È partito da Genova nello scorso mese di marzo, e a piedi ha percorso finora 5 mila 400 chilometri, scendendo dal versante tirrenico la penisola e risalendola dal lato adriatico, poi su fino in Trentino, Veneto, Lombardia; e per qualche giorno in Piemonte, qui dalle nostre parti.

È entrato da Novara, quindi Vercelli, Santhià, Viverone e ieri a Piverone e Ivrea, per allungarsi poi fino ad Aosta, nell’ultima regione che ancora manca al suo percorso, che vedrà la conclusione il 30 novembre a Genova, dove arriverà – è ovvio – sempre a piedi.

Stiamo parlando di Marco Togni, detto “Osky”, 37 anni, di Finale Ligure, ingegnere che si è preso un anno sabbatico dal lavoro per andare di città in città a parlare della sclerosi multipla, per sensibilizzare sull’argomento, per incontrare la gente per tramite dei sindaci (che vede – giustamente – come rappresentativi di tutta la popolazione) allo scopo di sostenere l’Aism, Associazione Italiana Sclerosi Multipla. Ieri mattina ha incontrato quarta e quinta elementare e una terza media della scuola di Piverone, con le loro insegnanti, ma anche i sindaci di Piverone e Palazzo e alcuni assessori e consiglieri comunali.

Elena Baratto, assessore alla Cultura di Piverone, ci racconta di Slowland Piemonte, l’associazione di 20 Comuni che gravitano attorno al Lago di Viverone e si spargono nelle province di Biella, Vercelli e Torino. È questa associazione, che ha come finalità anche la promozione del territorio, ad aver organizzato la tre giorni di Marco Togni in questa zona, ovviamente insieme all’Aism di Biella.

Alla fine i chilometri che Marco avrà percorso saranno oltre 6 mila: tanti, come tante sono state le domande che gli alunni e gli studenti della scuola di Piverone gli hanno rivolto per saperne di più sulle sue avventure di camminatore, ma anche per capire che cosa è la sclerosi multipla, malattia di cui forse prima di ieri mai, o quasi mai, avevano sentito parlare: e soprattutto non sapevano chi colpisce, quali limitazioni comporta e cosa fare.

La semplicità geniale delle domande dei bambini ha permesso ad “Osky” di soffermarsi sulle peripezie di un viaggio così lungo, difficile, talvolta pericoloso, guidato da questo obiettivo a breve termine, ma con in vista, per il 2020, un altro obiettivo di più lunga portata: quello di porre alla ribalta nelle università, nelle comunità e nella società civile la sclerosi multipla attraverso la sua impresa, diffusa dettagliatamente anche tramite le sue pagine social.

Munito di zaino e bastone, che lo hanno accompagnato in tutti questi mesi, Marco Togni – che, lo ricordiamo, pur non essendo affetto dalla malattia è un volontario dell’Aism, e da volontario ha voluto dare il suo contributo alla conoscenza e alla diffusione di informazioni sulla sclerosi multipla – ha lasciato Piverone, e coprendo la dozzina di chilometri che separano le due località, è giunto a Ivrea nel pomeriggio, accolto in Sala Dorata dall’Amministrazione comunale e dal gruppo operativo eporediese dell’Aism.

Nell’occasione il sindaco Stefano Sertoli ha firmato la Carta dei diritti delle persone affette da sclerosi multipla.