Da lunedì 26 a giovedì 29 settembre si è svolto il tradizionale pellegrinaggio interdiocesano a Loreto dell’Oftal.

Un pullman ha trasportato i pellegrini nella cittadina marchigiana dove sorge il santuario che conserva la Santa Casa.

Sei erano i chivassesi recatisi a pregare la Vergine.

Molti gli appuntamenti liturgici e di preghiera previsti: le Lodi al mattino, la Santa Messa, la Via Crucis, le Confessioni e il passaggio quotidiano nella Santa Casa con gli ammalati.

La Via Crucis è stata guidata dal presidente dell’associazione, don Paolo Angelino, e le sue meditazioni hanno fatto riflettere, ancora una volta, sul cammino della Croce.

Con il Rosario di mercoledì sera 28 settembre si sono concluse le giornate, allietate anche dagli incontri conviviali, dalle amicizie strette fra i pellegrini.

Il tutto in un clima di serenità e pace.

Domenica 2 ottobre a Trino Vercellese si è tenuta la festa di compleanno dell’Oftal, nata 90 anni fa per iniziativa di monsignor Alessandro Rastelli.

Erano presenti le delegazioni delle diciassette diocesi che afferiscono all’associazione.

Dopo una processione dalla chiesa di San Francesco alla parrocchiale, dedicata a San Sebastiano, è stata concelebrata la Santa Messa da monsignor Marco Arnolfo, arcivescovo di Vercelli, e da monsignor Gianni Sacchi, vescovo di Casale Monferrato.

L’omelia è stata tenuta dal presidente Paolo Angelino, che riprendendo il canto ha sottolineato l’importanza di entrare in sintonia con Dio e “non indurire il cuore come a Massa”.

Giocando poi con la parola Massa, è approdato alla grotta di Massabielle a Lourdes, luogo per eccellenza dell’Oftal.

Ancora, ha rivolto un pensiero alle dame, perché le donne hanno sostenuto monsignor Rastelli e hanno creato la bellezza dell’associazione, o meglio, dell’opera, come amava chiamarla il fondatore: dal momento che l’Oftal è un’opera di bene per tutti.

Al termine della celebrazione l’omaggio delle dame e dei barellieri alla tomba di monsignor Rastelli.

Poi, come tutti gli eventi che celebrano un compleanno, ecco il momento conviviale rappresentato da una grandiosa panissa cucinata dagli Amici della Panissa di Albano Vercellese: così i volontari di altre regioni hanno potuto assaggiare un piatto unico nel suo genere.

Franca Sarasso