Il contrasto agli incivili da parte della Polizia Locale di Chivasso passa attraverso la tecnologia tascabile.

“L’abbandono dei rifiuti è un problema che riguarda l’intero globo terrestre: come non pensare, infatti, alla cosiddetta Great Pacific Garbage Patch, la famosa isola di plastica che staziona nel nord dell’Oceano Pacifico, oppure alla più triste e italica esperienza delle cosiddette Terre dei fuochi”. A parlare è il Comandante della Polizia Municipale, Michele Cassano, che in questi anni, in accordo con l’Amministrazione comunale, ha messo in atto diverse azioni per contrastare il fenomeno della creazione di discariche a cielo aperto.

Il personale della Polizia Locale, recependo le indicazioni del sindaco Claudio Castello e dell’Assessore all’Ambiente, Pasquale Centin, con l’ausilio delle due video trappole in dotazione, a oggi ha realizzato più di mille ore di videoregistrazione e fotografie in luoghi sensibili per l’abbandono di rifiuti.

L’operazione di contrasto, coordinata dal vice commissario Ferdinando Fenu, responsabile del Nucleo Ambiente del Corpo di Polizia Locale, con l’apporto di altre quattro unità, solo negli ultimi mesi di attività ha portato a contestare otto infrazioni di cui una di natura penale. La violazione, così come dispone il Testo Unico dell’Ambiente (D.Lgs. 152/06), per coloro che abbandonano o depositano rifiuti o li immettono nelle acque superficiali o sotterranee, prevede la sanzione amministrativa pecuniaria da 300 euro a 3000 euro, aumentata fino al doppio in caso di rifiuti pericolosi. La sanzione amministrativa è sostituita da quella penale dell’arresto fino ad un anno e dell’ammenda se l’abbandono è effettuato da imprese.

Giova ricordare che anche l’abbandono dei mozziconi di sigarette, impunemente e disinvoltamente buttati in terra, è punito nel Codice dell’Ambiente con una sanzione fino a 300 euro.

L’impiego di videotrappole ha permesso di realizzare filmati e scattare fotografie: a livello operativo si è proceduto all’installazione occultandone la visione in luoghi o anfratti a poca distanza dei depositi incontrollati.

“A cadere nelle maglie dei controlli della Polizia locale di Chivasso sono stati tre chivassesi e poi un cittadino di Brandizzo, uno di Torrazza Piemonte, uno di Ferrere e due di Torino, che hanno pensato bene di abbandonare il loro carico di rifiuti nel nostro Comune – ha spiegato Cassano -. I trasgressori, dopo essere stati identificati, sono stati convocati presso il Comando al fine di contestare loro l’infrazione appropriata, consentendo agli stessi il giusto contraddittorio supportato dalle immagini registrate della foto trappola. Laddove le immagini non sono risultate sufficienti per incastrare il trasgressore, si è proceduto con l’ispezione dei rifiuti al fine di rintracciare tracce o documenti riconducibili al proprietario delle cose abbandonate. Nell’attività svolta è stata anche denunciata alla Procura di Ivrea la titolare di una società che si è resa responsabile di un abbandono di materiale di risulta, abbandonato nei cassonetti dei rifiuti urbani, anziché venire riportato presso la sede e quindi smaltito correttamente secondo il ciclo previsto in azienda”.

Inoltre, nell’ottica di diffondere una maggior sensazione di sicurezza nella popolazione di Chivasso, il Corpo della Polizia Locale di via Siccardi si è dotato di venti piccole telecamere da indossare sulla divisa, le così dette body cam. L’acquisto rientra nelle spese previste dal capitolo di bilancio destinato a implementare le dotazioni tecnologiche, che sta evolvendo in una sempre maggiore possibilità di utilizzo di utili strumenti di tipo informatico al fine di offrire ai cittadini un servizio a 360°

Non appena redatto il disciplinare sull’uso delle body cam, sulla base delle indicazioni provenienti dalla Giunta Comunale, saranno impiegate in via sperimentale per circa due mesi, per poi estenderne l’utilizzo per tutti gli operatori impiegati attivamente sul territorio.