(di Cristina Terribili)

Alla fine è arrivata. Bella, calda, prorompente, ci fa sciogliere con tante goccioline di sudore che scendono lungo la schiena. Ci mette di buon umore, ci fa desiderare cose nuove, ci solletica la realizzazione di sogni chiusi nel cassetto durante il grigiore dell’inverno e quello conseguente dell’anima. Eccola l’estate, l’abbiamo attesa ed ora è tra noi ed è una bellissima sensazione. Le scuole sono terminate, sono cambiati i ritmi, gli orari, e anche se non siamo ancora in vacanza, godiamo delle giornate più lunghe, del tepore delle serate per uscire, per fare qualcosa di diverso.

Chi anima le estati, ha già messo in programma un palinsesto di attività ed eventi. Questa diversità ci fa bene, ci permette di uscire dal grigiore, dai musi lunghi, dalle quattro mura domestiche e ci ravviva non solo la mente. L’estate è una gran bella occasione per sperimentare. Si osa qualcosa di diverso, lo sguardo verso il mondo, verso quello che ci circonda in generale cambia. Abbiamo l’opportunità di essere più solari.

L’estate è l’occasione di rivedere persone che si incontravano di rado, l’occasione per quelle quattro chiacchiere in libertà, per confidarsi quello che ci è accaduto, le difficoltà affrontate o i piccoli pettegolezzi, o l’attesa di un viaggio. L’estate è quell’attesa di bambini, quando si raggiungeva il luogo di vacanza e si ritrovavano gli amichetti dell’anno passato. Un pizzico di imbarazzo iniziale e poi si riprendeva a giocare tutti insieme. Anche se cresciuti, l’emozione è quella, quando si rivedono aprire delle persiane, quando una macchina nuova parcheggia in prossimità della nostra abitazione.

L’estate è l’occasione per ascoltare della musica, fare un giro di ballo, vedere un film, è la passeggiata del pomeriggio, appena fa meno caldo, è l’occasione per attardarsi su una panchina all’ombra. Anche la cucina cambia sapori e colori. L’estate offre piatti e frutti diverso, possiamo sperimentare qualche ricetta nuova, fare la spesa in modo diverso. L’estate è l’opportunità di leggere un libro o di farcelo raccontare da chi ne ha letto almeno uno. Ci sono occasioni bellissime di letture ad alta voce, di laboratori di lettura per bambini straordinariamente interessanti anche per gli adulti.

L’estate ci rende (o dovrebbe renderci) maggiormente disponibili all’ascolto dell’altro. Se in inverno, il nostro ascolto è più introspettivo, orientato verso le cose che dobbiamo fare, gli impegni che si susseguono e che ci fanno perdere una dimensione più intima, più riflessiva, in estate possiamo essere più espansivi, loquaci, dinamici, quasi perditempo.

E infine giochiamo, insieme a figli, nipoti, amici. Ci accorgeremo che non servono neppure materiali particolari, a volte basta poco, qualche sasso o qualche pezzo di legno, si possono organizzare squadre o tornei si può coinvolgere l’intero paese. Ho visto anziani dallo sguardo torvo suggerire risposte a bambini e sogghignare sotto i baffi, anziane signore sempre sedute sulle loro seggiole fuori l’uscio di casa, entrare saltellanti per recuperare un oggetto utile alla caccia al tesoro.

Regaliamoci qualche sorriso in più per questa estate e usiamo un po’ di pazienza se qualcuno si attarda e parla in piazza o sotto le nostre finestre. Avremo tutto l’inverno per tenerle chiuse e piombare nel silenzio e nel grigiore del tempo e dell’anima. Ora lasciamo entrare l’aria che c’è, qualche zanzara e, se capita, un pizzico di euforia.