La festa per i dieci anni del Polo Universitario Officine H di Ivrea di venerdì 11 maggio, dopo gli eventi celebrativi del mattino, si è sviluppata nel corso del pomeriggio tra musica dal vivo, street food e microfoni aperti per condividere riflessioni e aneddoti, ricordi e sorprese.
Tanti di quei pensieri e ricordi sono stati dedicati al professor Ugo Avalle, prematuramente scomparso un mese fa a soli 55 anni. Avalle è stato uno dei “papà” del Polo universitario, in particolare nella sua seconda fase, quella legata al corso di laurea in Infermieristica. Personaggio geniale, si era votato anima e corpo ai principi che lo hanno condotto alla promozione dell’hardware e del software libero, per una tecnologia condivisa e alla portata di tutti. Una filosofia che, insieme ad Ettore Bartoccetti, Avalle aveva tradotto in concreto nell’Accademia dell’hardware e software libero “Adriano Olivetti” di cui era presidente; all’interno dell’Accademia è nato il progetto del FabLab, un luogo fisico – sempre all’interno delle Officine H – opportunamente attrezzato per dare concretezza alle intuizioni, con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi del territorio (ma anche gli adulti) alla tecnologia attraverso un approccio naturale ed immediato, favorendo la realizzazione di progetti legati alle passioni dei partecipanti, invece che alla teoria astratta.
“Ha fatto tanto – lo ha così ricordato l’amico Diego Targhetta Dur, corresponsabile del Polo Universitario – per regalare un volto umano alla tecnologia e ha avvicinato a questo Polo centinaia di ragazzi del territorio. Tutto questo non verrà meno, per fortuna, perché ha saputo tessere una rete di relazioni con tante persone che sapranno mantenere vivo il suo pensiero. Ma ci mancheranno le sue idee e la sua grande capacità di innovare”.