(elisa moro) – Un lungo applauso, che pareva non volesse terminare, ha sancito l’approvazione incondizionata dell’attento e numeroso pubblico che venerdì sera, 8 settembre, ha partecipato, in Duomo, all’ “Elevazione Musicale”, tenutasi in occasione della festa della Natività della Beata Vergine Maria e del XI anniversario di ordinazione episcopale di Mons. Edoardo Cerrato.

Nel suo indirizzo di saluto Mons. Cerrato non ha mancato di ricordare che, proprio quest’anno, si conclude l’anno del 150.mo anniversario dalla nascita del grande musicista Lorenzo Perosi: l’intervento del Vescovo è integrale nel nostro video.

Una vera “festa nella festa”, resa ancora più gioiosa dalla conclusione dei lavori di restauro, eseguiti dalla ditta dei Fratelli Marzi, di Pogno (NO) – presenti alla serata: a nome della famiglia, Marco Marzi presenta, nel nostro video, una sintesi dei lavori eseguiti e della storia dell’antico strumento – del monumentale organo della Cattedrale “Carlo I Vegezzi Bossi” del 1905, solennemente benedetto da Mons. Vescovo nel corso dei Vespri Battesimali di Pasqua.

Non solo un concerto dunque, ma “un viaggio tra le parole fonte e culmine di una vita musicale che vive la nostra chiesa Cattedrale”, citando le parole dell’intervista che il Maestro Alessandro Veneri, organista, ha rilasciato al Risveglio Popolare.

Un alternarsi armonioso ed equilibrato di voci e timbri, suoni e parole, che hanno visto il susseguirsi di tanti volti e melodie, di stili ed epoche diverse: quelli della Cappella Musicale; ma anche quelli dei giovani musicisti dell’orchestra d’archi e del gruppo di ottoni, che in diverse occasioni solenni impreziosiscono le liturgie della Cattedrale.

Mozart, Bach, Widor, ma anche autori contemporanei come Miserachs Grau e Burgio nel programma di serata, come si può ascoltare nel video: attraverso la “voce”, ricolma di sfumature, dell’organo neo restaurato e alla bravura dei Maestri che hanno curato la piena realizzazione di questa serata – Ausilia Fiorina per la Cappella Musicale, Alessandro Veneri all’organo, Antonio Mosca per l’orchestra d’archi, Mattia Iseppato per gli ottoni – si è voluto accompagnare il numeroso pubblico a risvegliare la propria interiorità, elevando lo sguardo alle realtà celesti, attraverso il potente canale della bellezza e della musica.

Non si può concludere questo servizio senza rendere i doverosi quanto sentiti ringraziamenti a coloro che hanno reso possibile un evento così importante ed apprezzato dal pubblico.

Anzitutto a Mons. Vescovo, che ha sempre sostenuto, con la sua costante presenza e attenzione, l’attività corale e musicale della Cappella, approvando e supportando il restauro dell’Organo, desiderato anche dalla Curia Diocesana e dal Capitolo dei Canonici della Cattedrale, ma anche da tanti laici, compresi i priori di San Savino, che hanno preso parte, in forme, tempi e modi diversi, alla sponsorizzazione e finanziamento di quest’opera, non ultimo il comitato “Ridiamo voce all’Organo della Cattedrale di Ivrea”, che in questi anni ha promosso iniziative volte proprio a sensibilizzare la risistemazione del prezioso strumento.

L’imponente lavoro di restauro è stato reso possibile anche grazie al contributo derivato dai fondi dell’8 per mille donato alla Chiesa Cattolica.

Un grazie sentito va poi alla ditta dei Fratelli Marzi, che ha seguito meticolosamente il restauro – curato nella ripulitura della cassa dal laboratorio di Giorgia Adesso – fornendo anche qualche dettaglio tecnico e curiosità sullo strumento nel corso della serata, rivelando così la bellezza straordinaria dell’organo della Cattedrale, che è un “unicum” nella zona per le sue dimensioni e per la vastità di timbri e registri, frutto di stratificazioni avvenute nel corso dei secoli, con i quali si può eseguire un ampio e variegato repertorio.

Oltre ai ringraziamenti ai Maestri che hanno preparato sul piano tecnico coristi e musicisti, un sentito grazie va infine a Padre Andrea Plichero, preposito della Congregazione di San Filippo Neri di Ivrea, sempre attento nella cura spirituale dei cantori e dei musici, e che, nel corso della serata, ha letto alcuni brani, tratti dalla Costituzione Sacrosanctum Concilium, ma anche da interventi di Papa Benedetto XVI e di Papa Francesco sulla liturgia e la musica.

Un crescendo di bellezza dunque quello vissuto nella serata di venerdì 8; davvero “la musica sacra” – citando Papa Francesco – “crea ponti… riduce le distanze… è come se in quel momento a lodare Dio ci fossero tutte le generazioni passate e presenti”, in un linguaggio, quello del canto e della musica, che non conosce confini e che avvicina al Cielo.

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Ora vi lasciamo con il video e con la gallery: buona visione e buon ascolto.