La Società Canavesana Servizi ha offerto (gratuitamente) nei giorni scorsi a varie scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio una stuzzicante performance teatrale: “Il pianeta lo salvo io”.

400 circa sono stati gli studenti di 15 plessi di Banchette, Borgofranco, Caravino, Cascinette, Bollengo, Ivrea, Lessolo, Montalto, Pavone, Romano, Samone che hanno partecipato alle due repliche. L’idea nasce dalla collaborazione tra tre aziende della Rete Corona Nord Ovest (oltre a Scs, anche Acsel e Sia) che hanno lanciato un progetto condiviso, parallelo alla normale proposta didattica, per offrire l’opportunità agli studenti di trattare il tema dell’ambiente e della sostenibilità osservandolo da una nuova prospettiva.

Lo spettacolo, proposto dall’attore e autore comico Francesco Giorda e dalla compagnia Teatro della Caduta, parte dall’idea che il degrado ambientale sia l’esito anche di comportamenti individuali, che è necessario correggere.

Non basta essere informati: bisogna agire, e subito, con piccoli, ma fondamentali gesti quotidiani.

Tutti siamo protagonisti e responsabili delle azioni e delle scelte che compiamo ogni giorno, e che definiscono quanto inquiniamo, quanti rifiuti produciamo e quante risorse sprechiamo.

Dal lavaggio dei denti a rubinetto chiuso, al prepararsi bibite in casa senza per forza utilizzare quelle confezionate, al ridurre il numero di imballaggi che utilizziamo, al mettere in pratica le grandi, ingegnose idee di risparmio ecologico che tutti i bambini hanno e che gli adulti sono abituati a non considerare con il giusto peso.

Lo spettacolo si è trasformato, quindi, in un laboratorio attivo in cui gli studenti hanno potuto sperimentarsi, interagire e dire la propria, prendendo così coscienza che qualcosa si può davvero fare.

Per Società Canavesana Servizi è stata una sfida e un esperimento proporre questo tipo di iniziativa nelle scuole – racconta il direttore di Scs Andrea Grigolon –. È stato un momento importante non solo di formazione e apprendimento, ma anche di coinvolgimento con gli insegnanti e gli studenti del territorio, con i quali abbiamo potuto condividere quanto sia importante raccontare ai giovani l’educazione ambientale con linguaggi e modalità che non sono solo quelli delle lezioni in classe. È sempre con grande gratitudine che ci rivolgiamo alle scuole del territorio che costruiscono con noi un percorso fatto di fiducia e capacità di cogliere le meravigliose opportunità per sperimentarci in nuove avventure”.

Redazione Web