Il consorzio nazionale per la gestione del RAEE presenta il Rapporto sociale 2018.

Quasi 24mila tonnellate di rifiuti elettronici gestiti con un tasso di recupero superiore al 97% e un impegno nell’uno contro uno che è valso 300 tonnellate nel 2018. Sono questi i principali dati contenuti nel Rapporto sociale di Ecolight, consorzio nazionale no profit impegnato da dieci anni nella gestione dei RAEE, delle pile e degli accumulatori esausti.

Punto di riferimento per quasi 1800 aziende, Ecolight l’anno scorso ha confermato i risultati dell’anno precedente, indicando però strade innovative per la raccolta della spazzatura hi-tech, soprattutto in vista degli obiettivi europei che a fine 2019 si innalzeranno ancora. “Il consorzio ha servito oltre tremila punti di prelievo in tutta Italia”, ricorda il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio. “Un’azione capillare e puntuale. A questi si aggiungono gli oltre 2500 ritiri che sono stati fatti presso i punti vendita nel rispetto di quanto previsto dall’Uno contro Uno e che hanno permesso la raccolta di 300 tonnellate di RAEE”.

Sul fronte dell’Uno contro Zero, che prevede la possibilità per i consumatori di lasciare le piccole apparecchiature elettroniche non funzionanti nei negozi di grandi dimensioni (quelli con

più di 400 mq di superficie di vendita dedicata al materiale elettronico) senza alcun obbligo di acquisto, Ecolight ha effettuato 132 missioni, arrivando a ritirare 460 kg di RAEE, prevalentemente piccoli elettrodomestici e cellulari rotti.

I rifiuti elettronici sono del resto una risorsa importante. Il Consorzio ha infatti inviato a recupero più di 8.570 tonnellate di ferro, oltre 6.500 tonnellate di materie plastiche, quasi 2.000 tonnellate di vetro e 1.000 tonnellate di metalli non ferrosi. «È il primo passo di un’economia circolare concreta nella quale crediamo profondamente», conclude Dezio.