendolari della Sfm1 – che nei mesi scorsi è stata inserita nella classifica delle dieci ferrovie peggiori d’Italia – e ha già chiesto un incontro urgente con i responsabili di Rfi e di Gtt.

Nella passata legislatura sono stati stanziati quasi 12 milioni di euro finanziati con fondi FSC per intervenire sui passaggi a livello e proprio sulla sicurezza, attrezzando la Canavesana con il sistema di controllo marcia treno. A questi si sono aggiunti 6 milioni di euro messi a bilancio per elettrificare la tratta Rivarolo-Pont.

«Auspichiamo che entro la fine dell’anno, come più volte dichiarato nelle scorse settimane – prosegue Bonomo – i gestori della linea riescano ad ottemperare alle richieste dell’Ansf, e ad ottenere quindi il rilascio delle autorizzazioni di sicurezza, riportando la velocità di circolazione ai 70 chilometri orari e riducendo in questo modo i tempi di percorrenza».