Il 23 novembre scorso ha preso il via la campagna “La salute si costruisce da piccoli”, promossa dal Centro Nazionale per la Prevenzione e la Promozione della Salute (Cnapps), dall’Istituto Superiore di Sanità, dall’irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo” di Trieste e con il contributo del Ministero della Salute-Centro nazionale per la prevenzione ed il controllo delle malattie (Ccm).

L’obiettivo della campagna è la sensibilizzazione e la promozione di stili di vita salutari nei bambini e nelle loro famiglie. Sul bambino, infatti, pesano le influenze dell’ambiente e della famiglia che possono condizionarlo nell’adesione o meno a stili di vita salutari o malsani.

Questa campagna di comunicazione si rivolge ai più piccoli attraverso l’uso dei social e di brevi messaggi informativi in merito alla colazione o alla merenda, e alla mobilità attiva. Se riflettiamo sui dati che ci indicano che un bambino su 10 non fa colazione o che solo un bambino su 4 va a scuola a piedi o in bicicletta, e che a scuola il 47% delle classi non svolge le 2 ore di attività motoria a settimana, comprendiamo che il futuro dei bambini di oggi potrà essere minato da una serie di patologie tipiche della malnutrizione e della sedentarietà.

L’attività fisica nel bambino è fondamentale anche per un corretto equilibrio psicologico, il movimento aiuta il cervello a plasmarsi e il bambino, attraverso l’attività motoria impara a conoscersi e a sviluppare competenze e fiducia nelle proprie abilità. Poter programmare tutti i giorni almeno mezz’ora di attività fisica, anche semplicemente con una bella passeggiata, sembra spesso impossibile e coinvolgere i piccoli a uscire di casa dopo le tante ore passate a scuola sembra altrettanto complicato.

Rendere l’attività fisica un gioco è più stimolante, e quando fa brutto tempo si possono organizzare a casa piccole sessioni di ginnastica accompagnati da uno dei tanti video tutorial che esistono in rete facendo esercizi di coppia genitori-figli. I bambini, poi, sono spesso un toccasana per i nonni, coinvolgerli in una passeggiata fa bene ad entrambi, e gli uni potrebbero motivare gli altri nel far diventare l’attività fisica un impegno piacevole.

I benefici dell’attività fisica svolta insieme non si limitano solamente a ridurre lo stress e ad aiutare il riposo notturno: oltre ad alimentare un patto di presa in cura tra ogni elemento della famiglia, svolgere qualcosa insieme favorisce il dialogo e l’uso di modalità non conflittuali per risolvere dei problemi. Permette di scoprire qualcosa di nuovo sempre insieme riducendo il senso di solitudine e di depressione. Sui territori si è investito molto per creare percorsi strutturati nei parchi o nei giardini per la promozione dell’attività fisica all’aria aperta, e andrebbero meglio sfruttati.

Si stima che un bambino su 3 presenta un eccesso di peso dovuto ad una combinazione di assunzione di alimenti ipercalorici e la scarsa attività fisica. È ormai acclarato il rapporto tra obesità e una serie di malattie cardiovascolari e tumorali che possono poi presentarsi nel corso della vita.

I bambini sono “piccole spugne” capaci di orientare le scelte di un genitore al supermercato, per esempio, scegliendo un alimento piuttosto che un altro; questi bambini hanno bisogno di una famiglia e di una comunità che li aiuti a mettere in pratica sempre uno stile di vita positivo. Le scelte accurate per la buona salute vanno operate dalla lista della spesa famigliare fino ai distributori di merendine nelle scuole.