La sua opera anticipò quella dei santi sociali piemontesi del XIX secolo.

Nato a Verduno, nei pressi di Alba, si trasferì a Torino per studiare filosofia. Qui si distinse per l’aiuto ai valdesi e agli ebrei.

Entrò nella Congregazione oratoriana nel 1651.

Durante l’Assedio di Torino del 1706 soccorse i feriti, tra cui Pietro Micca, di cui fu confessore.

Morì nel 1710 ed è beato dal 1834.