Per chi da anni – e sono tanti! – trascorre le vacanze nella media Valle del Cervino, l’andare in passeggiata a Chamois è quasi un obbligo.

Anche quest’estate sono tornata nel paese che vanta di essere il più alto Comune d’Europa (1815 m.) senza strada, e che si rapporta con il fondo valle grazie alla funivia.

Verso la metà degli anni ‘70 del secolo scorso era stata progettata una strada che avrebbe dovuto unire Chamois a La Magdeleine: i lavori avevano portato a ingrandire il vecchio sentiero che metteva in comunicazione i due paesi.

Poi, come norma di sano campanilismo, gli abitanti di Chamois si erano tirati indietro, per evitare che i terreni vicini alla strada acquisissero più valore di altri.

Il percorso di 4,5 km. è frequentatissimo da escursionisti a piedi e in bicicletta, coppie con il passeggino e tante famiglie con bambini che si fermano a giocare nelle aree ludiche disseminate lungo la passeggiata.

Giunta a Chamois, una delusione: appena attraversato il ponte, tre casette a basso impatto ambientale si innalzano sullo sfondo del Col Clavalité.

Saranno anche a basso impatto ambientale, ma sono ad alto impatto visivo – almeno a giudizio di chi scrive -.

Per altro, una sola ha probabili inquilini al piano rialzato, una è in vendita e dell’altra non ci sono informazioni.

Le tre casette, per fortuna, sono piuttosto isolate dalle case ristrutturate del borgo e, inoltrandosi nel centro abitato, si cerca di dimenticare la bruttura appena vista.

In centro, vicino alla stazione di partenza della seggiovia per il lago Lod, quest’anno spiccava un’installazione moderna, futuristica, alta 7 metri, in cristallo e acciaio, opera di Diego Scroppo, che ricorda le cime delle nostre Alpi.

L’opera “Cristallo di luce”, in prima nazionale assoluta e itinerante, è stata inaugurata il 22 luglio e si è fermata a Chamois fino a fine agosto, per proseguire poi il suo viaggio ad Aosta, in settembre ed approdare a Torino a fine ottobre, in occasione della Contemporary Art Week e del Festival della Tecnologia.

Il progetto ha vinto il concorso “Art-Waves”, sponsorizzato dalla Compagnia di San Paolo, che sostiene progetti in ambito artistico-culturale atti a valorizzazione, produzione e fruizione di beni e opere culturali sui territori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. L’installazione è altresì sponsorizzata da Fondazione Crt, Regione Piemonte e Camera di Commercio di Torino.

All’interno della piramide un albero di ulivo, pianta con alti valori simbolici antichi ed emblema di biodiversità che propone nuovi modelli di agricoltura sostenibile, come le bio-serre.

Con i pannelli fotovoltaici presenti alla base della scultura possono essere ricaricate fino a sei e-bike al giorno, e altri dispositivi tecnologici che ci accompagnano ormai nella nostra vita.

Dopo il tradizionale pic-nic nell’area attrezzata a inizio paese, dove è altresì presente un modello di casa alpina con pannelli fotovoltaici per la ricarica di e-bike, e un (finalmente!) comunissimo caffè nel bar in centro, si prende la via del ritorno e si può godere ancora, in un piccolo chiosco in territorio de La Magdeleine, di un ottimo gelato artigianale dolcificato con miele e proposto da Lo dzet, che vende anche miele e diversi prodotti a base dell’antico prodotto delle api. Franca Sarasso