A due anni dalla chiusura, si riavvia l’esperienza dell’asilo nido nella struttura di via Garibaldi. Non più a gestione pubblica – anche perché la società partecipata del Comune, Città Futura, alla quale il servizio faceva a suo tempo capo, è stata definitivamente chiusa -, e quindi con meno sicurezze rispetto alla presenza di “qualcuno” disposto a coprire le perdite: comunque si riparte.

In una delibera di giunta di questa estate, si può leggere che “la situazione contingente della gestione degli asili nido attraversa una fase di difficoltà economica generalizzata e pertanto occorre sostenere finanziariamente l’importante servizio in una prima fase di avviamento: si ritiene necessario prevedere un’incentivazione al fine di un corretto avvio, da attuare attraverso una riduzione del canone di locazione nel primo anno pari al 50%”. Di più: “l’Amministrazione comunale intende contribuire al buon funzionamento dell’asilo nido attraverso l’accollo dell’utenza gas e spese di riscaldamento dell’immobile, limitatamente agli orari di funzionamento del servizio, qualificando tale impegno quale ‘contributo indiretto’…”.

Insomma, ponti d’oro a chi fosse stato disponibile a rivitalizzare la struttura e riattivare il servizio in paese, anche perché, sostiene l’Amministrazione Ponchia, “asilo nido rappresenta un’importante attività per l’interesse della nostra comunità, per lo sviluppo del paese e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, anche in un’ottica di promozione al fine di un incremento della popolazione residente”.

E la risposta, alla fine, è arrivata: è stata firmata una convenzione per cui, dal 1° gennaio prossimo, l’asilo nido riaprirà i battenti grazie alla società Lo Gnomo Birichino (www.lognomobirichino.it), attiva dal 2002 e che già gestisce due strutture analoghe, a Castiglione Torinese e San Raffaele Cimena.

Per il primo anno, come previsto dalla delibera, il canone di locazione sarà pari a 3 mila euro, per passare a 6 mila nei successivi cinque anni previsti dalla convenzione.