“Durante il canto iniziale ho guardato voi, ma l’occhio era attratto da quanto inizia a intravedersi di questo restauro; ed è bello pensare che il recupero degli edifici non sia fine a se stesso, perché vogliamo conservare in cassaforte dei gioielli… ma è il restauro della casa di Dio e dei suoi figli, è il restauro della casa dei nostri padri, e vi auguro con tutto il cuore che il restauro del Duomo, a cui collaborate con tanta generosità, sia anche il segno di un rinnovato cammino con Dio, nella speranza e nella fede”. Sono state parole cariche di partecipazione e affetto, quelle che monsignor Edoardo Cerrato ha pronunciato venerdì scorso, presiedendo in Duomo la Messa solenne nel giorno della ricorrenza liturgica del Beato Carletti, patrono della città.

Il vescovo di Ivrea si è trattenuto in città per tutto il giorno, pranzando insieme a don Davide Smiderle in Oratorio e incontrando gli animatori e i ragazzi che hanno partecipato agli ultimi giorni del centro estivo. Nel pomeriggio, poi, monsignor Cerrato ha preso parte all’inaugurazione dell’Archivio Storico Parrocchiale: un’altra importante opera di recupero portata a termine.
In mattinata, il vescovo aveva potuto apprezzare gli affreschi della neorestaurata navata destra del Duomo. “E’ la vostra casa – aveva detto ai fedeli –, ed è giusto prendersi cura di essa, nel rispetto anche degli sforzi che avevano fatto i vostri avi per erigere questo edificio, in tempi difficili”.