(Cristina Terribili)

Nel 2021 l’Associazione Italiana Dislessia ha promosso il progetto dal titolo “DSA: lavoro, orientamento, tutela, ricerca” per conoscere le norme legislative in ambito regionale e nazionale sull’inserimento e lo sviluppo professionale delle persone con Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA). I DSA sono quella serie di disturbi del neurosviluppo che riguardano le competenze nella lettura, nella scrittura, nell’ortografia e nel calcolo. Queste competenze, per chi ha un disturbo dell’apprendimento, non avvengono in modo automatico e fluente, e richiedono l’uso di misure compensative per organizzare meglio lo studio e raggiungere il migliore successo scolastico possibile.

Perché si è sentito il bisogno di indagare come gli ex studenti DSA hanno affrontato il mondo del lavoro? Perché la questione non può essere confinata solo all’ambito scolastico: i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, infatti, accompagnano la persona nell’intero arco di vita e il mondo del lavoro non sempre è preparato in merito a questi temi.

Nel report dell’indagine – a cui hanno partecipato 482 persone con disturbi dell’apprendimento dai 19 ai 60 anni –, il 71,4% del campione ha dichiarato di riscontrare o di aver riscontrato difficoltà imputabili ai DSA nelle attività lavorative. La lentezza, la necessità di dover leggere più volte un testo, la maggiore affaticabilità, distrazione, disorganizzazione o dimenticanze sono tra le difficoltà maggiormente riscontrate e il 12% delle persone intervistate ha dichiarato di aver perso il lavoro per queste ragioni.

Nel lavoro, le persone con DSA non sempre hanno l’opportunità di ricorrere agli strumenti compensativi, e tutti si augurano che le misure compensative previste dalla legge 170 si possano estendere ai contesti lavorativi, durante i concorsi e in tutto il processo di ricerca e selezione del lavoro.

I lavoratori con DSA spesso sono apprezzati per la creatività, la loro innata capacità di risolvere i problemi, la velocità di elaborazione delle informazioni visive e spaziali, poiché hanno un notevole intuito e per questo sono una risorsa importante all’interno del contesto lavorativo.

Ci si è auspicati una maggiore sensibilizzazione delle aziende al tema dei DSA e grazie all’impegno dell’Associazione Italiana Dislessia, il 24 marzo 2022, la Camera dei deputati ha approvato, in via definitiva la legge 25, in cui si introducono misure specifiche. La normativa prevede il divieto di discriminazione, la possibilità di chiedere gli accomodamenti più utili per svolgere al meglio il lavoro, la possibilità di utilizzare quegli stessi strumenti in caso di test di selezione e durante i concorsi.

I lavoratori con DSA in Italia sono circa milione e duecentomila; cifre importanti, che possono includere un nostro parente o conoscente ed è rilevante sapere quali sono i loro diritti. Da sempre, impegnarsi nel riconoscere i diritti di qualcuno è un vantaggio per tutti.