(Fabrizio Dassano)

Il mio ex vicino di casa è finalmente rientrato in città, ma non parla. Con il pretesto delle distanze di sicurezza, evita ogni contatto con il mondo esterno e risponde a malapena con un cenno ai miei saluti dal balcone. Ha abbassato le vecchie tapparelle di colore grigio austroungarico e le sue finestre sono una sequenza di fessure, o meglio di feritoie del suo bunker da condominio.

Ho sospettato avesse portato le galline in città, piazzandole magari sul balcone, ma ho dovuto ricredermi perché non c’è nessun segnale animal-acustico in tale senso. In effetti parte presto con l’auto, appena sorge il sole, per poi tornare a sera sempre dopo il tramonto del sole: orari che a quanto ne so coincidono con la sveglia e il sonno delle galline.

Ho provato anche con il binocolo a scrutare le fessure delle tapparelle, ma non si vede nulla nel buio delle sue stanze. Speravo mi lasciasse qualche missiva nella buca delle lettere come era solito fare nei tempi dell’emergenza da Covid-19, ma niente.

Comunque l’ho seguito portando il sacchetto dell’immondizia e ho visto che sul portoncino del suo appartamento c’è un nome: “Mister X”, che è il personaggio di un fumetto nato nel 1964.

Finalmente, eccetto lui, la gente ha voglia di muoversi liberamente ed è tornata a farsi vedere per strada: si va in giro di più (domenica abbiamo visto tante auto e tante motociclette) e purtroppo i rischi di incidente automobilistico aumentano in maniera proporzionale al traffico e questo dispiace, perché erano del tutto cessati in lockdown totale.

Infatti tra i molti, purtroppo spesso tragici incidenti di cui si è avuto notizia, dobbiamo considerarne uno davvero singolare avvenuto lunedì scorso in via Cascinette: al mattino è stata investita da una canoa una signora che camminava sul marciapiede.

Ora, detta in questo modo, la notizia sembra una fake news – non possiamo neppure pensare che oltre allo stadio della canoa, anche via Cascinette sia stata recentemente trasformata in un canale – ma invece è proprio così…

Purtroppo la sfortunata signora, urtata alle gambe da una canoa che carambolava sull’asfalto, ha battuto il capo a terra cadendo ed è stata trasportata all’ospedale. La canoa si sarebbe sganciata da un carrello porta canoe che transitava in via Cascinette, a rimorchio di un furgoncino.

Le statistiche relative a pedoni coinvolti in incidenti della strada esistono e sono facilmente consultabili sul sito della Regione Piemonte.

Il riferimento è al 2018; la provincia di Torino guida la triste classifica su tutte le altre provincie piemontesi con 895 casi, sulle 1615 vittime in tutto il Piemonte e sul dato tremendo di 21.312 vittime in tutta Italia.

Suppongo però che quello di Ivrea sia il primo incidente causato da una canoa…