FELETTO (g.f.) – Si è conclusa lunedì 19 settembre l’esposizione del Calice profanato dall’Isis e proveniente dalla Basilica di Al Tahira in Irak.

L’oggetto sacro è stato visitato da molti felettesi ma anche da fedeli che, occasionalmente o volutamente, si sono recati nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta a Feletto per ammirare visivamente la bellezza di quella coppa martoriata, sentire le grida dei cristiani oppressi e dei loro aguzzini e sperimentare, nell’intimo, la forza della fede autentica e sincera.

Mercoledì 14 settembre, dopo la celebrazione della Santa Messa in onore dei martiri e di tutti i cristiani perseguitati, il maestro Beppe Giordano, figura molto apprezzata nel paese, ha raccontato in modo attento e soprattutto toccante, quella che è la tragica situazione dei cristiani in molti paesi islamici: privazioni, violenze, soprusi, discriminazioni…, e l’aiuto che portano alcune associazioni come, nel caso specifico, ACS Aiuto alla Chiesa che Soffre, che dal 1947 sostiene i cristiani ovunque siano perseguitati. 

A commento della bella serata il Parroco di Feletto, Don Stefano Teisa, ha sottolineato come queste zone del Medio Oriente, e in particolare la Piana di Ninive da cui proviene il calice, siano veramente i luoghi all’origine della nostra fede: sulle orme di Abramo che uscì da Ur per la terra di Canaan, anche noi dobbiamo “uscire”, fidarsi dello Spirito e attivare la propria vocazione: “Ci saranno prove, ci saranno tribolazioni, ma se  c’è la Fede, se c’è la Preghiera, se c’è il desiderio di essere di Dio, la casa fondata sulla roccia regge, la fiamma che arde nell’anima cristiana non potrà mai essere spenta”.

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Queste celebrazioni sono coincise con la settimana di festeggiamenti per il Santo Patrono felettese San Vittorio Martire della Legione Tebea, festeggiato ogni anno alla terza domenica di settembre.

Il triduo, la Messa solenne con la processione e la Messa del lunedì all’altare del Santo con le reliquie hanno così chiuso un momento di intensa spiritualità che sicuramente ha toccato gli animi di molti fedeli.