(Graziella Cortese)

La serie televisiva “Downton Abbey” è diventata molto celebre e oggi è conosciuta in tutto il pianeta: molto apprezzata ad esempio dai coniugi Obama, non sappiamo cosa ne pensi la regina Elisabetta II. Ideata dallo scrittore Julian Fellowes, la saga narra le vicissitudini della nobile dimora inglese (il nome del titolo è fittizio) e dell’aristocratica famiglia Crawley a partire dal 1912, anno dell’affondamento del Titanic in cui vengono coinvolti alcuni membri della famiglia.

La serie in costume d’epoca è visibile sul network britannico Itv e su Amazon Prime in Italia. Anche il cinema si è però dedicato al fascino di “Downton Abbey” e ne è rimasto intrappolato: nel 2019 Michael Engler ha girato una pellicola nello Yorkshire in cui il maniero inglese si appresta a ricevere la prestigiosa visita di re Giorgio V e della regina Mary. Nella pellicola che presentiamo questa settimana si intrecciano nuove avventure della famiglia Crawley con quelle della sua servitù.

1928. Tutto si svolge tra un matrimonio e un funerale, come nella migliore tradizione inglese. La contessa di Grantham, Violet, un bel giorno riceve inaspettatamente in eredità una villa sulla Costa Azzurra: un regalo da parte di un suo antico spasimante francese, il marchese di Montmirail. E mentre si discute per sistemare il lascito patrimoniale, un’altra sorpresa bussa alle porte della famiglia inglese: una società di produzione cinematografica britannica richiede l’autorizzazione per girare le riprese di un film all’interno della proprietà.

Così la vera storia del cinema si insinua nella trama di fantasia: è l’epoca in cui le sale cinematografiche inglesi sono quasi vuote e la settima arte è a volte disprezzata dall’alta aristocrazia; è un modo (elegante) per osservare la lotta di classe dell’epoca e l’introduzione non sempre bene accetta del sonoro.

Rivedendo alcune sequenze, la storia di “Downton Abbey” ci riporta alla mente l’indimenticato film di Robert Altman “Gosford Park”.

Downton Abbey II – Una nuova era
di Simon Curtis
paese: Regno Unito 2022
genere: drammatico
interpreti: Michelle Dockery, Hugh Bonneville, Laura Carmichael, Jim Carter, Brendan Coyle, Julian Fellowes
durata: 2 ore e 5 minuti
giudizio Cei: brillante, consigliabile, adatto per dibattiti