Sono stati nominati i personaggi maschili dell’edizione 2023 dello Storico Carnevale: Marcello Feraudo, Cittadino Designato, sarà affiancato da Piero Giuseppe Groia, Magnifico Podestà alla sua prima edizione, ed Erino Mignone, Sostituto Gran Cancelliere alla sua seconda esperienza.

Entra così nel vivo la liturgia dello Storico Carnevale che inizierà come da tradizione il 6 gennaio con la prima uscita di Pifferi e Tamburi e vivrà i suoi giorni clou da sabato 18 a martedì 21 febbraio 2023.

 Cittadino Designato

Capo della festa, il Generale entra in carica il 6 gennaio di ogni anno quando riceve dall’interprete dell’edizione precedente la feluca e la sciabola. Il Giovedì Grasso otterrà dal Sindaco, nella cerimonia del Passaggio dei Poteri, la fascia di primo cittadino insieme agli oneri del controllo dell’ordine pubblico.

Eporediese classe 1983, residente a Chiaverano, osteopata, Marcello Feraudo è il Cittadino Designato. Il Carnevale scorre nelle sue vene da sempre. Figlio di Anna Rosa Esposti, a due anni sale sul carretto del Toniotto con il padre Roberto Feraudo per seguire la madre, Mugnaia nell’anno 1986. Un destino che si ripeterà nel 2018 quando, questa volta in veste di Toniotto, accompagnerà la moglie Francesca Olivero, Vezzosa in quell’anno. Lorenzo e Caterina di 11 e 9 anni i loro due figli.  Arancere negli Scacchi fino al 2006 – si è guadagnato la Torre d’Argento. Nel 2012 tira sulla pariglia 56 “I Giustizieri” vincendo quell’edizione.  Dal 2007 fa parte del gruppo goliardico Cujdalvin e vive il Carnevale da popolano, escludendo il 2018, girando le piazze con gli amici di sempre senza mancare ad un appuntamento dal 6 gennaio al mercoledì delle Ceneri.

Sono estremamente onorato e felice di interpretare il ruolo da Generale al prossimo Carnevale che mi auguro sia per tutti una splendida festa all’insegna della ritrovata spensieratezza, della condivisione e del divertimento”.

Sostituto del Gran Cancelliere

Abito di velluto nero, parrucca bianca a cannoni con codino sotto il tricorno, bianchi gilet e camicia con jabot e polsi in pizzo, calzoni al ginocchio su calze bianche: il Sostituto, a fianco del Generale e dello Stato Maggiore, è sempre presente ad ogni atto ufficiale per poterne dare precisa testimonianza. Cavalca portando con sé una copia del Libro dei Verbali.

47 anni, nato nel quartiere di San Grato e oggi residente a Chiaverano, sposato con Simona e padre di Linda, Samuele e Tommaso, fotografo professionista: Erino Mignone torna con stile e voce inconfondibili a vestire i panni del Sostituto Gran Cancelliere per il secondo anno. In passato ha vissuto il Carnevale prima come arancere a piedi con gli Asso di Picche e successivamente sui carri. Negli ultimi anni si è dedicato a raccontare la Festa attraverso le sue fotografie soffermandosi non solo sulla Battaglia ma anche sul Corteo Storico costruendo un vasto archivio di momenti, persone, sguardi, gesti, attimi che costituiscono lo Storico Carnevale.

È un privilegio poter interpretare, per la seconda volta, il ruolo del Sostituto. Arriviamo da un periodo di assoluta difficoltà: la pandemia, la guerra e la conseguente crisi economica ora ci impongono attenti momenti di riflessione. Spero che i giorni della festa possano essere per tutte le genti di Ivrea una parentesi di festa e spensieratezza”.

Podestà

Supremo capo del governo del Comune, il Magnifico Podestà veniva nominato, sin dal XIV secolo, dai Credendari, i consiglieri comunali dell’epoca, ed era responsabile dell’amministrazione e della giustizia. Scelto al di fuori del Comune per garantire la sua imparzialità, il Podestà quando entrava in carica, dopo aver giurato sul libro degli Statuti, andava a prelevare con un apposito martello conservato presso il municipio cittadino, un sasso tra i ruderi del Castellazzo e lo gettava in Dora in spregio al Marchese del Monferrato. La cerimonia si ripete ogni anno, al mattino della domenica di Carnevale. Da alcuni anni è stata anche ripresa l’antica tradizione dell’offerta dei ceri da parte della città, rappresentata dal Podestà, al Vescovo. Quest’ultima si svolge in forma solenne nel giorno dell’Epifania in Duomo alle ore 16.

Eporediese doc, classe 1956, sposato con Nives e padre di Francesca e Marta, Piero Giuseppe Groia vestirà i panni del magnifico Podestà. In pensione da un anno, si è sempre occupato di sicurezza sul lavoro e ambienti di vita. Grandissimo sportivo, ha giocato a rugby dedicandosi poi totalmente alla grande passione per la montagna arrampicando, sciando e gestendo, in gioventù, due rifugi sul massiccio del Monte Bianco. Istruttore di sci alpinismo regionale e vice-presidente e tesoriere presso la Sezione del CAI di Ivrea ha poi affiancato a queste attività anche un’altra sua grande passione, il tiro con l’arco, del quale è Istruttore di II livello della Federazione Italiana. Lavoro e tempo libero si sono sempre intrecciati con il Carnevale. Fin da bambino andava con la nonna a vedere il “Giro” e la “Battaglia”. Dal 1973 inizia a tirare le arance prima a piedi e poi, dal 1986, sui carri. Il 1994 segna il suo ingresso nello Stato Maggiore dove ha militato, salvo due interruzioni per fare il palafreniere alle figlie Abbà, fino al 2010 anno in cui si è occupato dell’organizzazione del Corteo Storico. Anche il passaggio lavorativo alle dipendenze di S.C.S., dovendo provvedere al coordinamento della pulizia di Ivrea dopo i giorni di Battaglia, lo lega in qualche modo al Carnevale e nonostante questi impegni continua a vivere il Carnevale con gli Armigeri del Podestà.

Dopo le mie esperienze carnascialesche passate ora, dopo la pandemia che sembra dare tregua e due edizioni di Carnevale annullate, è con grande gioia che accetto l’opportunità datami dalla Fondazione di partecipare, con il ruolo di Podestà, a questo Carnevale 2023. Edizione che potrà e dovrà riportare a tutti gli Eporediesi e agli amanti del nostro Carnevale quei momenti di Tradizione, Allegria e soprattutto Unione che contraddistinguono la nostra Festa”.

Redazione Web