Cambio al vertice al Consorzio per la tutela e la valorizzazione dei vini docg di Caluso e doc Carema e Canavese.

Il nuovo consiglio di amministrazione, scaturito dall’assemblea del 30 marzo, ha nominato nella seduta dello scorso mercoledì Bartolomeo Merlo nuovo presidente del Consorzio.

Il Consorzio è nato nel 1991 dall’evoluzione del Centro di tutela e valorizzazione vini doc di Caluso, fondato da sette viticoltori nel 1986. Nel 1996 la competenza si è allargata alla doc Carema e nel 1998 a quella Canavese, ultima nata.

Il Consorzio riunisce 37 soci, che rappresentano il 90% dei produttori di queste denominazioni.

Bartolomeo Merlo è l’attuale presidente della Cantina Produttori Erbaluce di Caluso, nata nel 1975 e costituita da 140 soci, che rappresentano circa l’80% dei produttori di Caluso.

Accanto a lui, come vicepresidenti, sono stati nominati Lorenzo Simone, dell’azienda agricola Le Masche di Levone, e Matteo Bosonetto, presidente della Cantina Produttori Nebbiolo di Carema, che con il direttore Gabriele Busso hanno il compito di valorizzazione le tre denominazioni contemplate nell’oggetto sociale: l’Erbaluce di Caluso docg nelle sue tre tipologie, il Carema doc e il Canavese doc, ma anche dell’intero territorio canavesano.

Un compito tanto più importante dal momento che il rinnovo delle cariche arriva pochi giorni dopo l’annuncio a Bruxelles, nella sede istituzionale della Regione Piemonte, da parte di Marco Protopapa, assessore all’Agricoltura e Cibo, che per il 2023 l’uva Erbaluce sarà il vitigno dell’anno del Piemonte.

Un riconoscimento che sarà di certo il filo conduttore degli eventi organizzati da Consorzio e altri enti predisposti alla promozione del nostro territorio e delle sue eccellenze.

Merlo ha ringraziato il precedente consiglio di amministrazione e il presidente uscente Antonino Iuculano per l’ottimo lavoro svolto, e ha ricordato “che in questi anni il mondo del vino deve affrontare molte sfide, alcune nuove, e il nostro Consorzio con forza e coesione potrà essere una pedina di essenziale rilevanza per il futuro dei nostri vini e delle nostre cantine”.

Redazione Web