Conobbe il cattolicesimo due anni dopo che fu introdotto in Corea. Le prime persone che evangelizzò furono la sua seconda moglie e i suoi tre figli. Appassionato della dottrina cristiana, la compendiò in un Catechismo nella sua lingua natia. All’esplodere della persecuzione Shinyu, finì sulla lista dei ricercati. Dopo aver patito numerose torture, fu decapitato. La moglie e i figli subirono la sua stessa sorte, poco tempo dopo.