Un momento da condividere con amici, familiari e conoscenti. Un appuntamento a cui riservare la sera o il weekend, per fare acquisti approfittando della possibilità di testare i prodotti e fare domande a un consulente esperto: un fenomeno che tocca l’Italia da Nord a Sud, coinvolgendo soprattutto le donne, di qualsiasi età.

È lo shopping a domicilio, quello in cui vincono il fattore umano e il rapporto diretto e di fiducia con il venditore: e proprio da un sondaggio condotto fra i venditori a domicilio (750 incaricati rappresentativi delle aziende di Univendita, la maggiore associazione di categoria del settore) emergono le caratteristiche dei consumatori e curiosità su come si svolgono le vendite. E qualche mito viene sfatato.

Il primo luogo comune a risultare infondato è che la vendita a domicilio sia preferita da persone in là con gli anni, che non hanno accesso ad altri canali di vendita e passano molto tempo in casa. “Non è così. – spiega il presidente di Univendita, Ciro Sinatra – Abbiamo chiesto ai nostri incaricati in quali orari si concentrano le vendite ed è emerso che il 47,9% degli appuntamenti si svolge nel tardo pomeriggio o alla sera, quando le persone, evidentemente, ritornano dal lavoro. Questo è vero, in particolare, al Nord. Inoltre, il 58,3% degli incaricati lavora una o più volte al mese nei weekend, specialmente al Sud”. E se gli italiani dedicano agli acquisti a domicilio il proprio, a volte risicato, tempo libero, allora l’appuntamento con il venditore deve trasformarsi in una shopping experience coinvolgente e interessante: gli incaricati intervistati da Univendita confermano che alle vendite partecipano in prevalenza gruppi di persone legate fra loro da un rapporto di amicizia o conoscenza (44,7% delle risposte) e che spesso coinvolgono anche i propri familiari (23,6% delle risposte, con punte del 30,1% nel Sud e Isole). “Dal nostro sondaggio – spiega Ciro Sinatra – emerge che il 38,5% delle vendite dura più di mezz’ora e il 51,7% più di un’ora: segno che i clienti danno grande valore alla consulenza e considerano il tempo passato con gli incaricati tempo di qualità”.

Una conferma sul percepito che circonda il settore arriva invece sulla questione di genere: nella clientela c’è una prevalenza femminile secondo l’84,1% degli incaricati. “E del resto – fa notare Ciro Sinatra – la maggioranza degli incaricati di Univendita, il 92,5%, è donna”. Risulta invece sfatato il “mito” della cliente attempata: il 44,1% degli incaricati afferma di rivolgersi a una clientela adulta (35-50 anni) ma non anziana, mentre per il 43,2% degli incaricati invece non c’è prevalenza di fasce d’età.
“I venditori a domicilio sono quindi capaci di “sintonizzarsi” sui desideri di una clientela molto variegata. – conclude Sinatra – E questo è uno dei tanti motivi del successo della vendita a domicilio, assieme alla qualità dei prodotti proposti e alla professionalità degli incaricati. Ciò ha permesso alle aziende di Univendita di fatturare nel 2018 1,66 miliardi di euro, in crescita per il nono anno consecutivo”