Sabato 20 dicembre
RIVAROLO CANAVESE - Una bella festa in Oratorio per dire a tutti: Buon Natale! - Appuntamento atteso, pensato e realizzato dai giovani dell’Oratorio per far vivere ai più piccoli la gioia del Natale in un clima di condivisione e gioco - S. Messa celebrata da Don Antonio Luca Parisi -
Sempre fondamentale il ruolo degli Animatori - Un messaggio importante per ciascuno di noi: animare significa amare.
(Diacono Simone Mezzano) – L’atmosfera del Natale è giunta nel suo pieno splendore in quel di Rivarolo Canavese, con la festa in Oratorio organizzata dagli Animatori e Aiuto Animatori. Il pomeriggio di sabato 20 dicembre...
Ha ritirato l'onorificenza il pronipote Alessandro Viglia Atton
TORINO - Don Stefano Cossavella "Giusto tra le Nazioni" - La prestigiosa onorificenza internazionale conferita dallo Yad Va-Shem ai non ebrei che aiutarono gli ebrei a salvarsi dall'olocausto - Presso la Sinagoga, cerimonia semplice e sentita con tante testimonianze - Il Sacerdote canavesano di Muriaglio tenne nascosta per 20 mesi in canonica, a prezzo di gravi rischi, la famiglia del Medico di Casale Monferrato Armando Morello con sua moglie ed i tre bambini - IL VIDEO E LA GALLERY
Racconti e testimonianze di chi ricorda quei giorni tra Casale Monferrato ed Ivrea
(g.g.) – I Lettori forse ricorderanno il nostro precedente articolo del febbraio 2024 che raccontava la storia, bella ed edificante, di Don Stefano Cossavella, per 33 anni (dal 1932 al 1965, quando morì il 1 luglio)...
Integrale l'omelia del Santo Padre, il 1 novembre 2025
ROMA - San John Henry Newman, proclamato Dottore della Chiesa - Il commento di Mons. Edoardo Aldo Cerrato - Nell'intervista che ci ha concesso, il Vescovo Emerito di Ivrea, già Procuratore Generale della Confederazione Oratoriana, presenta la figura del Cardinale fondatore dell'Oratorio di San Filippo Neri in Gran Bretagna -
Dottore della Chiesa Universale, e Co-patrono dell’educazione cattolica
(elisabetta acide) – Forse la definizione “mistico nella storia contemporanea” rende bene...
La Virgo Fidelis, festa istituita da Papa Pio XII l'11 novembre 1949
PONT CANAVESE - La Compagnia di Ivrea dell'Arma dei Carabinieri agli ordini del Capitano Armir Gjeci ospite della Parrocchia retta da Don Gian Paolo Bretti per la celebrazione della Festa dedicata alla loro Patrona - Ha presieduto Liturgia il Ten. Col. Don Diego Maritano, Cappellano Militare dei Carabinieri, Comando Legione Piemonte e Valle d'Aosta - IL VIDEO E LA GALLERY DI 40 IMMAGINI
Il 21 novembre si ricorda anche la Presentazione di Maria al tempio ed il sacrificio dei Carabinieri nella battaglia di Culqualber in Etiopia, nel 1941.
(giancarlo guidetti) – Chiesa gremita presso la parrocchia di S. Costanzo di Pont Canavese per la celebrazione della festa della “Virgo Fidelis ” patrona dell’ Arma dei Carabinieri, sabato 22 novembre...
San Martino, il Vescovo che con il dono del mantello fece fiorire l'estate
VILLAREGGIA - Sempre viva la devozione a San Martino di Tours - Festa patronale di Fede, devozione, amicizia - Un po' di storia e poi la cronaca di giorni intensamente vissuti nella gioia e nella Speranza - La poesia a San Martino - VIDEO E GALLERY
Sempre numerosa la partecipazione di popolo alle iniziative proposte dal Parroco Don Alberto Carlevato
(Testo di Martina Acotto, immagini di Lucia Carra, Gabriele Bisco, Martina Acotto, Sandro Frola, Claudio Frassà, Mirella Nigra, Paolo e Sara Iorio) – San Martino di Tours è uno dei Santi più venerati in Occidente. Nato...
IVREA - Vivere e annunciare la riconciliazione - La Lettera Pastorale 2025 - 2026 del Vescovo Mons. Daniele Salera, con il Calendario diocesano - Presentata dalla Prof.Elisabetta Acide
(tempo stimato di lettura, 3 minuti) (elisabetta acide) – L’attesa lettera pastorale...
Alle giornate di studio quest'anno tenutesi a Torino dal 3 al 7 novembre hanno partecipato più di 150 rappresentanti di Santuari di cui è costellata la Penisola
VEROLENGO / LA MADONNINA - I Rettori ed Operatori dei Santuari italiani riuniti a Torino per il 59° Incontro Nazionale di riflessione e preghiera hanno visitato il Santuario che è punto di riferimento per la spiritualità di un territorio vasto, ai confini tra le Diocesi di Ivrea, Torino, Vercelli, Casale Monferrato - Il Vescovo di Ivrea Mons. Daniele Salera ha portato il saluto - IL VIDEO
Accolti dal Rettore del Santuario Don Valerio D'amico per la Liturgia presieduta da Mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo di Assisi e Foligno, concelebrante il Card. Enrico Feroci -
Si è concluso venerdì 7 novembre il 59° incontro dei Rettori e Operatori dei Santuari italiani che fanno parte del “Collegamento dei Santuari Italiani”, quest’anno riunitisi a Torino, al Valdocco. L’appuntamento si è collocato...
Gli incontri proseguono fino al 13 maggio 2026
RIVAROLO CANAVESE - La vita in Cristo: i 10 Comandamenti - Ciclo di catechesi sul Decalogo mosaico: ancora una bella iniziativa per la formazione dei laici ideata dalle Parrocchie di San Giacomo Apostolo e San Michele Arcangelo
Relatori dei primi tre incontri Mons. Gianmario Cuffia, Padre Alessandro Codeluppi C.O. e Don Massimiliano Marco
(Giulia Michela Demaria) – Le Parrocchie di San Giacomo e San Michele in Rivarolo Canavese...
PAROLA DI DIO – “Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia”
Is 9, 1-3. 5-6 Dal Libro del Profeta Isaia Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una...
Per saperne di piùIVREA – Il 13 gennaio sciopero e manifestazione per il futuro dei lavoratori di Konecta
La Città metropolitana di Torino è al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori di Konecta e delle...
Per saperne di piùBASSO CANAVESE – Tutto pronto per il Be-Fun Volley 2026
Sabato 3 e domenica 4 gennaio i Comuni del Basso Canavese saranno coinvolti nell’accoglienza delle...
Per saperne di piùSCHERMA – 2° Prova Regionale Cadetti e Giovani di Spada – Ottime prestazioni per gli atleti del Circolo Scherma Giuseppe Delfino Ivrea
Si sono disputate nel weekend a Casale Monferrato le gare della 2° Prova Regionale Cadetti e...
Per saperne di piùEuropa, ritrova te stessa! (di Filippo Ciantia)
Il 9 dicembre 1982, visitando la Cattedrale di Santiago de Compostela, Papa Giovanni Paolo II...
Per saperne di piùPAROLA DI DIO – “poiché era uomo giusto”
Is 7, 10-14 Dal libro del profeta Isaìa In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te...
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Il Vangelo di questa ultima domenica di Avvento, ci presenta un uomo, Giuseppe, posto davanti a un...
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Nella chiesa di Santa Maria degli Angeli è in programma domenica 21 dicembre alle 16,30,...
Per saperne di più“Negoziazione”, quello che serve per arrivare a un accordo con due vincitori (di Cristina Terribili)
Una parola che ricorre spesso in questi giorni è “negoziazione”: è usata per i fatti della...
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È dedicato al tema della “governance” aziendale il sesto numero di “Visioni d’impresa”, il...
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È stato inaugurato oggi ad Alessandria il 99° Corso di Formazione Regionale per Operatori di...
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Arona-Banchette Colleretto 1-0 Casale-Ce-Ver.Sa.Ma Biella 3-0 Gattinara-L.B. Trino 2-2 Grevellona...
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Scrivo nella festa di Sant’Ambrogio, quest’anno, anticipata nel rito Ambrosiano al sabato 6...
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Is 35, 1-6. 8. 10 Dal libro del profeta Isaìa Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e...
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Nel primo pomeriggio di oggi, sabato 13 dicembre, intorno alle 13:30 le squadre dei Vigili del...
Per saperne di più
Due incontri, il 10 novembre ed il 10 dicembre
BORGO REVEL - Giornate di formazione: la Parabola del grano e della zizzania - “Spiegaci la parabola della zizzania nel campo".
La meditazione viene arricchita dal Discorso 73/A di S. Agostino che nella spiegazione della parabola fornisce una “lettura” rispetto al “suo tempo”.
(elisabetta acide) – Si è concluso nella Parrocchia di “S.Anna” a Borgo Revel, l’itinerario...
III DOMENICA (ANNO A)
Verso Natale: riscoprire l’attesa, vivere la speranza, coltivare l’esultanza
Il Vangelo dell'Avvento
La Parola di questa domenica ci conduce nel buio di un carcere, dove Giovanni Battista, il profeta...
TESTA E CUORE di CRISTINA TERRIBILI
Bonus psicologo: fondi ancora insufficienti per il boom di richieste
Il 5 dicembre scorso sono state pubblicate, sul sito dell’INPS, le graduatorie di chi potrà...
IVREA, ASTI E SIENA - Successo per la prima edizione del confronto nazionale sui grandi eventi urbani
Dalla tradizione alla progettualità condivisa: le tre città simbolo delle feste popolari italiane si confrontano su innovazione, identità e buone pratiche, aprendo la strada a una rete nazionale per la valorizzazione dei grandi eventi urbani
Il Teatro Giacosa di Ivrea, venerdì 5 dicembre, si è trasformato in un laboratorio di confronto e...
CANAVESE – Al cinema nel weekend
Cuorgnè, Cinema Margherita Giovedì 11 e sabato 13 dicembre JUJUTSU KAISEN – ESECUZIONE...
TORINO E PIEMONTE - Candidatura per sperimentare, primi in Europa, la guida autonoma in città e per le applicazioni dell’intelligenza artificiale alla Sanità
A Bruxelles la consegna del dossier al direttore generale Roberto Viola
Torino e il Piemonte in prima fila per le sperimentazioni dell’intelligenza artificiale negli...
CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO - Il Decalogo sul benessere digitale per le scuole superiori
In programma un incontro rivolto ai dirigenti scolastici degli istituti superiori
La Città metropolitana di Torino, in collaborazione con Patti Digitali, la realtà che riunisce il...
CHIVASSO - Concerto solidale con l’ensemble So What
L'intero ricavato della serata sarà devoluto per sostenere i progetti umanitari che Needle sta portando avanti in Sud Sudan
L’energia contagiosa del So What Jazz Ensemble domenica 14 dicembre alle 21 nel teatro...
DIETRO LO SCHERMO di GRAZIELLA CORTESE
Attitudini: nessuna
La pellicola con gli inossidabili Aldo, Giovanni e Giacomo non è identificata con il genere...
Esposti da oggi, 11 dicembre e fino all'Epifania
VERCELLI - Sono arrivati alla Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù al Belvedere i "Presepi ant ji süch" - Da Cuceglio (una delle tre Parrocchie della Diocesi di Ivrea intitolata a Sant'Eusebio) per dire che la venuta del "Dio con noi" si può testimoniare anche in questo modo, semplice e sapiente, nell'incontro tra uomo e natura - Da un'idea di Piero Carrera -
La visita del Sindaco Roberto Scheda e del Vice Presidente del Consiglio Comunale, Gianni Marino
Sono arrivati a Vercelli soltanto questa mattina, 11 dicembre, ma già hanno avuto l’onore di una...
TORINO / MURIAGLIO – Don Stefano Cossavella “Giusto tra le Nazioni”
(g.g.) – I Lettori forse ricorderanno il nostro precedente
articolo del febbraio 2024
che raccontava la storia, bella ed edificante, di Don Stefano Cossavella, per 33 anni (dal 1932 al 1965, quando morì il 1 luglio) Parroco della parrocchia di Muriaglio, frazione di Castellamonte.
Nel corso di 20 mesi, dal settembre 1943, quando si fece più feroce la persecuzione nazifascista ai danni della popolazione ebraica, ospitò, salvandola, la famiglia del Dott. Armando Morello: papà, mamma (la Signora Maria Gagliardone) e tre bambini, Vittorio (1933), Luciano (1936) e Maria Grazia (1940), quest’ultima ancora oggi residente a Casale Monferrato, mentre il fratello maggiore è deceduto pochi anni orsono e Luciano vive negli Stati Uniti a Naples.
Ebbene, in quella occasione potemmo riferire di un fatto certamente importante e significativo, come il conferimento dell’onorificenza di “Giusto tra le Nazioni” di cui Don Cossavella è statp insignito dallo Yad va – Shem (Un nome eterno; da Isaia, 56,5), l’istituzione israeliana che rende onore a tutti i non ebrei che, negli anni della folle persecuzione, corsero gravi rischi per mettere in salvo ebrei loro connazionali.
Fino ad ora gli italiani che sono ricordati presso il Memoriale dell’Olocausto a Gerusalemme sono circa settecento: uno di questi, come da qualche anno è stato reso noto, è, per esempio, il Dottor Carlo Angela, detto anche “lo Schindler italiano”, padre del giornalista televisivo Piero e della professoressa Sandra, che ha insegnato tanti anni matematica e scienze alla Scuola Media Gaudenzio Ferrari di Vercelli.
Giovedì 18 dicembre – nel corso di una semplice, quanto partecipata e toccante cerimonia tenutasi presso la Sinagoga di Torino, in piazzetta Primo Levi – la consegna ufficiale del riconoscimento alla memoria agli eredi di Don Cossavella e di altre due famiglie piemontesi di Castagnole delle Lanze in provincia di Asti, quelle, rispettivamente, di Maria e Mario Rivella e di Ernesto e Luigina Albezzano.
Il nostro filmato racconta i momenti essenziali e certo commoventi della serata trascorsa a Torino.
Serata che ha permesso di mettere in rilievo anche un dato assai significativo e di cui il nostro Paese può andare fiero.
Rispetto altri Paesi europei, l’Italia ha assicurato protezione e salvezza ad un numero molto elevato di ebrei.
Basti pensare – lo ricorda il Presidente della Comunità ebraica di Torino, Dario Disegni – che nel periodo tra il 1943 ed il 1945 gli ebrei in Italia erano 32.300; di questi 8.800 furono arrestati e 6.800 deportati.
Rimasero in Italia 23.500 persone: braccate dai nazifascisti, ovviamente senza più lavoro, private di ogni loro bene.
Ebbene, tutte riuscirono a salvarsi grazie all’aiuto – sempre disinteressato – del popolo.
Il nostro articolo del 2024 racconta tanti particolari della storia del Dott. Morello e dalla sua famiglia e, in questo periodo, abbiamo ricevuto altre testimonianze.
Tra queste, quella di una Signora ormai 93enne (che preferisce non essere citata perché teme che la memoria la tradisca, ma è tropo modesta; vedremo che è una sorta di Enciclopedia Britannica di quei tempi) che racconta:
“Sono nata nel 1932, la terza di cinque fratelli. Vivevamo a Casale Monferrato ed il nostro Medico di famiglia era proprio il Dott. Morello.
Gli eravamo tutti affezionati ed i miei genitori, in particolare, nutrivano per lui una grande fiducia per le cure che prestava al più piccolo dei miei fratelli, colpito da una grave nefropatia.
Un giorno arrivò da noi e ci disse che non avrebbe più potuto esercitare la professione, proprio a cause delle leggi razziali che inibivano agli ebrei ogni attività.
Ci presentò il suo successore, un giovanissimo Dott. Capra Marzanis che, pur molto dispiaciuto per la sorte toccata al suo predecessore, accettò necessariamente di subentrargli.
Un giovane di valore, che più tardi sarebbe diventato Direttore Sanitario dell’Ospedale di Casale Monferrato.
Io stessa, poi, fui compagna di scuola al Liceo di Vittorio Morello: allora le classi erano divise, ragazzi e ragazze non potevano stare insieme. Solo le lezioni di Inglese potevano, per ragioni di numero, tenersi in classi miste; lo conobbi così”.
***
Se questa è certamente una testimonianza inedita, altre non meno interessanti sono raccontate nel video che abbiamo messo in repertorio nel pomeriggio trascorso a Torino.
Ne facciamo un piccolo sommario, invitando il Lettore ad ascoltare dalla viva voce dei protagonisti il ricordo di quei giorni.
Il video si apre con l’introduzione ed un breve, ma molto esauriente excursus storico offerto dal Presidente della Comunità ebraica di Torino, Dario Disegni.
Ascolteremo poi l’intervento della Dott.ssa Ophir Eden, Capo Dipartimento per gli Affari Pubblici dell’Ambasciata di Israele in Italia.
A seguire, la testimonianza delle Signora Adriana Torre ved. Ottolenghi, Vice Presidente della Comunità ebraica di Casale Monferrato (cui il Medico Morello apparteneva).
La Signora Torre Ottolenghi è a sua volta una testimone del tempo: suo marito Giorgio fu Medico che avemmo il privilegio di conoscere quando già era anziano, così come altri illustri esponenti della Comunità quale il Prof. Dario Carmi.
L’attuale Presidente della Comunità ebraica di Casale è sua nipote Daria
figlia del compianto Elio di cui sentiamo parlare nel video.
Storie di persecuzioni e discriminazioni subite senza colpa alcuna ed alleviate dalla pietà popolare capace di veri e propri atti di coraggio, umile e silenzioso, ma indomito, che inverano l’insegnamento offerto da una sapiente massima: chi salva una vita umana salva il mondo intero.
E’ poi la volta del Dott. Davide Morello, nipote di Armando. Con lui si inizia il racconto dell’iniziativa e della ricerca che ha portato a riannodare i fili della vicenda che ha per protagonista l’insignito di oggi, proprio Don Stefano Cossavella.
E’ proprio il Dott. Davide che richiama il grande e amichevole sostegno ricevuto da Elio Carmi nel proseguire in questa ricerca, anche nei momenti in cui tutto pareva difficile ed il traguardo lontano.
Una ricerca che ha un’altra protagonista, la Signora Rachele Bernardi Gra: se l’iniziativa di Davide Morello fa scoccare la scintilla sul versante casalese, su quello canavesano è proprio Rachele a corrispondere, tanto che una storia altrimenti destinata all’oblio può tornare alla luce ed essere insegnamento per tutti.
E ora, finalmente, tocca al pronipote di Don Cossavella, Alessandro Viglia Atton di Ivrea, che ritira il riconoscimento alla memoria dello zio.
Sua mamma ne era nipote e “Perpetua” e lui, bambino, ne ricevette i racconti, le memorie, anche quelle delle ansie e della paura che pervadeva la giovane mamma (nata nel 1921, si trovava poco più che ventenne sotto la minaccia delle armi degli squadristi che cercavano gli ebrei nascosti in canonica) quando arrivavano le brigate nere.
Ma non parlarono mai, né lei, né don Cossavella.
E nemmeno la gente del paese che, anzi, tutta concorse a proteggere la famiglia dei rifugiati.
Ancora una testimonianza, quella del Sindaco di Bollengo, Luigi Sergio Ricca: Bollengo è il paese dove Don Cossavella nacque e dove riposano le sue spoglie mortali.
Buona visione – con le immagini di Giancarlo Guidetti – e buon ascolto.
PAROLA DI DIO – “Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia”
Is 9, 1-3. 5-6
Dal Libro del Profeta Isaia
Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
Sal. 95
RIT: Oggi è nato per noi il Salvatore.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.
RIT: Oggi è nato per noi il Salvatore.
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
RIT: Oggi è nato per noi il Salvatore.
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.
RIT: Oggi è nato per noi il Salvatore.
Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.
RIT: Oggi è nato per noi il Salvatore.
Tt 2, 11-14
Dalla lettera di san Paolo Apostolo a Tito.
Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.
Lc 2, 1-14
Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
***
UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLA PROF. ELISABETTA ACIDE
Il brano (prima lettura) è tratto dal libro dell’Emmanuele (Isaia capitoli 7-12), nel contesto della guerra Siro-Efraimita; la Siria con Israele dichiarano guerra a Giuda per farselo alleato contro l’Assiria che è alle porte, ma il re Acaz preferisce fare direttamente alleanza con l’Assiria, che è più forte. Isaia invita a rifiutare ogni alleanza, perché la vera potenza sta nella fede in Dio, l’unico che mantiene fede alle promesse come indicato nel secondo libro di Samuele: Natan dirà a Davide che da lui nascerà una “discendenza perenne”, un regno che “non verrà mai meno”.
Una promessa che Israele non dimentica, che “scolpisce” nel cuore .
Isaia lo dirà chiaramente: nascerà un bambino e sarà “l’Emmanuele, il Dio con noi”.
E sgorgherà un “oracolo” di gioia: quelle “tenebre saranno squarciate dalla luce”…
Quel popolo (tribù di Zabulon e Neftali) che vive il momento drammatico di paura, di buio, di “notte” nella fede, di annientamento della speranza… Dio ci ha abbandonato?
Stiamo “brancolando”… in quel buio che ci avvolge, in quei giorni di “tenebra”… ma Isaia “vede” al futuro di quel “bambino” una “alba nuova che sorge all’orizzonte”.
Una “luce”.
Quella “luce” che aveva “dato vita”, che aveva “illuminato” quelle tenebre e quell’abisso (cfr. Gen1,1) nuovamente risplende: nuova “creazione”.
Luce che porta gioia, come quando “si miete” e si “divide la preda” (ricordiamo la pratica indicata nel libro del Levitico della festa: per 7 giorni consecutivi al termine della mietitura e a seguito della battuta fruttuosa di caccia, la gioia della condivisione), che è portatrice di letizia.
“ Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace”.
Quale grande speranza!
Un verbo passivo “ci è stato dato” perché nella Bibbia ogni volta che si incontra un passivo, si sottintende che l’autore è Dio.
Dio dona un Figlio.
L’Incarnazione del Figlio di Dio.
L’Incarnazione di Dio.
Dio con noi, Dio per noi.
Anche se Isaia sta facendo il discorso di “intronizzazione” di Ezechia, come si usava in tutto il mondo antico emergono le 4 “qualità divine”: “Consigliere ammirabile” qualità per quella “politica interna”; “saggezza” come Salomone, con grandi decisioni di giustizia; “Dio potente”, con la sua funzione politica estera e militare, capace di portare a termine di suoi progetti; “Padre per sempre”, un “padre della patria” con una paternità “eterna”, a servizio del suo popolo, Padre che “avrà cura”; “Principe della pace”, “shalom” come vera realizzazione della speranza. Non un “signore”, ma unico e vero Dio.
La “luce” che squarcia le tenebre, che libera dalla terra tenebrosa, che porta gioia e letizia.
La speranza che “abita” un bambino “abiterà” il mondo.
Dalla “semplicità, fragilità, piccolezza, umiltà…” della profezia di Isaia, l’azione di Dio nella storia.
Il Messia. Dio con noi, l’atteso…
Gioia “moltiplicata”, letizia “aumentata”…
Luce che accompagna il “bacio” di giustizia e pace.
Con lo “zelo” (parola che in ebraico è usata per indicare la “gelosia” come amore ardente ed appassionato) che contraddistingue il grande Amore di Dio. Amore che è dono di pace, di giustizia, che di libertà, di luce di cui il Messia è portatore.
E il Messia è quel Bambino della “stirpe di Davide”… (Vangelo), che inizierà quel “regno” promesso, che sarà “Via, Verità e Vita”.
“Un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia”…”Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama”.
Dio “entra” nella vita attraverso una “mangiatoia”.
Dio “entra” nella storia dell’uomo “camminando”, in quel grembo di Maria, fatto di tanti passi… prima da Elisabetta, poi il ritorno e nuovamente in “viaggio”: Madre di vita e di passi…
Un Dio “incamminato” e “deposto”…
Un Dio “presente” ed “operante”. Un Dio “rispettoso” tanto da “entrare in quei “registri” dell’impero romano…
Un Dio che “sale” in Giudea dopo essere “disceso” nel grembo…
Un Dio “portato” che “porta”.
Un Dio “avvolto” e “deposto”… dalla Madre…
Da quella stessa madre a cui è consegnato, tolto da un legno, perché sia nuovamente “avvolto e deposto”.
Un Dio che si “posa” dentro quel Katàlyma che racchiude il mondo, per portarvi il “cielo”, per “diventare pane” (quella “stanza al piano superiore”).
Un Dio che sarà “visitato” da quei “pastori che “vegliavano le veglie” (“pernottavano tutta la notte all’aperto facendo la guardia al loro gregge”), per insegnare la “vigilanza”, per indicare la “felicità”, per portare la “beatitudine”.
Un Dio Presente che “avvolge” della sua presenza tutti coloro che sono lì, quella notte…
Tutti gli “uomini che egli ama”…
Tutti.
La sua gloria “avvolge”, permea, non è solo lì, è “dentro”.
L’annuncio per il mondo: “grande gioia, che sarà di tutto il popolo”.
La gioia e la grazia.
Dio ha “linguaggio di gioia”, ha “linguaggio di luce”, ha “linguaggio d’Amore”.
La gioia della “possibilità” del cielo.
La gioia in cammino: “vi annuncio una grande gioia”… non potete trattenerla, dove a vostra volta diffonderla… la gioia di Gesù va “diffusa”, va “annunciata”, chiede di “essere portata”…
La gioia che “mette in cammino”.
I “camminatori” della gioia del Vangelo: Maria,Giuseppe, i pastori, gli angeli… tutti in quel Katàlyma, tutti “incamminati” da quel Bambino, per quel Bambino…
Gli incamminati camminatori, instancabili portatori del “Vangelo”, della “notizia gioiosa”.
Non sdraiati, accontentati, fermi, statici… camminatori…
E i camminatori, “non temono”. La gioia allontana le incertezze, scaccia le paure, soverchia le incertezze… la gioia “cresce”, “si moltiplica”… produce passi, produce cammini, produce fede…
Il dono che “illumina” e “rischiara”, che “immerge” perché “avvolgente”.
“Oggi”, “semeron”: è giunto il “tempo di Dio”.
Oggi… per tutti e per ciascuno.
L’ “oggi” di Dio.
La storia di Dio.
L’ “oggi” di Cristo, del Salvatore, del Signore.
“E’ nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore”.
L’oggi di Gesù del “Dio con noi” in quella mangiatoia, su quella croce, deposto in quel sepolcro…
L’oggi da accogliere e testimoniare.
L’oggi del cielo e della terra, della pace e degli uomini “amati”.
L’oggi dell’Amore di Dio.
L’oggi di cui san Paolo (seconda lettura) dirà: “nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù, Cristo”. La manifestazione della grazia di Dio. La grazia nell’oggi, che ci chiede di vivere nella speranza, in quell’attesa gioiosa, in quella promessa di felicità negli “avvenimenti futuri”: la manifestazione della gloria di Gesù Cristo che è Dio e salvatore.
Nella lettera a Tito, san Paolo ha parole di conforto e di sollecito sia per i “ministri” che per i “laici”, prodigandosi in consigli per atteggiamenti “pieni di zelo per le buone opere”.
Nella sua lettera a Tito l’ “apostolo delle genti” parla ai giovani, ai ministri, agli anziani, ai sacerdoti… ed invita alla “prudenza”, alla “irreprensibilità” perché la Parola di Dio non venga screditata, alla “sobrietà”.
Allora quell’ “oggi” sia per noi…: Dio “ha dato se stesso per noi” e noi rischiamo di “dimenticarlo”, lui il Dio Incarnato, troppo spesso viene “incartato” nelle nostre paure, nei nostri opportunismi, nelle nostre ambiguità, nei nostri egoismi, nelle nostre sicurezze egocentriche…
Quella luce diradi le “tenebre” che ancora avvolgono il nostro cuore “piccolo”, che non sa “andare oltre”, che non sa “guardare l’altro”, che non conosce l’umiltà dei pastori, la gioia condivisa, la bellezza del grano a maturazione e lo confonde ancora con la zizzania…
Quella gioia “pervada” e “adombri” la nostra vita, per farci “pellegrini di speranza”, per illuminare le nostre vite intorpidite dalla tranquillità di una “fede comoda” che si “accontenta” e che non viene “condivisa”.
Entriamo nel Mistero dell’annuncio della grazia e facciamoci “camminatori senza indugio”, non per percorrere strade “sicure”, ma per essere “incamminati” nelle pieghe dell’esistenza verso i fratelli, perché solo muovendo i passi verso gli altri, avanzeremo verso l’Altro.
IVREA – Il 13 gennaio sciopero e manifestazione per il futuro dei lavoratori di Konecta
La Città metropolitana di Torino è al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori di Konecta e delle Amministrazioni del territorio interessato da questa crisi occupazionale: Konecta ad inizio dicembre durante la presentazione del piano industriale aveva manifestato l’intenzione di accorpare le sedi di Asti e Ivrea a Torino con il conseguente trasferimento forzato per oltre 1100 lavoratori, di cui 700 dalla sede di Ivrea.
L’impegno di Città metropolitana di Torino è stato ribadito oggi dalla consigliera metropolitana delegata allo sviluppo economico Sonia Cambursano intervenendo ad Ivrea nella sede delle Officine H alla riunione convocata dal sindaco di Ivrea Matteo Chiantore con le organizzazioni sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, insieme alle Rsu delle sedi di Asti, Ivrea e Torino ed i rappresentanti degli Enti pubblici e le istituzioni.
” I nostri Comuni – ha detto Sonia Cambursano – sono in prima linea, perché le ricadute sociali della perdita di lavoro rappresentano un problema enorme per il territorio. La nostra presenza martedì 13 gennaio – giorno di sciopero – alla manifestazione davanti al Consiglio regionale del Piemonte vuole rappresentare una vicinanza fisica e concreta a tutti i presìdi cosi come a tutti i tavoli di coordinamento interistituzionale”.
” Ci dobbiamo interrogare come amministratori pubblici ed intervenire sul problema dei territori che si impoveriscono, valutare se e come si possano portare commesse come Amministrazioni locali, oltre ad avanzare forti richieste di investimenti per formare i lavoratori alle nuove tecnologie”.
BASSO CANAVESE – Tutto pronto per il Be-Fun Volley 2026
Sabato 3 e domenica 4 gennaio i Comuni del Basso Canavese saranno coinvolti nell’accoglienza delle 34 squadre provenienti da Piemonte e Valle d’Aosta iscritte alla settima edizione del Trofeo Be-Fun Volley, organizzato dalla PGS Foglizzese con il patrocinio della Città metropolitana di Torino e sotto l’egida della Federazione Italiana Pallavolo. Il torneo è un momento di importante confronto tecnico ed è reso possibile dal lavoro di tanti volontari, dal supporto degli Enti locali e dalla collaborazione di numerose associazioni sportive. La macchina organizzativa riesce ad accogliere circa 500 atlete ed atleti nel territorio del Basso Canavese. Le categorie coinvolte nella manifestazione sono quelle femminili Under 14, Under 16 e Under 18 e la categoria maschile Under 15. Sono ammessi atleti fuori quota di un anno: un’atleta per campo negli incontri femminili e due atleti per campo in quelli maschili.
Al torneo delle Under 14 che si disputerà negli impianti sportivi di San Benigno Canavese e Montanaro parteciperanno la Basso Canavese Volley, la San Benigno Volley, la MTV Verde, la Pentasport Valsusa, la Volley Fortitudo Chivasso, la Cuneo Granda Volley, la Chisola Volley e la Venaria Volley. Le 10 squadre femminili Under 16 iscritte al torneo che si disputerà al palazzetto dello Sport di Arè di Caluso sono la San Raffy, la RivaCastel Volley, il CSI Chatillon, la Pallavolo Montalto Dora, la Volley Montanaro, la Volley Fortitudo Chivasso, la Volley Cherasco, la Venaria Volley, la VBC Dogliani e la Pivielle. Le 8 compagini iscritte al torneo Under 18 femminile in programma nell’impianto pluriuso Falconieri di San Giorgio Canavese e nella palestra del Liceo Newton di Chivasso sono la Basso Canavese Volley Arancio, la Basso Canavese Volley Blu, la Next VPT Zone Parella, la VBC Dogliani, la Chisola Volley, la Pivielle, la Virtus Alessandria e la Volley Villafranca. Al torneo Under 15 maschile, le cui partite sono in programma nel centro polifunzionale di Foglizzo e nel palasport comunale di Montanaro, sono iscritte la Basso Canavese Volley, la Cervasca Volley Cuneo, la Next Star Sant’Anna, la Pallavolo Borgofranco, la Volley Olimpia Aosta, la Jolly Castagnole, la Volley Savigliano e la Alto Canavese Volley.
Per saperne di più si può consultare il sito Internet della PGS Foglizzese alla pagina www.pgsfoglizzese.it/trofeobefunvolley/




