Ammontano a circa 680 mila euro le cosiddette compensazioni che il Comune ha ricevuto dal nuovo insediamento commerciale a nord della città, da investire per iniziative di salvaguardia e di incentivazione del commercio locale. Se ne è discusso anche in occasione della prima riunione del Comitato Commercio Chivasso, tenutasi lo scorso 26 febbraio a Palazzo Einaudi, nel corso della quale Stefano Pipino, fra i promotori del Comitato stesso, ha analizzato voce per voce come l’amministrazione comunale avrebbe intenzione di investire la somma ricevuta.
Una parte cospicua, 150 mila euro circa, andranno per la promozione di manifestazioni ed eventi in cui saranno direttamente coinvolti i commercianti; 40 mila saranno destinati al miglioramento di insegne e pubblicità per gli esercizi commerciali; 8 mila euro serviranno a finanziare un corso di formazione per gli esercenti per l’utilizzo di una piattaforma digitale; un’altra somma rilevante, pari a 90 mila euro circa, è stata destinata al finanziamento di progetti di ammodernamento degli allestimenti che prevedano, in particolare, l’abbattimento delle barriere architettoniche; 12 mila euro saranno, invece, messi a disposizione dei progetti di adeguamento dei dehors; 30 mila saranno destinati come contributo a chi vuole rinnovare le insegne.
Fra le ripartizioni più consistenti, ci sono i 150 mila euro destinati al rifacimento di facciate e porticati degli edifici che si trovano nell’ambito del centro commerciale naturale (all’aperto), mentre 75 mila euro verranno impiegati per l’acquisto e il rinnovo degli arredi urbani. All’interno di quei 680 mila euro di compensazioni, l’amministrazione avrebbe deciso di destinare una somma pari a 95 mila euro al mercato – una fra le risorse commerciali più importanti, se non addirittura la più importante, della città -, per l’adeguamento delle infrastrutture destinate al commercio ambulante.
Uno degli argomenti più dibattuti fra i commercianti, e non solo in questo momento di particolare fermento in concomitanza con l’apertura del nuovo centro commerciale e del parco commerciale, è quello delle aperture festive, in occasione di eventi speciali: se da una parte molti commercianti hanno espresso il desiderio che, con il sostegno dell’amministrazione, si possano organizzare almeno una volta al mese eventi di richiamo per i paesi vicini, altri operatori commerciali hanno però evidenziato il fatto che in simili occasioni speciali le adesioni alle aperture straordinarie dovranno essere massicce: per non incappare, come è successo nella maggior parte dei casi negli ultimi tempi, che chi arriva in città trovi i negozi aperti “a singhiozzo”.