Foto generata con I.A.

Nell’era dell’Intelligenza Artificiale, si pensa che la resistenza all’impero di internet possa sussistere solo nelle foreste dell’Amazzonia o in qualche sperduto villaggio dell’Africa subsahariana, tra foreste pluviali e deserti. Non è così! Tale resistenza è possibile, per esempio, negli alpeggi di Premana, in Valvarrone alle pendici del monte Legnone in provincia di Lecco, tra Valsassina e Valtellina. Paese noto per forbici e coltelli, eredità dell’artigianato della lavorazione del ferro.

Una radicata e radicale coscienza dell’appartenenza caratterizza questa comunità. La tribù dei Premanesi si divide in 12 clan, tanti quanti gli alpeggi. Per amicizia, la mia famiglia è stata accolta dal clan dell’alpeggio Deleguaggio, dove anche noi siamo saliti varie volte. Anche quest’anno con mia moglie Luciana siamo riusciti a raggiungerlo.

Nel piccolo alpeggio c’è un solo segnale comune. Tutte le sere alle 21 suona la campana che chiama a raccolta per la preghiera. Non manca quasi nessuno alla recita del Rosario. Quest’anno c’era anche suor Paola, ovviamente premanese, che intona le preghiere e poi i bambini partono con “Ave”, a gruppetti, coinvolgendo anche i più piccoli. Una decina per gruppo. Il canto finale è stonato, ma partecipato da tutti: la Madonna in cielo avrà sorriso bonariamente. Poi riprende la parlata locale, fitta e incomprensibile.

Così cresce la comunità.
L’unico punto dove c’è “campo” per collegarsi a internet è indicato dalla bandiera tricolore che sventola nella parte più bassa dell’alpeggio. Così dopo tre giorni di pace si torna a valle. Per noi una faticaccia che mette a dura prova muscoli e articolazioni, per i Premanesi una passeggiata. Per noi quasi tre ore di fatica, per loro un’oretta in agilità!

Dopo pochi giorni ci sarebbero state le feste di chiusura dell’estate con specialità locali e canti tradizionali. Finita l’estate in quota, qualcuno sarebbe andato “in vacanza” all’estero, ovviamente in gruppo. Anche in paese strani, sconosciuti e misteriosi, forse pericolosi, ricchi di montagne. Per andare in Uzbekistan non usano le guide turistiche, ma, unendo tradizione e modernità, usano TikTok! Le informazioni potrebbero essere fallaci e creare difficoltà. Per loro, non c’è problema, il Premanese non teme alcun male, sa come cavarsela in ogni situazione.

Pura libertà, sempre in compagnia. Garantisco!