Creare una filiera nazionale di matrice industriale, in grado di sfruttare al meglio le opportunità legate allo smaltimento delle scorie nucleari degli impianti presenti sul territorio italiano. È la proposta che ha lanciato la Cisl, in occasione della visita ai siti vercellesi di Sogin: la Centrale Nucleare Enrico Fermi di Trino e l’Impianto Eurex di Saluggia. La delegazione Cisl era composta da Luca Caretti, Elena Ugazio e Tommaso Di Lauro della Cisl territoriale, da Alessio Ferraris della Cisl Piemonte e da Andrea Cuccello e Carlo Meazzi, segretari nazionali di Cisl e Flaei Cisl.

“Oltre alla Sicurezza nucleare e alle ricadute che essa è in grado di produrre – spiegano i segretari generali territoriale e regionale Cisl, Luca Caretti e Alessio Ferraris -, la Cisl punta alla riqualificazione ambientale dei territori, per dar vita a nuove opportunità di sviluppo e buone pratiche. Laddove, nel Paese, non sono state adottate adeguate cautele e attenzioni, i territori hanno purtroppo subito pesanti conseguenze, al punto di veder rallentati o addirittura compromessi potenziali progetti e tentativi di sviluppo. La sicurezza nucleare è un bene prezioso che si riverbera sull’ambiente, sulle popolazioni e sull’immagine delle comunità”. Si tratta quindi di “restituire dignità e ruolo ai lavoratori impegnati in questa importante sfida, perchèè è centrale”: hanno concluso i segretari Cisl Caretti e Ferraris.