Esiste un paesino nel Salento, di nome Mesagne. E qui un gruppo di ragazzini dagli 11 ai 18 anni ha compiuto una piccola rivoluzione: tutti insieme hanno riaperto la storica sala cinematografica ormai abbandonata… Il cinema oggi si chiama “Ken Loach”: e il regista inglese è stato invitato in Puglia, per la prossima estate.

Ma per il film di oggi ci trasferiamo negli Stati Uniti, 1862, guerra di secessione americana (sicuramente altra storia… ma anche questa è la bellezza del cinema).

Stati del Nord contro Stati del Sud: le differenze sono tante e gli interessi soprattutto economici, come quasi in tutte le guerre. Ma anche qui al fronte ci vanno persone vere, soldati molto spesso giovani e impreparati: è inverno e l’esercito invia un gruppo di volontari verso le terre dell’Ovest con il compito di perlustrare e presidiare le terre inesplorate. I protagonisti si interrogano sul senso di ciò che stanno facendo, si scambiano riflessioni, si raccolgono in preghiera, il nemico a volte sembra lontano: il freddo e l’inverno sono personaggi anch’essi, difficili e pericolosi.

Ma non c’è solo la guerra, l’America rappresenta un sogno di frontiera: quello che gli uomini stanno attraversando potrebbe essere il luogo ideale dove vivere, uno potrebbe costruirci una casa e stabilirsi per sempre.

Il regista, che ha lavorato spesso nella creazione di documentari, ha definito questo film come uno spazio ibrido: si tratta di una storia di finzione e in costume, ma è un luogo dove si cerca di mantenere un forte realismo con la ricerca dell’intimità dei lavori precedenti; lo spazio e i tempi molto dilatati, però, rappresentano un po’ la pecca di questo lavoro.

Molto importante la luce utilizzata da Carlos Alfonso Corral, direttore della fotografia. Minervini ha vinto il premio “Un certain regard” per la miglior regia al Festival di Cannes 2024.
Dal film: “un tempo si diceva: se canta il pettirosso, andrà tutto bene”.

I DANNATI
di Roberto Minervini
paese: Usa 2024
genere: drammatico/guerra
interpreti: Jeremiah Knupp, Cuyler Ballenger, René Solomon, Noah Carlson, Judah Carlson
durata: 1 ora e 29 minuti
giudizio: interessante