Tenuta Roletto
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mercoledì 3 Settembre 2025

Reale mutua
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mercoledì 3 Settembre 2025

E’ il 5 agosto, la chiesa celebra la festa della dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma

CERESOLE REALE - Quella chiesetta in pietra, così vicina al Cielo, ricorda la Madonna della Neve - Santa Messa presieduta dal Vescovo Mons. Daniele Salera, concelebranti don Dario Bertone, parroco di Ceresole, Noasca ed altri paesi montani, e don Carlo Chiesa -

“Oggi è un giorno speciale”, ha detto Sua Eccellenza, “per chiedere delle Grazie: è una festa mariana, che richiede a noi cristiani di rivolgerci a Maria ed affidarci alla sua cura materna. Portiamo la nostra preghiera a Gesù, attraverso Maria”

(Elisabetta Acide) – Un po’ più vicino al cielo, radicati sulle  rocce, là dove volano...

Nei giorni 27 e 29 luglio 2025, nella caratteristica cornice dell‘ "Arset", il Ricetto 

VILLAREGGIA - Festa di Santa Marta e conclusione del Centro Estivo "MTV" 2025 - I priori Marilena e Gianni, con un gruppo di collaboratori - In VIDEO integrale l'omelia di Don Alberto Carlevato - La gallery

martedì 29 luglio, giorno della solennità di Santa Marta, con la Santa Messa alle ore 18.30 presieduta da don Stefano Revello, arciprete di Rivalta

(Testo di A.M., photogallery e filmato di Martina Acotto, Mirella Nigra, Gabriele Bisco) –  Il 29 luglio è il giorno in cui la Chiesa ci ricorda Santa Marta, una figura biblica che viveva a Betania in un villaggio vicino a...

Anche nel mese di agosto la vita della Parrocchia non si ferma, la preghiera continua

FELETTO - La Festa della Madonna delle Grazie a quella per il Curato d'Ars, momenti di devozione autentica - Sempre lodevole l'impegno dei Priori 

L'insegnamento del Parroco Don Stefano Teisa: ”Di tutto quello che ritieni importante nella vita, chiediti cosa ti può salvare, chi ti può salvare; lascia alle spalle l’uomo vecchio (San Paolo) e punta alle cose di lassù”.

(gabriella franzino – edy guglielmetti) – Feletto ha festeggiato, sabato 2 e domenica...

Giovedì 7 agosto, anche quest'anno si è rinnovata la bella tradizione

QUELLA ASCESA AL MONTE QUINZEINA - Pregando ai piedi della Croce da 91 anni così vicina al Cielo - Santa Messa celebrata a 2.344 metri di quota da Don Valerio D'Amico - INTEGRALE IN VIDEO L'OMELIA

Come sempre ampia partecipazione di popolo, raccoglimento, meditazione sui valori della Fede e della montagna

(fabrizio conto) – Anche quest’anno si è rinnovata la ormai più che novantennale (7 agosto 1934 – 7 agosto 2025) tradizione che vede celebrare l’anniversario della posa della Santa Croce sulla vetta del Monte (Punta)...

Tempo di Speranza

BORGO REVEL - Tra passato, presente e futuro - Una comunità in festa - “Festa dei nostri Santi , festa dei nostri Grandi” -

Sabato 26 luglio in occasione della festa dei santi Gioacchino e Anna (patrona della comunità) una giornata che ci parla di vita

(elisabetta acide) – Una festa… “insolita”, quella della comunità. Il “titolo” aveva un...

Al termine della processione, impetrata l'intercessione del Santo per tutta la comunità

CERESOLE REALE - Tutto il piccolo paese abbraccia il Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera, che presiede la S.Messa in occasione della Patronale estiva di San Nicolao - Invitato da Don Dario Bertone, il Presule sempre paternamente vicino al proprio gregge 

Ospite graditissimo il giovane Sacerdote della Diocesi di Roma, ordinato a maggio da Papa Leone XIV

Non si può certo esordire con la formula “grande partecipazione di popolo” per raccontare la bella...

Domenica 3 agosto la S.Messa e la processione lungo le vie del paese

CUCEGLIO - Per la festa patronale di Sant'Eusebio, un programma d'eccezione, capace di offrire tante occasioni di intensa spiritualità, formazione, fraterna condivisione e unione tra comunità civile e comunità ecclesiale - Omelia di ampio respiro dettata dal Parroco Don Luca Meinardi, suscita l'unanime apprezzamento - INTEGRALE NEL VIDEO - LA GALLERY

Presente tutta l'Amministrazione comunale, le associazioni, contributo di valore della banda e della cantoria

(fabrizio conto) – Dopo lo scorso fine settimana, quando i festeggiamenti per il Santo Patrono di Cuceglio, Eusebio, Protovescovo del Piemonte, si sono aperti con gli appuntamenti enogastronomici a cura della Pro Loco...

Ricorrono anche i 150 anni di fondazione della Compagnia di San Giacomo

RIVAROLO CANAVESE - La comunità tutta festeggia i 250 anni della dedicazione della Parrocchia a San Giacomo Apostolo, Patrono della città - S.Messa presieduta dal Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera - IL VIDEO CON L'OMELIA INTEGRALE - LA GALLERY

Grande partecipazione di popolo anche alla processione che ha recato lungo le vie cittadine la sacra effige del Santo - La benedizione con l'ostensione della Reliquia - 

(giancarlo guidetti) – Città in festa quella di Rivarolo, per i festeggiamenti in onore di S. Giacomo, non solo in quanto patrono, ma anche per il 250.mo anniversario della dedicazione della Parrocchia al Santo.   Come...

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L'ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.

PAROLA DI DIO - Letture dalla Liturgia nella Solennità dell'Assunzione al Cielo della Beata Vergine Maria - «Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo» - Video catechesi del Card. Angelo Comastri - Commento a cura della Prof. Elisabetta Acide 

L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva

Ap 11,19;12,1-6.10 Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo Si aprì il tempio di...

Nei giorni 8 e 9 agosto

OROPA 2025 - La Diocesi di Ivrea pellegrina rinnova il proprio affidamento alla Madonna Nera - Straordinaria partecipazione di popolo per "chiedere aiuto alla Madre perchè mediante la Madre possiamo attingere all'amore misericordioso di Gesù" - Integrale in VIDEO l'omelia del Vescovo Mons. Daniele Salera - Gallery di 80 immagini - 

Testi a cura di Elisa Moro e Ferdinando Zorzi, immagini di Giancarlo Guidetti

(Testo di Elisa Moro e Ferdinando Zorzi – Immagini di Giancarlo Guidetti) – “O quam beatus, o Beata, quem viderint oculi tui” – “Davvero è beato, o Beata Vergine Maria, colui sul quale si posano i tuoi occhi”. È la frase...

Beata la nazione che ha il Signore come Dio, il popolo che egli ha scelto come sua eredità.

PAROLA DI DIO - Letture dalla Liturgia nella XIX Domenica del Tempo Ordinario - "Dov'è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore" - Con una catechesi sui capitoli da 9 a 19 del Vangelo di Luca del Card. Gianfranco Ravasi - Commento a cura della Prof. Elisabetta Acide -

Fratelli, la fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio -

  Sap 18, 6-9 Dal libro della Sapienza. La notte [della liberazione] fu preannunciata ai...

DIETRO LO SCHERMO di GRAZIELLA CORTESE

Lilo & Stitch

Questa volta la casa di produzione Disney ha lavorato d’estate e ha deciso di presentare un...

PONT CANAVESE – Il Vescovo Daniele incontra la comunità nella Solennità dell’Assunta

(Diacono Maurizio Rastello – Giancarlo Guidetti) – Evento storico ed indimenticabile, quello vissuto dalla comunità di Pont Canavese, il 14 e 15 agosto 2025, in occasione delle celebrazioni della Solennità in onore dell’Assunzione al Cielo della Beata Vergine Maria, che il popolo della cittadina alto canavesana venera anche come propria patrona.
Di straordinaria importanza storica, architettonica, artistica e religiosa il luogo in cui si erge la chiesa dedicata proprio alla S. Madre Celeste: la chiesa di Santa Maria in Doblazio. 
Si tratta di una pieve madre di tutte le chiese delle Valli Orco e Soana, e fino al 1879 parrocchia di Pont Canavese e nei cui sotterranei si trovano tutt’oggi tracce di antiche sepolture.
Per tradizione, cui fa cenno un’ iscrizione sull’ arco del presbiterio, sarebbe la prima chiesa eretta in alta Italia ad onore della Madre di Dio, la terza della cristianità, le cui prime vestigia sono stimate risalire al V Secolo: conforta questa tesi il fatto che la verità di fede che riconosce nella Madonna la “Madre di Dio” (Theotókos)   fu proclamata dal Concilio di Efeso (431).
Proprio per mettere nella disponibilità del Lettore tante interessanti informazioni inerenti anche a questi aspetti, il video che completa il servizio si apre proprio con l’excursus storico di Fabrizio Rastello e della Signora Elena Vittolo.
Le importanti informazioni, pur preziose,  tuttavia, lasciano subito il passo alla dimensione religiosa, in quanto per i Pontesi, e non solo, è soprattutto luogo di preghiera e di devozione.
Generazioni di fedeli, da ogni dove, nel corso dei secoli, sono sin qui saliti, in questa antica Chiesa ( le cui origini risalgono all’ anno mille ) per affidare alla S. Madre speranze e suppliche di intercessione.
Ricordiamo, inoltre, essere stata scelta come chiesa giubilare nel 2000 e di aver ospitato il congresso eucaristico nel 1962.
Ricco il programma in onore della Solennità dell’ Assunta: anzitutto la novena che ha visto ogni sera i fedeli raccogliersi per la recita del S. Rosario; poi le S. Messe, la fiaccolata, la processione con la Sacra Effige della S. Madre Celeste, i tanti spunti di profonde riflessioni.
Anche il nostro vescovo S. E. Mons. Daniele Salera, che ricordiamo essere da pochi mesi alla guida della nostra diocesi, non ha voluto mancare in quella che è la Sua prima visita in questo luogo, il giorno 14 agosto, vigilia dell’Assunta.
Accolto dalle autorità civili e militari, dai priori ( i coscritti e le coscritte del 1965 ) e dai tanti fedeli presenti ha presieduto la S. Messa, concelebrata da Don Aldo Vallero, da Padre Franco Sbroggio con l’assistenza del diacono Maurizio Rastello. Ha animato la liturgia il  locale coro parrocchiale guidato dal maestro Walter Balagna.
Il Presule, nel corso dell’omelia (che il nostro video ripropone integralmente) ha presentato con particolare efficacia la figura di Maria quale piena di Grazia, preservata dal peccato originale, privilegio unico concesso dal Padre in previsione proprio della divina maternità.
Al termine della Liturgia e dopo aver partecipato alla fiaccolata, il Vescovo si è intrattenuto con i numerosi presenti, rivolgendo ad ognuno il proprio personale saluto.
Ma la tanta gioia che la presenza del vescovo ha suscitato nei cuori dei presenti, nel corso della successiva  S. Messa nel giorno seguente, della Solennità di Maria Assunta in Cielo ha per qualche momento lasciato un po’ di spazio ad un velo di tristezza.
Infatti, Don Aldo Vallero parroco di Pont Canavese, dopo 51 anni di servizio lascia l’ incarico.
Il nostro grazie, il nostro abbraccio, le nostre umili preghiere possano testimoniare che non sarà dimenticato, così come lo accompagneranno nel prosieguo del suo ministero.
Così come la comunità si prepara ad accogliere con fiducia ed affetto il suo successore, assicurandogli sin d’ora la massima collaborazione.
Maria con il suo ” Eccomi ” con il suo ” Sì ” ha donato la sua incondizionata disponibilità al progetto di Dio fino ad accettare la morte del Figlio, Gesù, consapevole che quella morte era per la salvezza dell’ umanità.
Salire a Santa Maria in Doblazio significa andare a pregare la Mamma a cui confidare e affidare tutto quello che c’ è nel cuore e che fa parte della vita di tutti i giorni: gioie, sofferenze, speranze, delusioni, malattie, solitudini…
E a tutti la Santa Madre Celeste dispensa grazie e consolazioni come solo la mamma sa fare con i suoi figli.
Non dimentichiamolo mai tutti abbiamo bisogno della sua intercessione.
L’ Assunzione della S. Madre al Cielo è per noi segno di consolazione e sicura speranza quello che si è realizzato in Lei è promesso anche a noi, il Suo traguardo è anche il nostro traguardo.
Subito dopo la morte Maria è stata associata in corpo e anima al destino di Cristo risorto il Suo corpo non ha conosciuto la corruzione del sepolcro.
Queta è la verità di fede proclamata dal Papa Pio XII il 1 novembre 1950, ma già avvertita come tale da secoli da tutto il popolo di Dio.
Prima di lasciarvi alla visione delle immagini in questo breve pellegrinaggio, un sincero ringraziamento ai molti che hanno contribuito alla festa per la Solennità di Maria Assunta in Cielo in quel di Pont Canavese.
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PAVONE CANAVESE – Quattro campanili all’ombra di un pavone. Primo appuntamento dopo il patto di gemellaggio

Un’amicizia nata lo scorso marzo a Pavone del Mella (BS) si consolida domenica 7 settembre a Pavone Canavese.
L’evento, organizzato in occasione della festa patronale del Comune canavesano, rappresenta il primo appuntamento dopo il patto di gemellaggio siglato tra i quattro Comuni italiani che condividono il nome “Pavone”: Pavone Canavese, Pavone del Mella (BS), Pavone d’Alessandria (AL) e Pavone Valsabbia (BS).
La giornata “Quattro campanili all’ombra di un pavone” sarà un’occasione per celebrare le tradizioni e l’identità locale, con un programma che unisce momenti istituzionali, religiosi, storici e conviviali.
La festa avrà inizio alle 10 con l’accoglienza ufficiale delle delegazioni nella sala consiliare, un momento per dare il benvenuto ai rappresentanti dei Comuni “gemelli”.
Alle 10,30 ci si sposterà nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea per la celebrazione della Messa solenne corale, un’occasione per condividere un momento di spiritualità.
Successivamente, alle 11,30, il sagrato della chiesa prenderà vita con la cerimonia di benvenuto in abiti medievali, un tuffo nel passato che darà il via ai festeggiamenti.
Il pomeriggio, a partire dalle 15, sarà animato da una serie di eventi in piazza del Municipio.
Si terrà un incontro pubblico con le associazioni pavonesi, seguito da uno spettacolo di giocoleria a tema medievale, manifestazioni ludico-sportive e danze popolari, che coinvolgeranno tutti i partecipanti.
Per gli appassionati di arte e storia, l’Oratorio di Santa Marta ospiterà la mostra “Meraviglie in movimento” di Renzo Bonato e la proiezione del filmato “Ferie medievali“, offrendo un’ulteriore occasione per approfondire il legame con la storia locale.
Redazione Web

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LAVORO – Città metropolitana di Torino assume. Aperti sei bandi di concorso e un avviso di mobilità

La Città metropolitana di Torino ha pubblicato sei nuovi bandi di concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato e di un avviso di mobilità volontaria.
Queste procedure mirano a rafforzare l’organico con profili sia tecnici che amministrativi, offrendo opportunità di carriera a tempo pieno.
Le candidature possono essere presentate fino alle ore 14 di mercoledì 1° ottobre 2025.
Nello specifico sono aperte le procedure:
– Concorso Pubblico 1/2025 per 35 posti di Cantoniere Specializzato (Area degli Operatori Esperti)
– Concorso Pubblico 2/2025 per 1 posto di Istruttore Elaborazione Dati (Area degli Istruttori).
– Concorso Pubblico 3/2025 per 1 posto di Istruttore Direttivo di Vigilanza (Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione).
– Concorso Pubblico 4/2025 per 1 Istruttore Direttivo Elaborazione Dati (Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione).
– Concorso Pubblico 5/2025 per 6 posti di Ingegnere con diverse professionalità (Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione).
– Concorso Pubblico 6/2025 per 1 posto di Istruttore Tecnico Informatico (Area degli Istruttori).
È inoltre disponibile un avviso di mobilità:
– MOB 1/2025: Avviso pubblico di mobilità volontaria per 1 posto di Istruttore Direttivo di Ragioneria (Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione).
I bandi completi con  requisiti di ammissione e le modalità di partecipazione al link
https://trasparenza.cittametropolitana.torino.it/bandi-concorso
Contatti:
per informazioni relative a Concorsi Pubblici e Selezioni Pubbliche:
orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 9 alle ore 12,30 e dalle ore 14 alle ore 16; il venerdì dalle ore 9 alle ore 12
recapiti telefonici: 011/8616578 – 011/8616567 – 011/8616100
e-mail: concorsi@cittametropolitana.torino.it
per informazioni relative a procedure di Mobilità:
orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 9 alle ore 12,30 e dalle ore 14 alle ore 16; il venerdì dalle ore 9 alle ore 12
recapiti telefonici: 011/8616567 – 011/8616100
e-mail: mobilita.esterna@cittametropolitana.torino.it
Redazione Web
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STRADECITTAMETROTO – Interruzione per lavori sulla strada provinciale 37 a Rivarolo

A Rivarolo, la diramazione 1 della strada provinciale 37 di Pasquaro-collegamento con la strada statale 460 sarà chiusa al traffico, nel tratto compreso tra il km 0+026 e il km 1+026, martedì 2 e mercoledì 3 settembre dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 17.
Si tratta di lavori di posa di un cavo di fibra ottica su una palificata già presente.
Sul posto è segnalata la deviazione su percorso alternativo.
Redazione Web
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PAROLA DI DIO – “Quanto più sei grande, tanto più fatti umile”

Sir 3,19-21.30-31
Dal libro del Siracide.
Figlio, compi le tue opere con mitezza,
e sarai amato più di un uomo generoso.
Quanto più sei grande, tanto più fatti umile,
e troverai grazia davanti al Signore.
Molti sono gli uomini orgogliosi e superbi,
ma ai miti Dio rivela i suoi segreti.
Perché grande è la potenza del Signore,
e dagli umili egli è glorificato.
Per la misera condizione del superbo non c’è rimedio,
perché in lui è radicata la pianta del male.
Il cuore sapiente medita le parabole,
un orecchio attento è quanto desidera il saggio.
Sal 67
RIT: Hai preparato, o Dio, una casa per il povero.
I giusti si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome:
Signore è il suo nome.
  RIT: Hai preparato, o Dio, una casa per il povero.
Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri.
  RIT: Hai preparato, o Dio, una casa per il povero.
Pioggia abbondante hai riversato, o Dio,
la tua esausta eredità tu hai consolidato
e in essa ha abitato il tuo popolo,
in quella che, nella tua bontà,
hai reso sicura per il povero, o Dio.
  RIT: Hai preparato, o Dio, una casa per il povero.
Eb 12, 18-19.22-24
Dalla lettera agli Ebrei.
Fratelli, non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile né a un fuoco ardente né a oscurità, tenebra e tempesta, né a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano Dio di non rivolgere più a loro la parola.
Voi invece vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli, all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti i cui nomi sono scritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesù, mediatore dell’alleanza nuova.
Lc 14, 1. 7-14
Dal Vangelo secondo Luca
Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: “Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato”.
Disse poi a colui che l’aveva invitato: “Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti”.
***
UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLA PROF. ELISABETTA ACIDE
 
“Compi le tue opere con mitezza” (prima lettura).
Ma a che cosa allude il libro del Siracide con la “mitezza”?
La virtù del “cuore che medita”, dell’orecchio che è attento, dell’umiltà che si fa “piccolezza” davanti al Signore.
Parole “sagge”, “sapienti”, quelle che si contrappongono ai “superbi”, agli “orgogliosi”, ai “potenti”…
La “mitezza” del “cuore che ascolta”, del cuore che “non ha paura”, che non si “scoraggia”…
La mitezza della vita santa e “vigile”, che non “abbandona”, ma che si “affida” alla Sapienza di Dio.
La “mitezza” che fa nascere grazia da Dio… che farà “ereditare la terra”.
Mitezza, ma dovremmo dire “umiltà”, un “consiglio” dato con l’amorevolezza dei “figli” (discepoli), dato con saggezza, con sguardo di chi ha sperimentato ciò che “vale”.
Modestia ed umiltà per essere amato, per trovare grazia (cfr. versetti 19-20).
“Quanto più sei grande, tanto più fatti umile” (cfr. Sir 3,18).
Fuggi la superbia, sperimenta la bellezza della mitezza, dell’umiltà, della riservatezza, non porti al “centro” ed a te Dio “rivelerà i suoi segreti”.
I segreti per chi sa “ascoltare”, per chi ha “cuore umile”.
E il salmista (Salmo 67) ci parla dei “giusti”, quelli che praticano lo stile di Dio, quelli che devono rallegrarsi e gioire: “I giusti si rallegrano, esultano davanti a Dio”. Una vita secondo lo “stile di Dio”, e saranno invitati a  “far festa” con Dio “Padre degli orfani e difensore delle vedove”.
E Gesù, maestro sapiente… osserva… invitato… (Vangelo).
Un fariseo apre la sua casa per lui e Gesù si siede alla sua tavola.
Un capo dei farisei apre per lui e per molti suoi “amici” le porte della sua casa… e c’è una “rincorsa” al posto migliore… quello “vicino” a Gesù?
No quello più “prestigioso”, quello “di spicco”, quello “che conta”, quello “visibile”.
Un invito da “uno che conta”, in un “giorno che conta” (“Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei”).
E in quel “giorno che conta” Gesù fa una “cosa che conta”.
Non è riportato dal brano ma sappiamo che Gesù “guarisce” e poi va a pranzo…
Va volentieri a pranzo Gesù, perché sa che il pranzo offre occasioni per parlare, per portare la sua Parola, commensali e padrone di casa… si può parlare con tutti e portare la Parola a tutti.
Tra quelli presenti quali pensieri Gesù poteva “vedere”?
Non è l’unico invitato Gesù, sono molti e tutti desiderosi di “apparire”, di “occupare i primi posti”, di “essere riconosciuti” e dunque “guardati”, “ammirati”, “lodati”.
E la tavola e quell’invito per Gesù, è una occasione preziosa per “posare lo sguardo” sull’uomo, sui “primi posti” e “scorgere gli ultimi”.
Lui osserva loro e loro osservano lui.
La tavola è occasione per “sedere” e parlare, mangiare e condividere anche i pensieri.
Gesù, attento si rivolge prima ai commensali e poi a colui che lo aveva invitato, il “padrone di casa”
Invitare a pranzo, non per il contraccambio, per lo “spolvero” dei meriti e del prestigio, ma per l’ultimo posto (oltre che delle suppellettili della casa).
“Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato”.
I “posti a tavola” degli uomini non sono i “posti a tavola” di Dio.
I posti degli uomini sono “a invito”, per “gli amici”, per “quelli che contano”, per quelli che “mi hanno fatto un favore”, per quelli che “non si sa mai… metti che…”.
I “posti” degli uomini, quelli dell’orgoglio, della superbia, dell’invidia, del potere, del prestigio… “terreno” “umanissimo e cieco”.
Gesù “invitato” offre la sua “parola”, non il suo “posto più prestigioso” per un possibile contraccambio.
L’ “ordine di importanza”…
Ma che cosa è “importante”?
Chi è “importante”?
Non racconta solo la parabola, usa gli esempi Gesù, sa che la sua è una parola difficile da comprendere, difficile da accettare.
Non è solo questione di “galateo” e di “buone maniere”, di “bon ton”… qui è al centro il “riconoscere” ed il “riconoscersi”.
In quel banchetto, in quella tavola, siamo tutti “invitati” e tutti siamo chiamati a “trovare posto”, non il “migliore”, quello per noi: quello del “servizio”, quella della generosità.
Sorprende e “ribalta” la logica Gesù.
La “logica del Regno”, quella che “disintegra” la “logica dei primi posti”, dei “posti migliori”, della “ribalta”, dei “riflettori”.
Non primo , secondo… ultimo. Senza “classifica”, senza “privilegi”.
Ed ha anche “consigli” per il padrone di casa, il capo dei farisei: “quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato”.
Aveva già parlato di “beatitudini” Gesù, ma forse quel capo dei farisei su quella pianura non c’era.
Ribalta la tua “lista degli invitati”, rivedi il tuo tableau degli inviti…
Il “quaderno” degli invitati ha una nuova logica, quella della umiltà.
Rivedi le tue “priorità”.
Usa la logica della gratuità e del disinteresse e inviterai Dio.
Usa la “logica del dono”.
Miti ed umili per riconoscere che “tutto è da Dio”.
Che tutto è “di Dio”.
Anche noi siamo “di Dio” e saremo “chiamati” se sapremo “servire” con umiltà, con mansuetudine, con mitezza tutti colori che il mondo ritiene “indegni”.
C’è un pranzo, molto più importante del nostro… è il “pranzo di Dio”, il banchetto a cui tutti siamo invitati, a cui tutti possiamo partecipare.
La logica del “contraccambio” non è la logica di Dio e neppure quella del “contrappasso”, ma la logica dell’Amore.
Dare bene per il molto bene.
Dare con il cuore per aver posto nel cuore di Dio.
Un cuore dove non ci sono “primi e ultimi”, ma “spazio per tutti”.
E quello “spazio” è per tutti gli “invitati”. Lo sentiamo ogni domenica, ma forse non prestiamo giusta attenzione: “Beati gli invitati…”.
Gli invitati che fanno del Vangelo uno “stile di vita”, gli invitati che scelgono lo stile del servizio e della gratuità generosa ai fratelli, quelli che scelgono l’umiltà, la felicità dell’Amore di Dio che moltiplica il suo Amore per tutti.
Gli invitati degli “atti d’amore”, che sanno trasformare ogni cosa in atto d’amore.
Gli invitati che sanno “farsi pane” nella comunione generosa con i fratelli, come Cristo si è fatto pane spezzato.
Gli invitati che sanno comee solo una vita d’amore renda beati.
 
 

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