(Graziella Cortese)

A volte, grazie all’incontro di fortunate alchimie terrene, capita di trovarsi di fronte a uomini o donne il cui spirito e intelletto sono talmente notevoli da essere rivolti a un mondo che non ci appartiene, persone che hanno disegnate nelle mani le linee della Storia. Abraham Lincoln era di certo una di queste.

La pellicola che desideriamo ricordare questa settimana (si può trovare anche in streaming sul web) non rappresenta in realtà la biografia del celebre presidente degli Stati Uniti: Spielberg ha concentrato la sua attenzione su pochi mesi del 1865, in particolare ha analizzato il dibattito politico che portò alla ratifica del tredicesimo emendamento della Costituzione, quello che abolì la schiavitù in America.

Una scelta riuscita, poiché la lotta per la liberazione degli schiavi neri rappresenta il nocciolo fondamentale dell’operato di Lincoln, un compito in cui perseverò con spirito machiavellico, utilizzando metodi non sempre leciti, ma al momento opportuni: i venti voti mancanti dei Democratici si ottennero grazie a denaro, intimidazioni, promesse di vario tipo.
Vi sono molti dialoghi e poca azione, nonostante sullo sfondo dell’epoca corresse la sanguinosa guerra di secessione, e il regista fa bene a sottolineare come neanche l’idea di una possibile pace fermò l’intento nobile del protagonista. A tratti poi finiamo col conoscerne anche i difetti, l’arte di narratore, il dolore di padre e marito.

Da sottolineare la mirabile interpretazione di Daniel Day Lewis e il lavoro dello sceneggiatore Kushner, già autore in “Munich” (è interessante paragonare l’eloquio forbito dei membri del Congresso americano con le intemperanze del parlamento italiano, oppure gli spettatori potranno analizzare le differenze con l’attuale presidenza Usa).

Ecco come, per tornare alle frasi iniziali, Lincoln comprese prima di altri qual era il punto a cui arrivare, poiché da quel punto non si poteva tornare indietro.

Lincoln
di Steven Spielberg
paese: Usa 2012
genere: drammatico-biografico
interpreti: Daniel Day Lewis, Sally Field, Jared Harris, Tommy Lee Jones, Joseph Gordon Levitt
durata: 2 ore e 30 minuti
giudizio: bello