Il Consiglio Generale della Fondazione CRC e il Comitato d’Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Bra hanno approvato venerdi scorso, 16 novembre, il progetto di fusione per incorporazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Bra in Fondazione CRC. Si tratta della prima operazione di questo genere in Italia, in attuazione di quanto previsto dal Protocollo Acri-MEF del 2015, che auspicava «forme di cooperazione e di aggregazione per il perseguimento di obiettivi comuni» tra fondazioni e invitava «le fondazioni che, per le loro ridotte dimensioni patrimoniali non riescono a raggiungere una capacità tecnica, erogativa ed operativa adeguata» ad attivare «forme di collaborazione per gestire, in comune, attività operative fino a fusioni tra Enti».

“La Fondazione CRC e la Fondazione CR Bra hanno scritto insieme la prima pagina di una nuova storia, che siamo sicuri vedrà altre operazioni simili in tutto il territorio nazionale: un obiettivo che il Protocollo Acri-MEF aveva previsto e finora non era stato realizzato – ha affermato il presidente della Fondazione CRC, Giandomenico Genta – Questi accordi consentiranno di dare continuità e stabilità all’azione erogativa sui diversi territori e di promuovere progettualità e modalità operative innovative ed efficaci che solo una grande Fondazione può realizzare. La scelta di superare le logiche campanilistiche, preservando l’identità dei diversi territori all’interno di un soggetto più ampio, è risultata vincente”.

In un Paese in cui la frammentazione costituisce un retaggio storico e un ostacolo alla crescita in tanti ambiti, questa operazione rappresenta un significativo passo avanti nella direzione di un’azione condivisa e finalizzata allo sviluppo della comunità. L’obiettivo è perseguire un’alleanza tra territori, raggiungendo la massa critica necessaria a migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’azione progettuale ed erogativa.

Nell’odierna fase storica i distretti territoriali sono chiamati a costruire le proprie strategie di sviluppo e innovazione – a partire da ambiti come la formazione, la ricerca scientifica, lo sviluppo economico, le infrastrutture, il welfare -, c’è bisogno di progettualità e istituzioni in grado di operare su una scala idonea. Questa l’operazione rappresenta dunque un primo e innovativo esempio, aperto fin da subito alla partecipazione di altre fondazioni del territorio. Il percorso deliberato è stato realizzato grazie a un gruppo di lavoro congiunto, costituito da componenti di entrambe le Fondazioni coinvolte, che ha analizzato, discusso e trovato intese sui diversi aspetti toccati dall’operazione: da quelli patrimoniali a quelli erogati, fino a quelli relativi alla “governante”. Il ruolo di apripista ha scontato la difficoltà dovuta all’assenza di una legislazione specifica che disciplini le fusioni tra Fondazioni: il supporto continuo garantito dall’Acri, dal MEF e dai consulenti legali e fiscali incaricati dalle due Fondazioni ha consentito di tracciare un iter e stabilire regole che costituiranno la prassi adottabile da altri Enti in operazioni analoghe su scala nazionale.

“Con questa operazione di fusione per incorporazione abbiamo, con coraggio, intrapreso una nuova strada per arricchire le risorse del nostro territorio, ottimizzando tutte le potenzialità esistenti – ha dichiarato invece dichiara Donatella Vigna, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Bra – Sono convinta che insieme potremo fare di più e meglio ed il tempo ed i risultati che verranno, ne sono sicura, ce lo confermeranno. La nostra Fondazione entrerà quindi a pieno titolo a far parte di una Fondazione CRC a più poli aggreganti.”

Nel concreto, l’operazione di fusione dovrà ricevere l’approvazione del MEF per procedere poi all’atto notarile di fusione, previsto all’inizio del 2019 con efficacia retroattiva dal 1° gennaio. La Fondazione Cassa di Risparmio di Bra sarà operativa fino all’atto di fusione, in tempo per approvare il proprio bilancio 2018 e confluire poi nella Fondazione CRC.

Dal punto di vista delle grandezze in gioco, il valore del patrimonio di Fondazione Cassa di Risparmio di Bra che verrà incorporato da Fondazione CRC ammonta a circa 30 milioni di euro. 1,4 miliardi di euro è il valore del patrimonio di Fondazione CRC.