Anche quest’anno Chivasso risponde con fermezza al dovere di non dimenticare un genocidio tra i più raccapriccianti della storia – commenta il sindaco Claudio Castello -. Lo facciamo credendo fortemente nel valore dell’educazione alla memoria, in un percorso coerente che l’Amministrazione comunale ha intrapreso, dalla collocazione delle pietre d’inciampo, nel ricordo dei nostri concittadini perseguitati dal nazifascismo, alla recente revoca delle cittadinanze onorarie che, sotto il regime, conniventi amministratori conferirono a Benito Mussolini e al gerarca della marcia su Roma, Cesare Maria De Vecchi”. “Il 27 gennaio – aggiunge l’assessore all’Istruzione Gianluca Vitalesarà il Giorno della Memoria, ma la nostra è un’azione continua e permanente, che mira a preservare il valore di quel ricordo affinché la storia non si ripeta in uno dei suoi momenti più drammatici e crudeli. Le giovani generazioni devono sapere e le più mature devono passare il testimone del ricordo e della consapevolezza senza abbassare mai la guardia”.

La memoria della Shoah è mantenuta dal Comune di Chivasso grazie a varie iniziative, con cadenze anche diverse rispetto alla data scelta nel 2005 dall’Onu per commemorare le vittime dell’Olocausto.

Ad esempio anche quest’anno l’Amministrazione comparteciperà alle spese di viaggio del “Treno della Memoria” che porterà in Polonia, dal 27 febbraio al 5 marzo, 39 studenti degli istituti “Europa Unita”, “Newton” e “Ubertini”, in visita al campo di concentramento di AuschwitzBirkenau e all’Oskar Schindler’s Enamel Factory di Cracovia.

Per intanto oggi alle 15 in Biblioteca, studenti e adulti sono invitati al pomeriggio di letture a tema, alternate a musiche del violinista Roberto Izzo, dal titolo “La musica del silenzio”, promosso da CoopCulture: ingresso libero e gratuito.

Redazione Web