(gabriella franzino – edy guglielmetti) – Il Sahel, regione del Burkina Faso, è da molto tempo una delle zone più vulnerabili dell’Africa: guerre e guerriglie, scontri fra eserciti regolari, milizie jiaidiste, mercenari stranieri nonché i cambiamenti climatici, stanno mettendo a rischio vita e mezzi di sussistenza. In questa regione così martoriata è presente, dal 2018, Monsignor Piergiorgio Debernardi, Vescovo Emerito di Pinerolo, Felettese doc che, raggiunti gli anni del “buen retiro”, ha deciso di andare a vivere tra i più poveri, realizzando un suo antico sogno: partire missionario.

Tra le molteplici attività realizzate da Monsignor Debernardi colpisce sicuramente la costruzione dei pozzi (è stato inaugurato da poco il 60°, denominato “Pozzo Canavese”) in quanto, come scrisse il Vescovo Emerito: “In un villaggio avere un pozzo significa possedere la prima e indispensabile risorsa per vivere”.

Il paese di Feletto ha sempre seguito con affetto e generosità le iniziative di Piergiorgio, come confidenzialmente chiamiamo noi compaesani il Vescovo Emerito, donando, ad inizio 2019, un pozzo scavato nella Diocesi di Dori e, sempre nel 2019 a settembre, un pozzo ad Arwen, ad opera del Gruppo Alpini di Feletto, nel 50° anniversario dalla fondazione, a testimoniare lo stretto legame che unisce gli Alpini con Monsignor Debernardi, denominato dagli alpini stessi il nostro Vescovo.

Proseguendo su questa linea si è pensato, in occasione della festa della Madonna del Carmine che verrà celebrata a Feletto nell’omonima Cappella, di organizzare un piccolo mercatino di prodotti artigianali il cui ricavato verrà donato all’associazione Acqua nel Sahel.

Sono ormai mesi che le volontarie ed i volontari si dedicano alla realizzazione di ricami, lavori all’uncinetto, oggetti in legno, decoupage, borselli realizzati in pelle, portachiavi e molto altro che verranno esposi fuori dalla chiesetta sabato 15 e domenica 16 dopo la Santa Messa.

E attendendo la visita di molti a questo simpatico appuntamento, concludiamo con un passo dall’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco: “Questo mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso all’acqua potabile, perché ciò significa negare ad essi il diritto alla vita radicato nella loro inalienabile dignità. Questo debito si salda in parte con maggiori contributi economici per fornire acqua pulita e servizi di depurazione tra le popolazioni più povere”.

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