Ieri sabato 24 settembre e oggi domenica 25 settembre sono le Giornate Europee del Patrimonio, ideate nel 1991 da Consiglio d’Europa e Commissione europea allo scopo di potenziare e favorire dialogo e scambio in ambito culturale tra nazioni europee.

All’insegna dello slogan “Patrimonio culturale sostenibile: un’eredità per il futuro”, scelto dal Ministero della Cultura in linea con il tema europeo “Sustainable Heritage”, la Direzione regionale Musei propone visite guidate, eventi e spettacoli.

Sabato 24 sono state effettuate aperture straordinarie serali con biglietto al costo simbolico di 1 euro (fermo restando il riconoscimento delle gratuità in vigore).

Al Castello di Agliè, nei due giorni, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19 sono previste visite accompagnate agli Appartamenti Reali, attraverso un percorso che, per l’occasione, prosegue nella Cappella di San Massimo, costruita tra il 1642 e il 1657, su progetto attribuito all’architetto Amedeo di Castellamonte, e decorata da raffinati stucchi secenteschi opera di maestranze luganesi.

Nello stesso fine settimana, alle 9.30 e alle 11, visite guidate a cura del giardiniere Dario Druetto, alla scoperta della vegetazione e dell’arte nei giardini e nel parco (informazioni e prenotazioni drm-pie.aglie.prenotazioni@cultura.gov.it, telefono 0124/33.01.02). Spostandoci all’area archeologica di Industria, a Monteu da Po, sabato dalle 17.30 alle 20 si è tenuta l’ottava edizione di “Tramonto a Industria”, a cura dell’associazione culturale Athena, con visite guidate animate da attori vestiti da antichi romani (tableaux vivant), l’esibizione del soprano Daniela Catalano che ha cantato arie dalla “Aida” di Giuseppe Verdi, gli studenti dell’Istituto musicale “Leone Sinigaglia” di Chivasso a eseguire brani musicali e la performance delle allieve della scuola Eurogymnica di Torino.

Inoltre, nella stessa giornata, dalle 9 alle 10.30 su prenotazione, c’è stata la possibilità di visitare l’area nell’ambito di passeggiate archeologiche dedicate alla scoperta dell’antica città di Industria, anche attraverso i reperti provenienti dalla città romana reimpiegati nelle murature delle chiese circostanti (info, prenotazioni athena.as.culturale@gmail.co m, 379/15.92.724).

Ancora uno spostamento di pochi chilometri ed ecco l’Abbazia di Vezzolano, celebre testimonianza di architettura medievale astigiana: l’ingresso è stato gratuito per le visite al complesso canonicale sabato 24.

È previsto il pagamento di un biglietto per lo spettacolo di domenica alle 15.30 in cui il gruppo Ij Danseur dël Pilon eseguirà danze popolari piemontesi, accompagnato da musica suonata con strumenti tradizionali come viella, ghironda… (info e prenotazioni infopoint@turismoincollina.it, 333/13.65.812).

All’iniziativa ha aderito anche il Museo civico “Garda” di Ivrea che sabato alle 15 ha proposto una visita con gli archeologi della Soprintendenza ai reperti esposti, che saranno poi oggetto di approfondimento da parte della professoressa Piergiovanna Grossi (dell’Università di Verona), e all’anfiteatro romano, raggiungibile ripercorrendo il tracciato degli antichi percorsi stradali della città; alle 16,30, al Museo, la conferenza “Tutte le strade portano a Ivrea: mappe, segnaletica e luoghi di sosta per il viaggiatore romano” della professoressa Grossi: si è parlato di viabilità della colonia romana di Eporedia nel più ampio contesto del Piemonte romano e della Cisalpina; di strade come straordinarie opere di architettura e ingegneria, strumento di penetrazione nelle guerre di conquista, ma anche come potente mezzo di organizzazione e consolidamento dell’amministrazione nel territorio dell’impero.

Domenica 25 alle 16,30 avrà invece luogo l’attività “Mensores: quanti gromatici a Eporedia 2000 anni fa?”.

Nel cortile del Museo il Gruppo Archeologico Canavesano offrirà la dimostrazione di utilizzo di uno strumento del tutto analogo a quelli antichi, utilizzato per tracciare direzioni tra loro ortogonali, calcolare distanze da punti non facilmente raggiungibili.

In particolare sarà simulato il tracciato del perimetro di un’abitazione romana a pianta regolare, per arrivare alla deduzione di un’insula romana, e di una parte di cardo e di decumano, antichi assi viari di Eporedia.

Le due attività sono gratuite, la prenotazione obbligatoria (musei@comune. ivrea.to.it; www.museogardaivrea.it, 0125/41.05.12).