Dalle prime luci dell’alba di oggi, venerdi 20 dicembre, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino hanno eseguito otto ordinanze di custodia cautelare in carcere, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia torinese, nonché sequestri di beni sul territorio nazionale, nei confronti di soggetti legati alla ‘ndrangheta radicati nel territorio di Carmagnola ed operanti a Torino. Tra le condotte illecite, oltre all’associazione per delinquere di stampo mafioso e reati fiscali per 16 milioni di euro, è stato contestato anche il reato di scambio elettorale politico-mafioso.

Tra gli arrestati l’assessore regionale Roberto Rosso di Fratelli d’Italia. “Sono allibito per quanto accaduto” – si legge in un comunicato di AGD – Sono le prime parole di Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, a poche ore dall’arresto di Roberto Rosso, assessore della sua giunta con la delega ai Diritti civili. Arrestato nell’ambito di  inchiesta sulla Ndrangheta con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso . “Una accusa di questo tipo  – afferma Cirio – è la peggiore per chi vuole rappresentare le istituzioni ed è totalmente incompatibile con il nostro modo di vedere la vita e l’impegno politico”. Cirio esprime l’augurio che Roberto Rosso “possa dimostrare quanto prima la sua totale estraneità ai fatti e confidiamo pienamente nel lavoro della magistratura”.  Il Presidente della Regione Piemonte annuncia inoltre che Rosso gli ha fatto pervenire le proprie dimissioni e che le ha prontamente accettate, facendo predisporre la sua revoca non appena verificata la notizia appresa dalla stampa. “Come governo regionale, infatti,  – sottolinea Cirio  – non possiamo accettare che esista alcuna ombra e più che mai su un tema come quello della lotta alla mafia e alla criminalità, che sono per noi un principio irrinunciabile e per il quale abbiamo voluto costituire per la prima volta in Piemonte una specifica Commissione permanente sulla Legalità. La mafia è il nemico, il male assoluto. E questo deve averlo ben chiaro chiunque voglia governare con me il Piemonte”.