Quarta edizione annuale del progetto “Talenti Neodiplomati” targato Fondazione CRT che ha permesso ai giovani del Liceo Botta, Giulia Giorgis, Martina Gnorra, Sara Guidato e Ettore Calvo di passare un soggiorno studio/lavoro di 3 mesi in Russia a Rostov sul Don e a Mirela Maria Tiganescu lo stesso tempo all’abbazia di Chester in Gran Bretagna.

Selezionati tra i migliori al Liceo Botta, Martina Gnorra malgrado senza alcun precedente anno di lingua russa che si è trovata a studiarla ogni giorno: “al campus universitario frequentavo al mattino il corso base di lingua, cultura e tipi di conversazione che mi hanno permesso il pomeriggio di raggiungere gli altri tre compagni che mi hanno aiutata e potevo seguire le attività del gruppo al pomeriggio”. Un’esperienza che ha segnato questi studenti: “mi sono trovata molto bene malgrado lo shock iniziale con il cirillico, soprattutto gli studenti sudamericani mi hanno fatto sentire meno sola. Abbiamo festeggiato poi con un gran pranzo internazionale perché eravamo in 8 nazionalità diverse: turchi, messicani, olandesi, francesi, tedeschi, taiwanesi, indocinesi e io per l’Italia”.

Tre mesi lontani da casa con nuove regole, sono sicuramente stati uno stimolo per gli studenti canavesani: “La sveglia era alle 8:00” continua Sara Guidato “aspettavamo Ettore che ci raggiungeva nel nostro appartamento proveniente dal quartiere maschile del campus e preparavamo e facevamo la colazione insieme. Poi andavamo a prendere il pullman che ci portava all’Università per le lezioni di grammatica, lingua moderna, fonetica e poi storia e letteratura. Erano 2 lezioni da un’ora e mezza l’una. All’ora di pranzo scendevamo tutti alla mensa dell’università”. L’autonomia raggiunta da questo gruppetto di studenti è stata suggellata dal fatto che: “noi tenevamo dei corsi di italiano all’università nel pomeriggio. E’ stata una grande esperienza – ci spiega ancora Sara Guidato – con i nostri uditori radunati in un gruppo wapp, andavamo in segreteria a cercare un’aula libera per le nostre lezioni. Così ci davano le chiavi e ci gestivamo in piena autonomia. Il gruppo è cresciuto con il tam tam universitario e abbiamo dovuto fare il corso su due turni dalle 13:45 alle 15:20 il lunedì e mercoledì con il gruppo 1 e il martedì e il venerdì con il gruppo 2. L’ultimo giorno per salutare tutti abbiamo realizzato un grosso dolce, il tiramisù che ha riscosso un notevole successo.”

Esperienza indimenticabile, come sottolinea Martina Gnorra “Ho capito in Russia l’importanza del liceo linguistico per l’apertura mentale che ti crea per affrontare altre lingue. Ogni giorno si scoprono cose diverse, temi affrontati in modo diverso da altre culture come la famiglia, l’aborto, il divorzio l’amore.” Numerose le escursioni nella zona postate anche nel loro blog russo ‘around Rostov in 80 days’. Mirela Maria Tiganescu così racconta la sua esperienza: “molto bella, appena arrivata sono stata formata sulla storia della cattedrale e della città da un punto di vista storico, politico e artistico. Quindi sono passata a lavorare al negozio di souvenirs della cattedrale. Il mattino era molto affollato, e oltre alla vendita dovevo dare notizie sulla cattedrale e sulla città, mentre nel primo pomeriggio il calo dei turisti ci permetteva di riorganizzare gli scaffali. Certamente è stata un’opportunità per parlare con i turisti di tutto il modo, legare con i miei colleghi. Nella pausa pranzo c’era un angolino per mangiare con il microonde. La sera rientravo nel residence universitario e li avevo wapp e wifi, ma dovevo anche provvedere a tutto da sola, cosa che a casa con i genitori non mi capita: riordinare, lavare i vestiti, e cucinare. Però è stato bello condividere gli spazi comuni con gli studenti inglesi. Per me essere a Chester e viaggiare in treno per raggiungere altre città inglesi è stato fantastico.”