Giunge al termine con il quarto e ultimo appuntamento il festival musicale “Geni organisti del XIX secolo” (seconda edizione), promosso dall’Associazione Organistica Del Canavese – ETS (AODC) con l’intento di omaggiare i numerosi esponenti della letteratura ottocentesca italiana in ambito organistico, coreutico e strumentale, nonché di valorizzare i pregevoli organi storici presenti in Canavese e sul territorio limitrofo.

Il concerto di chiusura, previsto per venerdì 24 maggio alle ore 21 presso la chiesa parrocchiale di Pavone Canavese, avrà come protagonisti il M° Marco Ruggeri all’organo e il M° Lina Uinskyte al violino, artisti di grande fama nel panorama musicale italiano e non solo.

In programma composizioni di autori italiani del diciannovesimo secolo, sia per organo solo che per violino e organo.

La serata si aprirà infatti con il “Ripieno” per organo (Andante-Allegretto) di Amilcare Ponchielli, a cui faranno seguito le Variazioni per organo e violino “su un tema di Donizetti” di Vincenzo Petrali, il poema sinfonico-risorgimentale “Le sanguinose giornate di marzo, ossia la Rivoluzione di Milano” di Padre Davide da Bergamo, per organo solo, e in conclusione il sontuoso Concerto “Militare” in Sol n. 5 op. 42 per violino e organo (Allegro maestoso, Preghiera, Allegro vivace) di Antonio Bazzini.

Protagonista sarà il grande organo Felice Bossi del 1856, recentemente restaurato, giunto ai nostri tempi pressoché integro, conservando la quasi totalità delle caratteristiche costruttive e sonore originali.

Tra i numerosi strumenti dell’epoca presenti in Canavese, si tratta sicuramente di uno dei più rappresentativi di un secolo, quello dell’Ottocento, in cui l’organo in Italia assunse le connotazioni di un vero e proprio strumento da concerto, oltre che tradizionalmente liturgico: sotto la forte influenza della musica operistica in voga in quegli anni, gli organi nelle chiese italiane vennero infatti dotati di registri, colori e accessori volti a imitare l’orchestra e la banda, con un unico esecutore, l’organista per l’appunto, capace di comandare queste complesse macchine sonore.

Il Duo Uinskyte – Ruggeri, costituitosi nel 2012, è tra i più affermati duo organo-violino italiani per l’intensa attività concertistica e per la specificità delle proposte.

Il repertorio spazia dal Barocco al Novecento, sia con brani originali, sia trascrizioni inedite dal pianoforte e dall’orchestra, con particolare interesse alla riscoperta dell’Otto e Novecento italiano.

Il Duo ha inoltre prodotto diverse registrazioni discografiche per etichette quali Elegia, Fugatto e Brilliant, ottenendo importanti riconoscimenti di critica, tra cui “5 stelle” per “Le quattro Stagioni” (Radio Classica) e per “The Lingiardi orchestra-organ… for a violin” (Amadeus).

Il Duo ha partecipato anche a numerose rassegne internazionali in Italia, Svizzera, Francia e Spagna.

Lina Uinskyte, nata a Vilnius (Lituania), dove si è diplomata alla Scuola d’Arte “M. K. Ciurlionis”, ha in seguito studiato all’Istituto Internazionale di musica “S. Cecilia” a Portogruaro, proseguendo la formazione a Zurigo, Bruxelles e Rotterdam.

Dopo aver debuttato come solista con orchestra a Bruxelles nel 2001, svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero.

Ha inoltre partecipato alla Stagione di musica contemporanea del Teatro “La Fenice” di Venezia e all’esposizione “Milano Musica”, in collaborazione con il Teatro alla Scala.

È attualmente docente di violino presso il Conservatorio di Darfo (Brescia).

Marco Ruggeri, nato a Cremona, ha studiato ai Conservatori di Piacenza e Brescia, dove si è diplomato in organo, clavicembalo e direzione di coro, per poi perfezionarsi alla Schola Cantorum di Basilea.

Premiato in diversi concorsi e laureato con lode in Musicologia (Università di Pavia), ha al suo attivo numerosi articoli e pubblicazioni, fra cui l’edizione delle opere per organo di Ponchielli, il Catalogo del Fondo Musicale di Padre Davide da Bergamo e un apprezzato metodo per basso continuo (Ed. Ricordi).

È vice-organista della cattedrale di Cremona, ove ha eseguito l’opera omnia di J. S. Bach e D. Buxtehude.

È stato inoltre consulente della Direzione Regionale di Milano (2006-2012) e della diocesi di Cremona (1998-2021); attualmente è schedatore CEI-ICCD per la concessione dei contributi per i restauri degli organi.

È infine docente di organo e musica liturgica al Conservatorio di Darfo (Brescia) e alla Scuola Diocesana “S. Cecilia” di Brescia.

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