Nacque a Costantinopoli, figlio di un sacerdote armeno.

Sposato, con sette figli, divenne sacerdote e parroco. A 40 anni si convertì insieme a tutta la sua famiglia al cattolicesimo, aprendo la strada così a molti altri sacerdoti di Costantinopoli.

Fu condannato all’esilio e il suo caso spinse le autorità turche a emanare leggi severe contro i sacerdoti legati a Roma.

Nel 1707 venne processato con l’accusa di aver innescato tumulti tra gli armeni. Questi ultimi esercitarono pressione affinché rimanesse in prigione: gli venne offerta la libertà in cambio della conversione all’islam ma rifiutò. Fu, per questo motivo, decapitato.

Fu beatificato da Papa Pio XI il 23 giugno 1929.