Tenuta Roletto
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lunedì 8 Dicembre 2025

Reale mutua
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Oggi, 15 novembre

BETANIA DI VISCHE - Il Vescovo Daniele predica gli esercizi spirituali per coloro che Dio "non ritira dal Mondo" - Molto seguita la meditazione che ha avuto per sfondo il Cap. 2 degli Atti degli Apostoli -

 

Occasione offerta dalla Diocesi ai laici, per “fermarsi”, “incontrarsi” e riflettere sulla propria “spiritualità laicale” da vivere in modo personale e comunitario nella vita alla quale siamo chiamati come fedeli laici.

(elisabetta acide)  – Nella vita abbiamo “occasioni importanti” alle quali, a volte, non...

Incontro di formazione proposto dall'Ufficio Catechistico Diocesano

IVREA - Grande partecipazione all'incontro dei Catechisti diocesani per la formazione con Don Andrea Cavallini - Molto importante il tema trattato: "Il senso religioso del bambino - INTEGRALE IN VIDEO - La lezione di Don Cavallini, poi l'omelia di Mons. Daniele Salera e il conferimento del mandato ai Catechisti -

Come proporre la Fede ai bambini ed ai ragazzi in una società secolarizzata?

Un bellissimo clima di attesa e sorrisi di persone che si rivedevano tutte insieme dopo un bel po’ di tempo: ecco come abbiamo vissuto l’incontro dei Catechisti a Ivrea per un momento di formazione e per ricevere il Mandato da...

La Virgo Fidelis, festa istituita da Papa Pio XII l'11 novembre 1949

PONT CANAVESE - La Compagnia di Ivrea dell'Arma dei Carabinieri agli ordini del Capitano Armir Gjeci ospite della Parrocchia retta da Don Gian Paolo Bretti per la celebrazione della Festa dedicata alla loro Patrona - Ha presieduto Liturgia il Ten. Col. Don Diego Maritano, Cappellano Militare dei Carabinieri, Comando Legione Piemonte e Valle d'Aosta - IL VIDEO E LA GALLERY DI 40 IMMAGINI

Il 21 novembre si ricorda anche la Presentazione di Maria al tempio ed il sacrificio dei Carabinieri nella battaglia di Culqualber in Etiopia, nel 1941. 

(giancarlo guidetti) – Chiesa gremita presso la parrocchia di S. Costanzo di Pont Canavese per la celebrazione della festa della “Virgo Fidelis ” patrona dell’ Arma dei Carabinieri, sabato 22 novembre...

San Martino, il Vescovo che con il dono del mantello fece fiorire l'estate

VILLAREGGIA - Sempre viva la devozione a San Martino di Tours - Festa patronale di Fede, devozione, amicizia - Un po' di storia e poi la cronaca di giorni intensamente vissuti nella gioia e nella Speranza - La poesia a San Martino - VIDEO E GALLERY

Sempre numerosa la partecipazione di popolo alle iniziative proposte dal Parroco Don Alberto Carlevato

(Testo di Martina Acotto, immagini di  Lucia Carra, Gabriele Bisco, Martina Acotto, Sandro Frola, Claudio Frassà, Mirella Nigra, Paolo e Sara Iorio) –  San Martino di Tours è uno dei Santi più venerati in Occidente. Nato...

Alle giornate di studio quest'anno tenutesi a Torino dal 3 al 7 novembre hanno partecipato più di 150 rappresentanti di Santuari di cui è costellata la Penisola

VEROLENGO / LA MADONNINA - I Rettori ed Operatori dei Santuari italiani riuniti a Torino per il 59° Incontro Nazionale di riflessione e preghiera hanno visitato il Santuario che è punto di riferimento per la spiritualità di un territorio vasto, ai confini tra le Diocesi di Ivrea, Torino, Vercelli, Casale Monferrato - Il Vescovo di Ivrea Mons. Daniele Salera ha portato il saluto - IL VIDEO

Accolti dal Rettore del Santuario Don Valerio D'amico per la Liturgia presieduta da Mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo di Assisi e Foligno, concelebrante il Card. Enrico Feroci - 

Si è concluso venerdì 7 novembre il 59° incontro dei Rettori e Operatori dei Santuari italiani che fanno parte del “Collegamento dei Santuari Italiani”, quest’anno riunitisi a Torino, al Valdocco. L’appuntamento si è collocato...

Una chiave per comprendere la vita, orientare le scelte e scoprire la bellezza di un Dio che accompagna e guida ogni persona

RIVAROLO CANAVESE - Il Catechismo, sei anni di cammino per la crescita umana e spirituale di ragazzi e ragazze - Il servizio generoso e appassionato dei catechisti -

Un grazie sincero va ad Anastasia, Suor Angela, Berthe, Donatella, Franca, Francesca, Giulia, Suor Hoda, Laura, al Diacono Livio, Rosaria, Ornella, Raffaele, Robertilla e al Diacono Simone

(Don Antonio Luca Parisi) – Il percorso di catechesi delle Parrocchie di San Giacomo e San...

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"IN UNITATE FIDEI" - Lettera Apostolica di Papa Leone XIV nel 1.700° anniversario del Concilio di Nicea - Presentata dalla Prof. Elisabetta Acide - Qui il testo integrale del documento pontificio - 

L'accorato appello del Sommo Pontefice - “Incoraggiare in tutta la Chiesa un rinnovato slancio nella professione della fede” -

(elisabetta acide)  – Sono trascorsi 1.700 anni: 325-2025; Papa Leone XIV, con la Lettera...

CUCEGLIO – Fine settimana importante per il popolo di Dio – Inaugurata la mostra dei presepi

Fine settimana, quello che si sta concludendo oggi, domenica 7 dicembre, ricco di momenti di grande significato per il popolo di Dio che è in Cuceglio.
Si è iniziato sabato con la presentazione della bella iniziativa giovanile “Cuce.Lab” per proseguire con l’inaugurazione della Mostra – ormai conosciuta in tutta Italia – dei Presepi ant ji süch.
Fine settimana ricco di momenti di grande significato per il popolo di Dio che è in Cuceglio.
Senza dimenticare le tante iniziative collaterali o il contributo nientemeno che… dell’asina Geraldina.
***
Domenica, II d’Avvento, la S.Messa è stata celebrata dal Card. Arrigo Miglio, che ha regalato anche, oltre ad un’omelia capace di suscitare l’attenzione di tutti i presenti,
(Is 11, 1-10; Sal.71; Rm 15, 4-9; Mt 3, 1-12.)
una bella riflessione sul magistero di Papa Francesco; poi, la benedizione dei presepi.
Insomma, tante cose, troppe per essere contenute tutte in un solo servizio che possa essere presentato nello stesso giorno di domenica.
Sicchè inizieremo proprio da domenica, pubblicando il video che riprende la S.Messa presso la chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli e Sant’Eusebio con l’insegnamento del Cardinale.
Il successivo 9 dicembre, i filmati messi a repertorio in occasione delle iniziative di sabato oltre ad un’ampia carrellata di fotografie in gallery.
Buona visione e buona lettura.

PAROLA DI DIO – “Nulla è impossibile a Dio”

Alle Letture di oggi uniamo, con il seguenti link
una bella antologia di Vatican Media, che riepiloga il pensiero dei Papi
sulla verità di Fede della preservazione della Beata Vergine Maria dal peccato originale.
Buona lettura.
***
Gn 3,9-15.20
Dal libro della Gènesi
[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.
Sal. 97
RIT: Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
  RIT: Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
  RIT: Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
  RIT: Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.
Ef 1, 3-6.11-12
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. In lui siamo stati fatti anche eredi, predestinati secondo il progetto di colui che tutto opera secondo la sua volontà a essere lode della sua gloria, noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.
Lc 1, 26-38
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
***
UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLA PROF. ELISABETTA ACIDE
“Dove sei?” (prima lettura): la voce di Dio chiama.
L’uomo si nasconde.
L’uomo  si nasconde ed incolpa.
Dove sei?
Dio “scende nel giardino”… ha lasciato all’uomo la custodia del creato, ha lasciato all’uomo la meraviglia della creazione, e l’uomo?
Dio “scende”… non perché non sappia dove l’uomo si trovi… Dio “cerca” quell’uomo e quella donna “nascosti”, quell’uomo e quella donna “liberi di agire”, quell’uomo e quella donna che “hanno mangiato”… che devono “rispondere”…
Non è un’accusa, una “semplice domanda”: “dove sei?”.
Ti cerco uomo, ti cerco donna, ti cerco ancora…
L’uomo “nascosto”… per paura? Forse per quel “timore” che opprimeva i popoli antichi al “pensiero di Dio”, un Dio che punisce, che colpisce, che controlla…
Dove sei? Dio cerca…
Dio non accusa, Dio “interroga”.
Dio cerca l’uomo e lo interroga… non si preoccupa di “cercare o interrogare il serpente”…
Povere creature…
Dominate da quel “timore”, forse dalla “paura del castigo”, da quell’idea di Dio così “distante”, così “lontano”…
“Dove sei?”
“Mi sono nascosto…” sono nudo”…
Nudo davanti a Te, Signore.
Nudo… irresponsabile…
Lei… il serpente…
La responsabilità è loro, non è mia!
Quasi quasi, Dio… la “colpa” è tua.
Tu hai la responsabilità di aver messo vicino a me la donna, tu hai la responsabilità di aver “messo” il serpente, di aver “permesso”…
Inganno.
Accusa.
Tu…
Sono “nascosto”, sono “diviso”…
Il dramma del peccato… la divisione…
Mi divido, mi separo da te, dalla relazione con Te, dalla relazioen con gli altri…
Sono nudo… nacosto con la mia irresponsabilità.
Adamo, Eva, serpente…
Inizia dal serpente: condanna. Maledizione:  mangerai polvere e sul tuo ventre camminerai.
Ma il ventre di un’altra donna, sarà benedetto.
“Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno” (cfr. v. 15).
Bellissimo.
La “stirpe” schiaccerà la testa al serpente.
Dio salva.
Puoi “insidiare”… ma sarai “schiacciato”.
La “stirpe” da quella donna.
Nessuno sarà “sopraffatto” da quel serpente.
Le parole ebraiche ne danno il significato: shwf (schiacciare) e sha<af (scattare verso, insidiare).
Una radice simile, il significato opposto.
Anche se “scatterò” ad insidiare, sarò schiacciato.
Insidierai l’uomo, ma la “stirpe” di quella donna, ti schiaccerà.
E da quella donna: vita.
Da una donna vita: Eva (hawwah, vita), destinata a diventare la “madre di tutti i viventi” (cfr. v. 20): nonostante il peccato. La vita “continua” ed a quella  vita,  che è il più grande dono di Dio, di cui la donna è la prima intermediaria, si aggiungerà altra “vita”, “salvezza” da quella “stirpe”.
E quell’uomo “nascosto” in quel “giardino”, non è “perduto”, non è “nudo”, non vivrà nella sua totale irresponsabilità…
“Il serpente” colui che ha “tolto” quella dignità dell’uomo con il male, con il peccato, sarà “schiacciato”.
Dio chiama l’uomo a “nuovi orizzonti”: “dove sei?” Vieni qui, non voglio “annientarti”, voglio “liberati”.
Una “profezia”, una “promessa”… la “stirpe” di una Donna, sarà “grembo di salvezza”.
San Giovanni Paolo II° lo aveva già chiaramente scritto nella sua lettera “Redemptoris Mater”, commentando il versetto di Genesi 3,14,: “Nel disegno salvifico della Santissima Trinità il mistero dell’incarnazione costituisce il compimento sovrabbondante della promessa fatta da Dio agli uomini, dopo il peccato originale, dopo quel primo peccato i cui effetti gravano su tutta la storia dell’uomo sulla terra (Gn 3,15). Ecco, viene al mondo un Figlio, la “stirpe della donna”, che sconfiggerà il male del peccato alle sue stesse radici: Schiaccerà la testa del serpente”.
E quella donna avrà un nome: Maria.
Maria di Nazareth.
Maria a Nazareth.
Una piccola stanza, una ragazza, un “messaggero”: Dio mantiene la promessa.
Per mezzo di quella donna, nel mondo entrerà la salvezza.
Sarai madre: “concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù”.
Maria “stai per concepire”, adesso, tra poco… basta un tuo sì e quel tuo sì sarà l’apertura della “nuova creazione”: “sarà  grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo”.
Dove sei Maria?
Dio ti ha scelta, sarai la madre del Figlio dell’Altissimo…
Sono qui, non sono “nascosta”.
Sono qui: “Eccomi”.
Non sono “nuda”, sono “vestita di Dio”, della sua “potenza”, della sua bellezza, del suo Amore.
Non sono “nuda”, sono stata concepita “Immacolata”, per concepire, per essere “grembo”, per lasciare dentro di me lo “spazio” a Dio di Dio, per Dio.
Dove sei Maria?
Sono qui Dio…, eccomi.
“Rallegrati” Kaire: l’annuncio della gioia, della felicità…
Dio “rallegra”, porta “gioia”, porta “felicità”, porta “benedizione”.
“Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio.”
Grazie Dio.
Grazie Maria.
In una casa si eleva il “Grazie” per la Grazia.
La gioia che solo Dio può donare, perché Dio vuole uomini e donne felici.
Grazie perché non ti sei “nascosta”, perché “hai creduto”, perché non “hai dubitato”…
Grazie Dio perché mi hai resa Immacolata, mi hai resa “pura”, hai permesso che la tua “ombra” mi coprisse.
Grazie Dio, per questa nuova storia, per questo nuovo epilogo.
Grazie Maria per questa tua “alleanza con Dio”.
“Piena di Grazia”.
La bellezza dello sguardo d’Amore che non mi fa “nascondere”, lo “splendore” della “concezione immacolata” che mi fa “splendere” della luce di Dio.
“Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero”… la stirpe.
L’Amore che trasforma e fa nascere l’Amore.
L’amore che dona il grembo per l’Amore, per la Stirpe.
Grazie Maria, perché attraverso di te, amata, mi hai fatto scoprire l’amore e la grazia di “essere amati”: “Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo” (seconda lettura).
Benedetto Dio… contro ogni “maledizione”… il serpente maledetto… Il Figlio della donna porta la benedizione del Benedetto.
Da sempre e per sempre.
Per sempre, per sempre, per sempre…
Maria l’amata da sempre e per sempre ci fa “scoprire” la “sorpresa di Dio”: siamo figli amati, da sempre e per sempre.
Un Dio che ci sorprende con il suo “progetto di amore”: Maria sarà grembo del Dio Incarnato perché ciascuno di noi divenga “pieno di Cristo”, intriso  dell’Amore di Dio.
Maria è l’eccomi della donna a Dio, senza “attribuire alcuna colpa ad alcuno”, con responsabilità, si fida di lui,si affida a Lui, anche se non lo capisce del tutto: si lascia sorprendere. «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38).
Maria sorprende.
La storia sorprende.
Dio sorprende.
Dio “scende” con quel “dove sei?” e la donna sorprendentemente risponde: “Eccomi”.
Dio ci sorprende sempre, rompe i nostri schemi, mette in crisi i nostri progetti e ci dice: fidati di me, non aver paura, lasciati sorprendere, esci da te stesso e seguimi. Aspetta che ci lasciamo sorprendere, nella semplicità, nell’umiltà della nostra vita. Così si vuole manifestare. Ci dà il suo amore che salva, ha cura di noi, ci dà forza. E, ci chiama verso una avventura divina: essere lo sguardo di Dio; il suo sorriso; le sue mani in questo mondo. Non ci chiede cose straordinarie. Soltanto, ci chiede di ascoltare la sua parola e che ci fidiamo di lui. In modo che ogni giorno sia una Annunciazione, con Maria.
L’Annunciazione a Maria ci insegna l’ascolto: l’ascolto della Parola.
Ciascuno di noi è chiamato ad “ascoltare” e rispondere come Maria: “avvenga a me secondo la tua parola”. E l’angelo parte e porta la risposta.
Un angelo “indaffarato”… molti messaggi: prima al Tempio a Gerusalemme, ora nella casa a Nazareth.
Un angelo che “dice Dio”, al Tempio e nella casa.
Dice un Dio che vuole “entrare” nella vita, senza “imporsi”.
Dice un Dio che “chiede”, che “domanda”, che non “obbliga” né “implora”, che si “propone”.
Un angelo “inviato”: un Dio che “prende l’iniziativa”.
Un angelo che reca un “invito gratuito”, una grazia.
La “geografia di Dio” nelle periferie per portare la Grazia.
Nazareth… città galilea mai citata nell’Antico Testamento, ed ora “cercata” da Dio.
Dio è “presente”.
Dio è “Presente” nella vita di una Vergine, promessa sposa di un uomo…
Dio è Presente in Maria.
“Avvenga di me… secondo la tua Parola”. Non è solo fare la “volontà di Dio”, è mettersi a “disposizione di Dio”.
“Avvenga di me… secondo la tua Parola”: è compromettersi con Dio,perché Dio si è “compromesso” con l’uomo. Dio non “promette” solo (lo aveva già fatto con l’Alleanza veterotestamentaria), “entra in azione”, entrerà nella storia”, mette in azione le sue promesse.
Dio si “compromette”, usiamo il significato letterario etimologico Cum (insieme) + promittere (promettere) = “promettere insieme” entro e con te, nella storia “ci sono”, divento relazione.
Divento “realizzazione” e “relazione”.
La grandezza di Maria sta in quel “sì”.
Un Sì alla “visita del Signore”.
Un Sì all’entrata di Dio nella vita.
In Sì all’Incarnazione di Dio nella storia.
Un Sì con quell’ “avvenga a me” che è totalizzante: Tutta me stessa.
Dio “prende dimora” in lei.
La sua vita diventa Tempio di Dio, Dio che “sceglie” di  “abitare”, di “stare” con l’uomo.
E l’angelo parte… ritorna.
Dio è Presente in Maria, Dio è Presente con l’uomo.

PROMOZIONE GIRONE B – Risultati 14^ giornata – Netta vittoria interna della Rivarolese contro La Vischese

Montanaro-Alpignano 2-3
Pianezza-Sportiva Nolese 0-2
Rivarolese-La Vischese 4-0
VDA Charvensod-BSR Grugliasco 5-2
Vallorco-Barcanova —
Venaria-Autovip San Mauro Calcio 3-2
Lucento-Rosta 1-0
Union BB Vallesusa-Cafasse 2-3
Classifica
Rivarolese 34
La Vischese 29
Venaria Reale 26
Barcanova 26*
BSR Grugliasco 23
Autovip San Mauro Calcio 21
VDA Charvensod 20
Sportiva Nolese 19
Alpignano 18
Lucento 18
Cafasse 16
Pianezza 15
Montanaro 13
Rosta 11
Union BB Vallesusa 10
Vallorco 10 *
*una partita in meno
Redazione Web
***
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PROMOZIONE GIRONE A – Risultati 14^ giornata – Sconfitta esterna per l’Ivrea Calcio contro il Ce.Ver.Sa.Ma Biella

Banchette Colleretto-Casale 2-2
Ce.Ver.Sa.Ma Biella-Ivrea Calcio 3-0
Dufour Varallo-Union Novara 0-0
Juventus Domo-Gattinara 2-5
L.B. Trino-Arona 0-2
Ornavassese-Orizzonti Canavese Alicese 0-3
Quincinetto Tavagnasco-Piedimulera 1-0
Virtus Vercelli-Gravellona San Pietro 1-0
Classifica
Casale 35
Juventus Domo 31
Dufour Varallo 27
Quincinetto Tavagnasco 24
L.B. Trino 21
Banchette Colleretto 21
Gattinara 20
Ornavassese 19
Ivrea Calcio 17
Arona 16
Orizzonti Canavese Alicese 13
Ce.Ver.Sa.Ma Biella 12
Virtus Vercelli 11
Piedimulera 10
Union  Novara 9
Gravellona San Pietro 3
Redazione Web
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L’uomo obbediente racconterà la sua vittoria (di Filippo Ciantia)

Dieci anni fa, il 26 novembre, ci lasciava don Luigi Mazzucato, direttore per 53 anni della nota ONG CUAMM Medici con l’Africa.
Di come fosse arrivato a tale incarico raccontava: “A me è stato chiesto di svolgere questo servizio quando il Vescovo Bortignon, al quale avevo promesso filiale rispetto ed obbedienza, decise di mandarmi, alla fine di agosto del 1955, a dirigere il Collegio Universitario Aspiranti Medici Missionari, a cui sinceramente non avevo mai pensato”.
In don Luigi colpisce l’umile obbedienza che ha caratterizzato la sua figura. Obbedire significa innanzitutto “prestare ascolto” e successivamente “essere sottomesso”, quale atto consapevole della coscienza.
Dopo l’obbedienza al suo vescovo, don Luigi ha obbedito alla sfida del Concilio, attraverso un’opera segno ancor oggi di “gaudium” (gioia) e “spes” (speranza), nelle situazioni più drammatiche e difficili. Ha esercitato una particolare obbedienza alle persone a lui affidate, che spesso sceglieva o che le circostanze lo portavano ad accompagnare. Non dimenticava mai di fare gli auguri di buon compleanno e mostrare paterna attenzione alle nascite dei bambini nelle famiglie “in missione”, le “sue” famiglie.
La sua più grande obbedienza è stata ai segni dei tempi. Le sfide erano per lui l’invito di Dio a donarsi tutto per costruire un mondo più giusto attraverso un servizio di carità in cui ha coinvolto tantissime persone, permettendo loro di compiere quella “rara vocazione” che aveva invaso tanti cuori giovani.
L’obbedienza più limpida è stata alla Provvidenza. Nelle situazioni più difficili non si perdeva mai d’animo. Anzi, questa fiducia lo rendeva audace nel chiedere a molti di dare più del possibile, di lasciare le proprie sicurezze e una certa agiatezza. Sapeva bene che il suo “Parón” avrebbe provveduto.
L’obbedienza più commovente fu certamente quella di fronte al grido del povero, dei poveri concreti, che diventavano fratelli e sorelle non appena a lui si rivolgevano, attraverso vescovi, governi o circostanze strane, per avere un aiuto.
Quando ricevette da tanti suoi amici l’ultimo saluto nel Duomo di Padova in quel triste e glorioso 29 novembre 2015, sulla bara in legno chiaro, c’erano il vangelo aperto, cioè meditato e vissuto, ed una rosa bianca, segno di un amore limpido e vero.
“L’uomo che ascolta potrà parlare sempre” (Prov. 21, 28)

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