Quest’anno sono ben 17 le bandiere verdi assegnate da Legambiente, due in più rispetto allo scorso anno, e che premiamo l’impegno di cittadini, associazioni e comuni, nel tutelare e valorizzare in chiave sostenibile ed ecofriendly le Alpi, fronteggiando con intelligenza gli effetti sempre più pesanti dei cambiamenti climatici. Tutela della biodiversità a rischio, sostenibilità ambientale e mobilità dolce, turismo slow, ma anche efficienza energetica e didattica innovativa i temi al centro delle 17 bandiere verdi 2019 che ben testimoniano la voglia di un futuro sempre più green e innovativo che si respira in questi territori montani, oggi sempre più fragili per via dei cambiamenti climatici. Per questo è fondamentale mettere in campo azioni ad hoc, ma anche ripensare la gestione del territorio e replicare quelle esperienze virtuose che vanno in questa direzione.

Tra le 17 anche quella ottenuta da Chiaverano. Ecco il perché.

MOTIVAZIONE: per le attività di volontariato volte alla messa in sicurezza di una vasta area della Serra dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea (AMI)

DESCRIZIONE. La Serra dell’AMI è un’area ad alto rischio idrogeologico perché costituita da sedimenti lasciati nel corso di millenni dai movimenti dei ghiacciai. La presenza di abitazioni risale a pochi secoli fa e gli insediamenti furono realizzati per facilitare le attività produttive. Richiesero un lungo lavoro di terrazzamenti e di controllo delle acque piovane per mettere in sicurezza le case.

Oggi il rischio idrogeologico torna ad essere elevato a causa di due fattori: l’abbandono delle produzioni e, spesso, delle abitazioni, con il conseguente abbandono della cura del territorio e il rischio rappresentato dall’intensità delle piogge dovute al cambiamento climatico.

Nel 2015 un gruppo di cittadini insieme all’Amministrazione e all’Associazione Antincendi Boschivi Chiaverano promosse la mappatura dei dissesti presenti sulla Serra che potevano rappresentare un potenziale pericolo per i residenti e per le vie di comunicazione in caso di abbondanti precipitazioni.

Dopo la fase di mappatura si stabilirono le priorità di intervento e si organizzarono le “Giornate della manutenzione territoriale”. Il primo appuntamento fu il 14 novembre del 2015 per poi ripetersi con la frequenza di tre appuntamenti annuali. L’Amministrazione diede anche l’incarico a due geologi di effettuare una ricognizione del territorio e di ricostruire un quadro completo dei potenziali rischi includendo anche le segnalazioni dei cittadini.

Sinteticamente le attività hanno riguardato: la pulizia delle canaline di scorrimento dell’acqua e della strada di servizio al di sopra di Casale Giordana; la manutenzione della strada sterrata che dalla colma della Barma scende a Casale Remondenca e pulizia del canale laterale alla strada; la manutenzione della strada comunale in zona Casale Terrico di Sopra; la pulizia del canale situato tra la piccola Serra e la Serra alta; la manutenzione della strada che da Casale Serra porta alla bocchetta Valia; la pulizia del sentiero che da Casale Serra passa nella “Ruina”; la pulizia di sentieri e canali in zona Bienca.

In queste stesse aree si sviluppano poi le attività del Campo di lavoro internazionale organizzato dal Circolo Dora Baltea di Legambiente nel mese di luglio-agosto con il contributo dell’Amministrazione. La mobilitazione dei cittadini, delle associazioni, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e l’Associazione Antincendi Boschivi Chiaverano è stato un fatto importante e deve certamente proseguire e coinvolgere nuove forze. Si tratta di un esempio positivo ed innovativo di quello che sarà un impegno crescente per il futuro: la cura necessaria per mantenere il valore paesaggistico e la sicurezza degli abitanti come importante forma di adattamento ai cambiamenti climatici.