In questa seconda domenica di Avvento, la Parola pone alla nostra attenzione Giovanni, la voce che grida nel deserto. Guardiamo questo profeta: veste povero, mangia quel che trova, vive lontano dalle comodità. Eppure tutti accorrono a lui! Perché? Perché porta una parola di verità che scuote i cuori: “Convertitevi!”

Giovanni è forte, diretto, non ha peli sulla lingua. Chiama persino i capi religiosi “razza di vipere“! Ma attenzione: non lo fa per giudicare, ma per amore. Come un padre che vede il figlio in pericolo e grida per salvarlo. Giovanni sa che il Signore viene, e vuole preparare i cuori ad accoglierlo.

Fate un frutto degno della conversione“, dice. Non basta dire “sono cristiano“, “vado a Messa“, “ho ricevuto i sacramenti“. Dio guarda il cuore, guarda i frutti della nostra vita. E quali frutti portiamo? Frutti di amore, di perdono, di servizio? O frutti di egoismo e indifferenza?

Ma ecco il punto più bello: Giovanni annuncia uno più grande di lui, uno che battezzerà in Spirito Santo e fuoco! È Gesù che non viene solo a lavarci con acqua, ma a trasformarci nel profondo, ad accendere in noi il fuoco dell’amore di Dio!

Come Giovanni nel carcere, anche noi attraversiamo momenti bui, dove Dio sembra lontano, dove i dubbi ci assalgono. “Sei davvero tu, Signore?“, chiediamo nelle prove. Ma Gesù ci risponde sempre, mostrandoci la sua misericordia, la sua presenza fedele. Anche quando non capiamo, Lui c’è.

E ricordiamo: nel battesimo siamo diventati tempio dello Spirito Santo! Che grazia immensa! Siamo dimora di Dio, più grandi di qualsiasi profeta, non per i nostri meriti, ma perché Cristo vive in noi.

In questo momento di attesa, domandiamoci se stiamo portando frutti degni nella nostra vita cristiana, se quando attraversiamo momenti bui, ci aggrappiamo a Gesù o ci chiudiamo nella paura. Chiediamoci se siamo consapevoli di portare in noi la presenza di Dio.

In questo Avvento, prepariamo davvero la via al Signore. E come Giovanni, diventiamo anche noi voci che gridano nel deserto del mondo: “Il Signore viene! Preparategli la strada!“. E non solo; prepariamogliela noi per primi!

Mt 3,1-12

In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato
il profeta Isaìa quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!». E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui
nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».