Da qualche giorno è iniziata la sesta edizione del “Memorial Mamma Ale”, che si svolge all’Oratorio “La Rotonda” di Castellamonte.

“È per noi castellamontesi, un appuntamento irrinunciabile, entrato ormai nella storia della nostra città – afferma il parroco don Angelo Bianchi -. Questo appuntamento porta con sé diverse emozioni: il ricordo affettuoso per una mamma che prematuramente ci ha lasciato, la voglia di vivere e la gioia nella speranza di un mondo rinnovato, che si contrappone, dopo averne sperimentato tutti i limiti, ad una socialità soltanto virtuale.

Si torna a privilegiare le relazioni, concepite in modo più profondo e inaspettato, come occasioni di scambio, di crescita, di passaggio di valori”.

Tanta e tale è stata la partecipazione a questo evento che vede cimentarsi una miriade di squadre in diverse discipline sportive, che la carica emotiva ed agonistica è talvolta trascesa sino a sfociare in situazioni sgradevoli, con una serie di eccessi che mettono a rischio il senso stesso dell’evento.

Per questo motivo don Bianchi ha ritenuto di rendere noto un suo richiamo (pubblicato integralmente su www.risvegliopopolare.it e sulla pagina Facebook del nostro giornale) sui comportamenti che, se si è dei veri sportivi, si debbono tenere in ogni disciplina sportiva: “Comportamenti che non sono diversi dalla disciplina della vita – precisa il parroco -. La vita e lo sport non si possono esclusivamente considerare solo come attività agonistiche ma come percorsi di crescita della persona e dei più importanti valori umani, quali la lealtà, il rispetto, la collaborazione, la tensione a raggiungere alti obiettivi con tenacia, determinazione e, soprattutto, con la fiducia in sé stessi”.