“A cuore aperto” è un simpatico spettacolo offerto agli ospiti della casa di riposo Opera pia “Eugenio Clara” lunedì 12 settembre. L’associazione culturale Teatro a Canone, guidata da Luca Vonella, ha condotto un’indagine, tra gli ospiti della casa di riposo di Saluggia, sulle esperienze amorose di gioventù.

Con le risposte di chi si è messo in gioco ha costruito una pièce fatta di balli, battibecchi, lettere d’amore e, ovviamente, nozze.

L’amore ha avuto una sua evoluzione nel corso del tempo: diverso era il dichiararsi cinquant’anni fa, c’era il corteggiamento, lo schernirsi, i tentennamenti…

I nostri ragazzi ridono di quei riti così lontani dalla loro vita!

Nel breve spettacolo, comunque carico di emozioni e momenti di riflessione, non poteva mancare un paragrafo dedicato alla violenza, che purtroppo troppe volte si consuma fra le mura domestiche.

Gli ospiti della struttura hanno apprezzato il momento di festa proposto dalla direzione che ha offerto la merenda anche agli attori e ai parenti presenti.

Lunedì 19, invece, si è tenuta la festa di fine estate e dei compleanni. L’affiatato duo formato da Gege Volta e Pippo Romano (nella foto), con le sue musiche e canzoni ha intrattenuto ospiti e parenti.

Il cortile della struttura era molto affollato e tutti erano molto felici e allegri.

Forse questa festa sarà l’ultima che si terrà in cortile perché le temperature si sono abbassate e bisogna fare attenzione ai raffreddori, sempre dietro l’angolo.

Il 12 settembre ha segnato anche il momento di passaggio fra la pandemia, che ci auguriamo non torni a fare danni, e la nuova politica che la Fondazione intende praticare, da ora in avanti.

Infatti non sarà più necessario prenotarsi per andare a tenere compagnia ai propri cari ricoverati.

Sarà sempre obbligatorio indossare la mascherina, e presentare il green pass per evitare di portare germi e contagiare gli ospiti: ma le visite saranno meno impedite.

Nella locale struttura ci sono più di 60 ospiti, alcuni fissi, altri invece come supporto alle famiglie: ma ci sono ancora posti liberi.

Franca Sarasso