(Graziella Cortese)

“Tu prova ad avere un mondo nel cuore e non riesci ad esprimerlo con le parole…”: così cantava Fabrizio De André sulle note di “Un matto”.

La vita di Antonio Ligabue è stata controversa e difficile fin dall’infanzia, e anche la pellicola che Giorgio Diritti gli ha dedicato ha dovuto sottostare all’emergenza sanitaria nazionale, programmando un’uscita differenziata nelle sale cinematografiche del nostro Paese.

Uno sguardo compare sotto un velo che somiglia a un copricapo islamico, gli occhi sono quelli di Antonio, soprannominato Toni: ha vissuto in Svizzera in estrema povertà, affidato alle cure di genitori adottivi con cui avrà un rapporto travagliato per tutta la vita.

Figlio in realtà di una migrante italiana, si trasferisce sulle foci del Po, per condurre una giovinezza tra la solitudine e il disagio di un carattere difficile e ribelle. La scuola non fa per lui, anche se spesso trova conforto nel disegno.

Dopo una vita errabonda e malsana l’incontro con l’artista Renato Marino Mazzacurati gli permette di dare sfogo alla sua vena artistica. Così diventa Ligabue, l’artista un po’ folle e naïf che cerca di parlare con gli animali come San Francesco, proprio perché è il linguaggio che più sente vicino, mentre quello degli uomini si è sempre dimostrato ostile.

L’artista è stato ricoverato più volte all’interno di un ospedale psichiatrico durante il periodo del fascismo (anche se il film non tratta nel dettaglio l’epoca del regime).

L’interpretazione di Elio Germano ha ottenuto da pochi giorni l’Orso d’Argento a Berlino: con la stessa intensità con cui si è calato nei panni di Giacomo Leopardi, l’attore opera una trasformazione fisica straniante; il suo intento, come ha rivelato durante un’intervista, è quello della ricerca della dignità attraverso l’arte. La stessa che cercava, forse inconsapevole, il suo personaggio.

Volevo nascondermi
di Giorgio Diritti
paese: Italia 2020
genere: biografico
interpreti: Elio Germano, Oliver Ewy,
Leonardo Carrozzo, Orietta Notari, Pietro Traldi
durata: 2 ore
giudizio: interessante