IMPIANTI APERTI A SINGHIOZZO
LOCANA – Spesso è la neve a mancare, ma succede anche che, quando c’è, manchi il gestore degli impianti sciistici.
Altre volte non fa abbastanza freddo per “spararla” con i cannoni oppure manca l’acqua per produrla: e poi, ciliegina sulla torta, succede anche (come quest’anno a Piamprato, in alta valle Soana) che pur essendoci sia la neve che il gestore degli impianti, manchi però l’autorizzazione burocratica per poterli mettere in funzione.
Insomma, per un motivo o per l’altro, pare proprio che “Sciare in paradiso” – come affermava un suggestivo depliant di qualche anno fa dell’ormai defunta Comunità montana Valli Orco e Soana – sia tutt’altro che semplice, e che gli sforzi e gli investimenti non indifferenti profusi in questi ultimi anni sul territorio purtroppo stiano dando i risultati sperati.
Non sempre, perlomeno. Emblematico esempio di queste difficoltà l’abbiamo proprio ora sotto gli occhi a Piamprato, nel Comune di Valprato Soana, dove pur con gli encomiabili sforzi profusi dall’associazione Pianeta Neve e la presenza di un buon manto bianco sulle piste finora sono rimasti aperti il solo tapis-roulant e l’anello di fondo, mentre la sciovia è ancora al palo per motivi burocratici di revisione dell’impianto. Senza dimenticare, sempre in alta valle Soana, il paradosso dell’unica seggiovia presente nelle valli canavesane del Gran Paradiso, quella della Ciavannassa sopra Piamprato, che però è praticamente irraggiungibile in inverno (quando c’è… la neve), e quindi viene per ora utilizzata solo in estate. Almeno per il momento, non va molto meglio all’Alpe Cialma di Locana, dove anche quest’anno la neve è finora stata sufficiente soltanto per mettere in funzione il tapis roulant per il divertimento dei più piccoli, ma non gli skilift del Carello (nel capoluogo è invece regolarmente in funzione la pista di pattinaggio su ghiaccio).
Un poco meglio vanno invece le cose a Ceresole Reale, dove nel periodo natalizio si è potuto mettere gli sci ai piedi sia nell’anello di fondo che sullo skilift dei Chiapili di Sotto, anche se la scorsa settimana il vento fortissimo ha creato qualche problema. Tutto ormai fermo invece ad Alpette, dove la sciovia di località Nero è addirittura da tempo stata messa in vendita dal Comune, anche perché ormai a mille metri di altezza la speranza di avere condizioni di innevamento ottimali sembra essere diventata un’utopia. Pure a Frassinetto, dove negli anni passati si era accarezzata l’idea di sciare in inverno sulle strade che salgono verso Punta Quinzeina, con il progressivo innalzamento delle temperature ormai si guarda anche in questa stagione alla possibilità di sfruttare i voli sull’impianto di volo libero di “Arcansel”.
Ora si spera che le nevicate in corso mentre scriviamo queste note, seppur al momento virate in piogge torrenziali anche abbondantemente sopra i mille metri di altitudine, possano regalare un colpo di coda dell’inverno, con neve finalmente copiosa anche alle quote di partenza degli impianti sciistici valligiani, a beneficio di tutte le categorie commerciali che al momento confidano in quest’unica risorsa turistica nei mesi in cui le alte valli si svuotano di residenti e villeggianti.